Voto Visitatori: | 6,50 / 10 (1 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 6,50 / 10 | ||
Una commedia romantica che porta "spudoratamente" una foglia d'acero addosso. Rigorosamente made in Canada, "Love That Boy" è un curioso, sorprendente e gradevole prodotto.
Diretto da Andrea Dorfman, il film narra le avventure amorose di Phoebe (Nadia Litz), studentessa universitaria 21enne, che cerca un fidanzato giusto per lei.
Dopo vari tentativi non andati a buon fine, Phoebe inizia a frequentare il suo vicino di casa Frazer (Adrien Dixon), un 14enne disperatamente innamorato della bella e permalosa Suzanna (Ellen Page). Dopo un'amicizia iniziale, il rapporto tra Frazer e Phoebe cambia, comincia ad essere più intimo, e i 2 si mettono insieme. Ma la differenza di età fa nascere delle incomprensioni.
Romantica commedia che si mantiene su un certo ritmo lineare per tutti i suoi 85 minuti, non ci sono grandi sequenze o grandi virtuosismi di natura registica, anche perchè è un prodotto ultra indipendente e ultra scolastico. Andrea Dorfman diresse questo piccolo film solo ed esclusivamente come esperimento, tralasciando la qualità e la professionalità.
Povero di mezzi, "Love That Boy" ha il grande pregio di essere un film originale, fosse stato realizzato con almeno un milioncino di dollari, ne sarebbe venuto fuori un prodotto da proporre alle masse.
Invece, un prodotto del genere può affascinare solo i cultori del genere, proprio perchè non avendo a disposizione un grosso budget (si pensa non arrivi neanche ai 10.000 dollari), cerca di puntare il tutto su un linguaggio semplice e diretto.
Nonostante tutto, come detto prima, a chi ama il cinema indipendente, questo film può interessare parecchio. Anche perchè Dorfman, nonostante la realizzazione povera e scolastica, riesce a dare l'idea di ciò che intendeva realizzare.
Stilisticamente non perfetto, il film fu realizzato ad Halifax, Nuova Scozia, cittadina assai famosa per via dei numerosi film (anche alcune sequenze del famoso "Titanic" di Cameron) girati da quelle parti. Da notare come, per risparmiare sui costi delle riprese, parecchi attori (nativi di Halifax) abbiano dovuto girare delle scene nelle proprie rispettive case.
Passando al cast, non ci sono nomi notissimi (a parte uno), comunque si può dire che la prova generale sia stata più che discreta.
Nadi Litz riesce a mantenere tutto il film e a reggere tutta la baracca da sola. Peccato che la carriera dell'attrice (ora regista) non abbia avuto una grandissima svolta, dopo essere stata rifiutata per il ruolo di "Lolita" (1997), ha avuto solo altre piccole parti in piccoli film. Adrien Dixon non riesce a dare il giusto risalto al suo personaggio che parte molto goffo e finisce ad essere ancora più goffo.
Ellen Page è l'unico nome degno di nota in mezzo a tutto il cast. All'epoca la giovane attrice canadese era agli inizi e, per assecondare la produzione povera di questa pellicola, girò alcune scene proprio a casa sua. Inutile dire che da lì a qualche anno, la brava Ellen fece strada arrivando alla nomination agli Oscar come miglior attrice per il film "Juno".
Graziosa commedia ma niente di più, la povertà e l'improvvisazione regna sovrana. E' apprezzabile, ma ben lontano dall'essere definito un film geniale. Peccato perchè l'idea era ottima, ma il basso budget ha influito notavolmente sull'andazzo generale del film.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 03/09/2012 15.10.00
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