Voto Visitatori: | 6,23 / 10 (15 voti) | Grafico | |
Voto Recensore: | 7,00 / 10 | ||
Il 23 gennaio 2002 il mondo di Mariane Pearl è cambiato per sempre. Il marito Daniel, responsabile del Sud Asia per il Wall Street Journal, a Karachi con lei (incinta di sei mesi) per indagare riguardo Richard Reid, l'uomo che aveva cercato di fare esplodere un aereo imbottendosi le scarpe di esplosivo, viene sequestrato mentre si sta recando ad un appuntamento.
Inizia praticamente così "Un cuore grande", il nuovo film di Michael Winterbottom, interpretato da Angelina Jolie (produce il marito Brad Pitt) nella parte della moglie francese e da Dan Futterman (famoso ai più come lo sceneggiatore di "Capote - A sangue freddo") in quella di Daniel Pearl.
Una pellicola coraggiosa, anche per via delle riprese (le location pakistane sono autentiche), oltre che per il tema trattato.
Il film però non sembra colpire appieno nel segno.
L'interpretazione di Futterman appare piuttosto convincente, sebbene non lo si veda che in un numero limitato di scene, così come quella dei personaggi di contorno (alcuni sono degli attori pakistani non professionisti presi dalla strada).
Molto meno convincente invece la Jolie. Il film in molte sequenze sembra più incentrato sulla protagonista che sulla storia in sè; se però hai sulle spalle una pellicola di questa portata la prestazione scenica deve essere sempre all'altezza. Al contrario, la bella Angelina è monoespressiva (l'unico mutamento espressivo si registra quando il marito, in alcuni flashback, le chiede di sorridere) e quando si lascia andare in pagnistei od isterismi dimostra tutti i suoi evidenti limiti recitativi.
Una menzione negativa va però anche al doppiaggio in italiano: come traspare dalle prime battute, nella versione originale inglese l'attrice dovrebbe avere adottato un accento francese per tutta la durata del film, cosa che invece da noi si sente solo in un paio d'occasioni, mancando di coerenza. E la voce, si sa, conta molto nell'interpretazione di un attore. Riserva quindi per la Jolie.
Tante, ad ogni buon conto, le note positive, a cominciare dal montaggio: davvero magistrale, sicuramente meritevole della candidatura all'oscar. Il ritmo non cala poi mai di tensione, anche se "Un Cuore Grande" finisce per appassionare più nei momenti di investigazione da parte della polizia pakistana nel ritrovare il giornalista scomparso che in quelli drammatici. Ma forse è una scelta di Witterbottom, che ha preferito non strafare.
Convincenti, come già menzionato, i personaggi di contorno: Arif Khan, Denis O'Hare, Will Patton e Gary Wilmes offrono una prestazione talvolta superiore a quella dei due protagonisti.
Nota positiva anche per il location manager e lo scenografo per una fotografia piuttosto azzeccata.
Anche la sceneggiatura è piuttosto ben strutturata, tranne quando cade nelle solite "mielosità" nel descrivere un personaggio sì coraggioso, ma che rimane comunque un giornalista e non un eroe, nonchè in quelle già citate aventi per protagonista Angelina Jolie, assolutamente poco convincente.
Un plauso comunque al regista ed ai produttori, per avere affrontato con sostanziale obiettività un argomento difficile, sebbene in puro stile made in Hollywood.
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Recensione a cura di paul - aggiornata al 16/11/2007
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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