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Voto Recensore: | 7,00 / 10 | ||
Era il 1995 quando Carl Silberling deliziava le platee di bambini e genitori accompagnatori con il film ispirato al fantasmino più simpatico e dolce del cinema, "Casper". Nel 2004, a distanza di 9 anni, Kelly Sandefur (produttrice della famosa serie "8 sotto un tetto") cerca di ricreare la stessa atmosfera con "Un fantasma in rete".
Il risultato non è proprio lo stesso, infatti il film della Sandefur sotto un profilo qualitativo somiglia molto di più al sequel "Casper 2 - Un fantasmagorico inizio" che, come sapranno tutti, non regge minimamente il confronto con il primo della serie.
Nonostante questo, "Un fantasma in rete" è divertente e non annoia mai. E' il classico film che si incontra una volta ogni tanto su qualche canale privato in un giorno estivo di primo pomeriggio. Quindi non punta di certo a far riflettere o a stupire, piuttosto l'intento di "Un fantasma in rete" è quello di far passare un po' di tempo libero e di (perché no?) strappare qualche sorriso.
La trama è semplice e riesce in qualche modo a rendere il film poco impegnativo: Stella Blackstone (Ellen Page) è una ragazzina un po' diversa da tutte le sue coetanee, infatti è un'amante dell'horror e del grottesco. Il suo scopo è quello di realizzare una festa di Halloween paurosa per poter vincere l'ambito premio di "Miglior Halloween Party", vinto per svariate edizioni dalla odiatissima rivale Terri Tomlinson (Krista Mitchell).
Stella capisce che l'unica possibilità che ha per rendere la sua festa veramente paurosa, è quella di scaricare (download) un fantasma vero dalla rete. In quel preciso momento dall'altra parte della città Winston Pritchett, un tassista un po' (giusto quanto basta) sfigato, viene accusato ingiustamente del furto di un manufatto e dopo una folle corsa per sfuggire alla polizia, viene investito da un camion. Stella, nello stesso momento che Winston muore, schiaccia il pulsante "Download" dal suo computer e il povero Winston si ritrova nella stanza di Stella sotto forma di fantasma.
Dopo una serie di incomprensioni iniziali, Stella e Winston decidono di collaborare insieme per riuscire a scoprire il mistero del manufatto e (soprattutto) per organizzare la famosa festa di Halloween.
La Sandefur in questa pellicola si avvale di una regia prettamente televisiva che rievoca molto atmosfere alla "Piccoli Brividi". Questo non è di certo una nota positiva e, infatti, la regista che sembra essersene accorta, affida tutta la qualità del film al suo cast. Questo escamotage riesce a salvare la pellicola in corner, infatti la fortuna di "Un fantasma in rete" è proprio quella di avere nel cast elementi che riescono a fare la differenza.
Tra tutti sicuramente Ellen Page, che riesce da sola a reggere tutta la pellicola, riuscendo a fronteggiare i numerosissimi problemi legati alla sceneggiatura. Il personaggio di Stella è messo in scena in maniera eccellente e riesce anche a divertire, cosa non da poco per un'attrice che all'epoca aveva solo 16 anni e che solo quattro anni dopo avrebbe ricevuto una nomination per gli Academy Award per il film "Juno".
Winston Pritchett invece è interpretato da Carlos Alazraqui. Attore, doppiatore, comico che nonostante la sua bravura e la sua simpatia è costretto a fare da spalla alla Page. Le situazioni più buffe del film partono proprio dal duo Alazraqui/Page che tra le tante battute e gag ci regalano anche un omaggio significativo a "Funeral Party" di Frank Oz.
"Un fantasma in rete" è una pellicola che non vuole essere ricordata per la sua bellezza o per i suoi effetti da "mainstream", ma vuole solo ed esclusivamente far trascorrere quell'ora e mezza (forse un po' troppo esagerata per un film così) in totale relax.
Come detto, il paragone con "Casper" non regge, forse può competere con il sequel per gli effetti caserecci e per alcune situazioni troppo assurde. Quindi senza aspettarsi molto, "Un fantasma in rete" è un film per tutti che può soddisfare se preso con le giuste distanze.
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Recensione a cura di HollywoodUndead - aggiornata al 17/04/2012 15.05.00
Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it
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