Baaria è il nome fenicio di Bagheria: attraverso le vicende di tre generazioni di una famiglia il film racconterà un secolo di storia italiana, con le Guerre Mondiali e l'avvicendarsi, sulla scena politica, di Fascismo, Comunismo, Democrazia Cristiana e Socialisti.
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Anche a me non frega nulla circa i soldi con cui Robert Carradine (perchè Tornatore è la fotocopia del protagonista della rivincita dei nerds con i capelli piu' corti) ha fatto il suo Baaria. Anche se faro' un appendice. Ma la penso come il commento sotto: è un film pomposo. Sara' mai possibile vedere un film sulla Sicilia che non entri nei soliti luoghi comuni? Che abbia degli attori decenti invece delle solite macchiette (oltre i due appena accettabili protagonisti Aldo Baglio, Ficarra, Piccone e chi piu' ne ha piu' ne metta)? Ma si possono buttare al vento cosi' tanti soldi? Appendice: non e' il fatto che il film sia fatto o no coi soldi di Papi ad irritare. Il cinema non è ne' di destra ne' di sinistra. Ad irritare e' tutta la pomposita', oltre che del film in se', che c'è dietro alla presentazione di Baaria. Come ha scritto qualcuno questo non e' un film che e' proposto agli spettatori, e' imposto. Capisco che dopo tutti i soldi spesi un minimo di pubblicita' debba esserci, ma questo e' un vero e proprio film dal marchio fininvest. Imposto in ogni programma televisivo (imbarazzante da vespa) a qualsiasi ora della notte, con marzullo e signora Ferrara a lodarlo manco fossero i figli di tornatore. La gente non e' scema.