Recensione baaria - la porta del vento regia di Giuseppe Tornatore Italia, Francia 2009
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

Recensione baaria - la porta del vento (2009)

Voto Visitatori:   6,20 / 10 (152 voti)6,20Grafico
Voto Recensore:   5,00 / 10  5,00
Miglior colonna sonora
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior colonna sonora
Dimensione testo: caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi

locandina del film BAARIA - LA PORTA DEL VENTO

Immagine tratta dal film BAARIA - LA PORTA DEL VENTO

Immagine tratta dal film BAARIA - LA PORTA DEL VENTO

Immagine tratta dal film BAARIA - LA PORTA DEL VENTO

Immagine tratta dal film BAARIA - LA PORTA DEL VENTO

Immagine tratta dal film BAARIA - LA PORTA DEL VENTO
 

Secondo una consolidata abitudine, da una parte giustificata da un anacronistico patriottismo, dall'altra da un più concreto opportunismo dei critici nostrani, esiste la consuetudine di accogliere in modo benevolo i film italiani. Come se una critica favorevole potesse riuscire a riscattare le sorti di una cinematografia moribonda, che spesso confonde piccoli segni di vita (chiamasi "Il divo" o "Gomorra") come inizio di una improbabile guarigione. Quando anche i grandi autori non riescono più a portare in sala film degni di questo nome, allora forse è arrivato il caso di staccare la spina e ricominciare daccapo.
Forse in molti potranno trovare tale analisi eccessiva, ma quando anche gli ultimi film di Giordana, Bellocchio, Avati o Placido non riescono a riscattarsi da una generica mediocrità (spacciata per autorialità), forse c'è da considerare in modo attento le feroci critiche mosse dal ministro Brunetta al Festival di Venezia di quest'anno.

"Baarìa" è l'ennesimo esempio di un cinema che non sa più ragionare, che ha perso non solo l'ispirazione ma anche il senno. Secondo quale logica di buon senso sia possibile attribuire un budget spropositato (25 milioni di euro) ad un regista che ha dimostrato di dare il meglio di sé in film di basso profilo, difficilmente si riesce a comprendere.
Chi conosce Tornatore ricorderà piccoli gioielli come "Il Camorrista", "Una pura formalità" e "La Sconoscita"; film a basso costo capaci di catalizzare lo spettatore con sceneggiature di ferro e ritmi ipnotizzanti. Il Tornatore dei grandi kolossal è quello che ha dato le maggiori delusioni sia artistiche che commerciali, come con "Malena" o "La Leggenda del pianista sull'oceano". A prescindere da qualsiasi valutazione artistica, l'augurio è che "Baarìa" possa diventare un grande successo al botteghino ma, nonostante la pompatissima campagna stampa che confonde un primo posto in classifica con un successo commerciale, va sottolineato che i risultati attuali restano ancora lontani anni luce da un pareggio di bilancio.

Come l'Avati de "Gli amici del bar Margherita", che mette in scena i racconti della sua infanzia di provincia (ed è stato visto forse dagli amici di gioventù del regista e da qualche maleaugurato spettatore ingannato dal nome del grande autore emiliano), anche Tornatore compie lo stesso esperimento, e sorprende visto che è uno dei pochi registi in Italia ad avere una visione globale del cinema, capace di guardare senza finti snobismi le grandi industrie cinematografiche statunitensi o francesi. È evindente che il film ha la pretesa di essere un successo all'estero (altrimenti non si spiegherebbe l'ingente investimento della Medusa, considerando che è matematicamente impossibile un ritorno nel solo mercato italiano), anche se forse sarà difficile convincere un francese o un americano ad andare al cinema a vedere la storia di una cittadina costiera della provincia di Palermo, girata in dialetto siciliano.
Per carità nulla di male: ognuno investe i propri soldi nel modo che meglio crede e per perseguire le finalità che ritiene più opportune; resta il fatto che questo è l'ennesimo esempio di cinema che non guarda al mercato. E forse non è nemmeno il caso di appellarsi al mercato per trovare i limiti enormi di questo lavoro.
"Baarìa" è la summa di tutti gli errori degli autori nostrani: autoreferenzialità, formalismo e inconcludenza.

La storia ha come protagonista Peppino, raccontandone l'infanzia fino alla sua militanza politica, in 40 anni di storia del nostro Paese. Ma attenzione: Tornatore non si ispira (purtroppo) a "La meglio gioventù"; il punto di vista del racconto non è quello storico come nel film di Giordana, ma quello dei ricordi. In realtà l'intero soggetto sembra essere una rievocazione quasi mitologica del luogo di provenienza del regista con un evidente e quanto mai abusato nel nostro Paese, effetto nostalgia.
Ecco quindi che il film si traduce in una serie di piccoli aneddoti che vanno dalle antiche processioni paesane ai primi amori, al signorotto del paese, alla vecchiette che spettegolano fuori dalla chiesa, ai giochi dei grandi fino al dramma della guerra, alla ricostruzione e al significato della militanza politica nell'Italia degli anni '60.
Tornatore porta in sala un'agiografia della Sicilia, cosa accettabile in una fiction ma difficilmente comprensibile al cinema.

In realtà tutta questa rievocazione risulta essere fine a se stessa: i personaggi non sono veri ma distorti, non c'è caratterizzazione ma solo stereotipo e macchietta. La Sicilia dei primi del '900 viene raccontata come un piccolo eden di provincia, vita sana e volemose bene. Non che Tornatore voglia eludere le problematiche del tempo, ma tutto è raccontato con una sottotrama goliardica francamente improbabile: il mafioso è un signorotto che passeggia allegramente per il paese, la repressione fascista è uno scherno continuo contro i gendarmi, che davanti alle prese in giro della popolazione fanno spallucce o al massimo, sbuffando, portano i burloni a farsi una passeggiata. Se una donna della Sicilia della prima metà del '900 decide di non rispettare il volere della famiglia che l'aveva promessa in sposa a un ricco signore del posto, dando scandalo in paese, la si accontenta e torna il sereno. Tutto è bello a Bagheria, tutti si vogliono bene, l'intero paese è una grande famiglia dove convivono tutti in armonia e felicità. Con la fame, con la guerra e con la miseria, le uniche cose importanti sono la famiglia e l'amore: il festival del qualunquismo.

A prescindere poi da qualsiasi semplificazione narrativa, il difetto più grave di questo film è forse la sua inconcludenza: non riuscendo a comunicare un messaggio organico, "Baarìa" resta sospeso tra un tentativo di denuncia di una corrotta modernità ad una sottotrama ambientalista alquanto superficiale. In alcuni tratti il film dà poi per scontata la conoscenza di gran parte degli avvenimenti storici della Sicilia del dopoguerra, e non sempre è facile riconoscere le epoche che il racconto sta attraversando. Difetto di non poco conto considerando che il film vuole rivolgersi ai mercati esteri.
E dire che la potenza visiva è notevole, così come eccezionali sono i movimenti di macchina e la fotografia. Ogni aspetto tecnico e curato nei minimi particolari, e si vede che il film è stato molto amato e portato in scena con grande cura. La ricostruzione della Bagheria del passato è convincente, le grandi panoramiche mostrano un regista compiaciuto dei suoi mezzi . Tornatore si conferma un grandissimo direttore degli attori, il protagonista semiesordiente Francesco Scianna è convincente così come lo sono i tanti bambini che hanno partecipato alla realizzazione del film.
Quello che risulta difficile comprendere è il motivo per il quale si sia fatto un uso così spropositato di comparse di lusso, da Placido a Gullotta da Salemme a Bova, dalla Chiatti a Beppe Fiorello, che partecipano in cammei insignificanti sottolineando una presenza pretestuosa legata più che a esigenze artistiche, a motivi chiaramente commerciali.
Le musiche rindondanti di Ennio Morricone rendono in pieno l'aspetto monumentale del film, ma in alcuni tratti si sarebbe preferito un profilo più basso.

Candidato italiano all'Oscar come miglior film straniero, è stata più che altro una scelta obbligata vista la mancanza di reali alternative; anche se paradossalmente il tono estremamente positivo che tanto piace all'Academy ne fa una scelta con maggiori probabilità di successo rispetto al bellissimo "Gomorra" dello scorso anno.

Commenta la recensione di BAARIA - LA PORTA DEL VENTO sul forum

Condividi su Facebook Condividi recensione su Facebook


Recensione a cura di Paolo Ferretti De Luca aka ferro84 - aggiornata al 13/10/2009

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell'autore e non necessariamente rappresenta Filmscoop.it

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbaiamerikatsianime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7aarmandbambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribetter manblitz (2024)buffalo kidscaddo lakecarry-onclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudconclavecortina expresscriaturedesire' (2024)diamantidisclaimerdo not expect too much from the end of the worlddon't movedove osano le cicogneemilia perezeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinifrancesco guccini - fra la via emilia e il westfreud - l'ultima analisigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkhayao miyazaki e l'aironeherehey joeidduil buco - capitolo 2il corpo (2024)il giorno dell'incontroil gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil mestiere di vivereil monaco che vinse l'apocalisseil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil signore degli anelli - la guerra dei rohirrimil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleindagine di famigliainter. due stelle sul cuoreinterstella 5555io e te dobbiamo parlareio sono la fine del mondoio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginkraven - il cacciatorela bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola nostra terra (2024)la scommessa - una notte in corsiala stanza accantola storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'abbagliol'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafkale deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvaggele occasioni dell'amoreleggere lolita a teheranlimonovlinda e il polloll grande natale degli animalilonglegsl'orchestra stonatalove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkl'uomo nel boscomadame clicquotmaking ofmaria (2024)maria montessori - la nouvelle femmeme contro te: cattivissimi a natalemodi - tre giorni sulle ali della folliamufasa: il re leonenapad - la rapinanapoli - new yorknasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal maleno other landnon dirmi che hai pauranon sono quello che sono
 HOT R
nosferatu (2024)oceania 2oh, canada - i tradimentiops! e' gia' nataleoutsideoverlord: il film - capitolo del santo regnoozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopeper il mio benepeter rabidpiccole cose come questepiece by pieceping pong - il ritornopino daniele - nero a meta'
 NEW
presencerebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsisolo leveling reawakeningsolo per una nottesonic 3 - il filmspeak no evil - non parlare con gli sconosciutisqualisquid game - stagione 2stella e' innamoratastranger eyessulla terra leggerisuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the bad guy - stagione 2the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffronothe devil's baththe killer (2024)the redthe shadow strays
 NEW
the shroudsthe strangers: capitolo 1the substancethe sweet eastthelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatofu in japan. la ricetta segreta del signor takanotoys - giocattoli alla riscossatransformers onetrifole - le radici dimenticateuna madreuna notte a new yorkuna terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevittoriavolonte' - l'uomo dai mille voltiwickedwolf manwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1058106 commenti su 51588 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

ALAMO BAYAPPUNTAMENTO COL DISONOREARTHUR THE KINGCENERENTOLA E IL SIGNOR BONAVENTURACOLORADO CHARLIECOME UCCIDONO LE BRAVE RAGAZZE - STAGIONE 1CORSO DI ANATOMIAFINAL REPRISALFUTURE KICKGEEK GIRL - STAGIONE 1I COLPI PROIBITI DELL'ANGELO BIONDOIL CACCIATORE DI FORTUNAIL MAGGIORE BRADYIL MATRIMONIO DI LADY BRENDAJUNK FILMSLA LEOPARDESSALA LINEA VERTICALELA SPADA NORMANNAL'AMORE A TREDICI ANNIL'ASSISTENTE DI VOLO - STAGIONE 2LAST STRAWSL'EMIGRANTE (1973)MASTERS OF THE AIR - STAGIONE 1MODERNSMONTERIANO - DOVE GLI ANGELI NON OSANO METTERE PIEDENUDA VENDETTAOCCHIO ALLA VEDOVA!RITROVARSI IN RYE LANESAINT CLARESCELTA DI VITASLOW HORSES - STAGIONE 1SLOW HORSES - STAGIONE 2SLOW HORSES - STAGIONE 3SLOW HORSES - STAGIONE 4STARBLACKTHE BEAR - STAGIONE 3THE BEAUTIFUL GAMETHE PERFECT COUPLE - STAGIONE 1THOMPSON 1880VIOLENZA AD UNA MINORENNE

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


NOSFERATU (2024)
Locandina del film NOSFERATU (2024) Regia: Robert Eggers
Interpreti: Lily-Rose Depp, Nicholas Hoult, Bill Skarsgård, Aaron Taylor-Johnson, Willem Dafoe, Emma Corrin, Ralph Ineson, Simon McBurney, Adéla Hesová, Milena Konstantinova, Stacy Thunes, Gregory Gudgeon, Robert Russell, Curtis Matthew, Claudiu Trandafir, Georgina Bereghianu, Jordan Haj, Kateřina Bílá, Maria Ion, Tereza Dušková, Liana Navrot, Mihai Verbintschi, Karel Dobrý, Andrei Sergeev, Matěj Beneš, Marek Pospíchal, Jan Filipenský, Alex East, Christian Dunckley Clark
Genere: horror

Recensione a cura di Harpo

ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net