babylon (2022) regia di Damien Chazelle USA 2022
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babylon (2022)

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locandina del film BABYLON (2022)

Titolo Originale: BABYLON

RegiaDamien Chazelle

InterpretiBrad Pitt, Margot Robbie, Diego Calva, Jean Smart, Flea, Jovan Adepo, J.C. Currais, Jimmy Ortega, Hansford Prince, Telvin Griffin, Olivia Wilde, Circus-Szalewski, Lukas Haas, Li Jun Li, Kaia Gerber, Patrick Fugit, Eric Roberts, Cici Lau, Tyler Seiple, Zack Newick, Rory Scovel, Olivia Hamilton, P.J. Byrne, Alexandre Chen, Bob Clendenin, Miraj Grbić, Johnny Hoops, James Wellington, Carlos Nunez, Laura Steinel, Danny Jolles, James Vincent, Richard Clarke Larsen, Max Minghella, Samara Weaving

Durata: h 3.08
NazionalitàUSA 2022
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2023

•  Altri film di Damien Chazelle

Trama del film Babylon (2022)

Un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni '20, una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l'ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un'epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood.

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Voto Visitatori:   6,94 / 10 (25 voti)6,94Grafico
Miglior colonna sonora (Justin Hurwitz)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior colonna sonora (Justin Hurwitz)
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Voti e commenti su Babylon (2022), 25 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

kazikamuntu  @  12/11/2024 01:29:40
   8 / 10
Film visto tutto di un fiato che non andrà nel mio dimenticatoio come la maggior parte delle produzioni degli ultimi 5-10 anni.

Spiccano le ambientazioni,fantastiche le musiche, eccelsi ovviamente pitt e robbie ma quello che colpisce è che il messaggio negli intenti del regista arriva chiaro da più fronti.

Un fracasso intenzionale che gradualmente si affievolisce e come risultato giunge a una forte comunicazione e introspezione.

Ben realizzato.


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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  17/08/2024 18:20:02
   8 / 10
Chazelle firma un caotico e a tratti folle atto d'amore verso il cinema. Tecnicamente ottimo. La durata davvero eccessiva penalizza la visione. Non amato da pubblico e critica, Babylon invece è un grande film che poteva essere grandissimo.

markos  @  17/04/2024 09:13:49
   7½ / 10
Veramente difficile da commentare.
Bello, con ottime interpretazioni.
In un certo senso, anche un po' perverso.
Durata eccessiva che fa perdere un po' di concentrazione.

The BluBus  @  14/04/2024 01:11:30
   8 / 10
Prima metà di livello altissimo, la seconda più confusa e allungata. Film che si pone obiettivi altissimi e in parte li raggiunge. Ci sono falle, parti inutili e altre eccessivamente trash, ma globalmente rimane uno dei pochi film recenti di spessore.

Macs  @  21/11/2023 09:27:19
   6½ / 10
Un film affascinante e molto ben confezionato, un po' patinato, comunque non privo di sostanza. Alla prima parte si fa preferire per mio gusto personale di gran lunga la seconda, più riflessiva e meno frenetica, con una migliore introspezione dei personaggi, a cui mi era stato impossibile affezionarmi nella prima parte, dove si sussegue una baraonda di effettoni burlesque che dopo un po' stanca. In effetti dopo un'ora di film ero molto tentato di abbandonare, invece sono poi rimasto contento di non aver mollato. Chazelle ha talento e ha il jazz nel sangue, si vede anche dal ritmo che sa imprimere al film. Non è certamente il mio genere di film, ma riconosco la bontà dell'operazione, il gran lavoro e talento che ci sono dietro, e il risultato senz'altro apprezzabile. I miei highlight: la scena del serpente, quella delle infinite prove con la Robbie del primo ciak col sonoro, la scena del "vomito" al pranzo di gala (divertentissima, grande la Robbie), e il toccante monologo della giornalista di gossip a Brad Pitt. Non è un film privo di difetti comunque, ne evidenzio due: 1) la ricostruzione degli anni '20-'30 mi è parsa sotto vari aspetti approssimativa. In particolare, i costumi non propriamente dell'epoca e soprattutto le acconciature dei capelli: la Robbie e non solo ha i capelli mossi evidentemente piastrati e con dei tagli che non mi sembrano anteriori agli anni '80. Ma le hanno mai viste delle foto di come la gente si vestiva e si acconciava negli anni '20 e '30?; 2) molte, troppe esagerazioni ed eccessi messi in scena. Alcune scene sembrano veramente esagerate, sembra di stare in dei baccanali dell'antica Roma con dei depravati totali. Ora, non so se Chazelle si sia basato su ricostruzioni storiche e documentate della Hollywood dell'epoca per queste scene, ma l'immagine che abbiamo degli anni '20 e '30 è molto diversa, sembravano tutti pudichi, umili e contenuti. Poi l'effetto filmico è notevole, ma talvolta pare che il regista pur di stupire e scandalizzare abbia finito per spezzare una corda tirata troppo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  25/08/2023 23:06:07
   7½ / 10
La prima parte del film è incredibile, praticamente si va a scuola di cinema in compagnia di Damien Chazelle che ci porta letteralmente in un limbo dell'inferno tra orge, vomito e sangue, con piano-sequenza, carellate e tanta follia che "Il grande Gatsby" di Luhrmann gli fa un baffo, viene praticamente cancellato dalla storia del cinema.

Ma il film non è solo questo, dura 3 ore, forse troppo, e spesso mettere troppa carne al fuoco serve a poco, vedi ultimi eccessi di durata da Spielberg a Nolan.

Robbie e Pitt impersonano quella parte dell'eccentricita' di Hollywood, una resa famosa per "caso" e una star che invece arriva al suo declino con l'avvento del sonoro.

Ma dopo la partenza a razzo la storia di Margot perde un po' di smalto, diventanto prevedibile.
I finali delle due storie sono molto simili ma allo stesso tempo realizzate molto diversamente dove spicca ovviamente quella del personaggio di Pitt.

Un film sicuramente da vedere, tragicamente divertente come la scena di lotta di massa o come il tecnico del suono che muore di caldo.

Una visione tra le piu' nere dello star system Hollywoodiano, eccessivo e grottesco.
Bellissimo.

Noodles71  @  21/08/2023 00:38:32
   6½ / 10
Un omaggio sincero ed appassionato di Chazelle alla "settima arte" che ci racconta lo star system Hollywoodiano degli anni '20 con i sui pregi, i suoi eccessi ed i suoi difetti. La storia ruota attorno ai tre personaggi di Brad Pitt "Jack Conrad" un divo del cinema alcolista e amante delle donne che dovrà fare i conti con l'avvento del sonoro, Margot Robbie "Nellie LaRoy" aspirante attrice che per un caso fortuito riesce nel suo intento di diventare famosa ma pagherà a sue spese il suo carattere ed i suoi vizi e Diego Calva "Manny Torres" che da tuttofare grazie alla sua disponbilità riesce a diventare un importante produttore esecutivo. Poco approfondita la figura del trombettista "Sidney Palmer" interpretato da Jovan Adepo quasi messo lì per riempitura anche se la scena del "blackface" è una di quelle più emblematiche. Prima parte spettacolare con la festa baccanalica nella villa di "Don Wallach" e la Robbie che ruba la scena a tutti ma Chazelle esagera con la durata alternando buone cose ad altre banali con dialoghi alquanto superficiali. Un bel film sicuramente diretto sontuosamente con il solito stile dal giovane regista di Providence ma personalmente non mi ha entusiamato e l'ultima mezz'ora abbastanza debole. Il suo lavoro migliore per me resta "Whiplash".

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  31/07/2023 23:19:39
   6½ / 10
Le 4 storie di personaggi che vivono a cavallo tra l'epoca del cinema muto e quello con audio si intrecciano coinvolgendo lo spettatore nella prima ora e mezza…poi ci si stanca un po'.
Bravi gli attori, film che poteva durare un'oretta in meno.

Goldust  @  26/05/2023 15:45:25
   6½ / 10
Un'orgia di colori, situazioni, eventi e chi più ne ha più ne metta: un grande omaggio alla settima arte degli anni '20 nella sua transizione dal muto al sonoro cucita insieme alla mondanità fatta di feste vip ed eccessi di ogni genere che parallela l'affiancava. La grandiosa prima parte, lanciata a cento all'ora e fatta di un positivo bulimismo cinefilo che Chazelle non aveva mai esasperato così tanto, non ne è supportata da una seconda che va in calando, più modesta e di genere, che sfocia nel facile dramma ed in qualche pietismo di troppo anche per colpa di un'aurea mortuale generale un pò pesante da gestire. Alla fine, dopo una durata monstre, il bicchiere è mezzo pieno ma allo stesso tempo è consegnato agli archivi un lavoro che forse, una seconda volta, si farebbe fatica e rivedere. Comparto tecnico di assoluto pregio con Pitt e soprattutto la Robbie al loro meglio, eppure non siamo dalle parti del capolavoro, ne ci si avviciniamo molto.

cort  @  21/04/2023 00:12:03
   7 / 10
Preziosismi della regia e fotografia fanno da contorno ad una sceneggiatura mediocre ove le tre ore non bastano per dare una compattezza ai personaggi ed alla storia. Storia che procede più per il ritmo/montaggio delle scene ed un ottimo comparto audio che per originalità e profondità dei dialoghi e che dopo le due ore si perde tra cambi di stile e tentativi esteticamente belli ma poco incisivi per chiudere il tutto. Ottimi gli ultimi 10 min.

BlueBlaster  @  30/03/2023 19:11:45
   5 / 10
Un tedio infinito, una mera prova di stile, una sorta di "C'era una volta a Hollywood" venuto male!
L'inizio mi era pure piaciuto ma poi ho cominciato ad odiarlo sia per i contenuti che per la durata esagerata.
A nulla possono le ottime interpretazioni.
Film eccessivo senza un valido motivo.

jason13  @  24/03/2023 11:30:58
   8 / 10
IL FILM. Bellissimo. Imperdibile per gli amanti del cinema. Primi 30 minuti una vera delizia per gli occhi. Margot Robbie forever!!!

Mauro@Lanari  @  09/03/2023 10:31:46
   5 / 10
L'elefante era già posto al centro simbolico d'Hollywood in "Good Morning Babilonia", fratelli Taviani '87, uno dei loro film meno riusciti. Non ho idea di come Chazelle potesse credersi accattivante col dramma d'una manciata di protagonisti e d'un periodo storico dop'averli tratteggiati per la prima metà dei 189 minuti come "putridi e putrescenti" (Roberto Manassero). Coprofilia e urofilia nostalgiche? Voleva evocare l'inarrestabile declino d'un'epoca depravata e oltraggiosa bypassando la magia dell'identificazione con chiunque v'avesse preso parte? Monologo rassicurante: "L'arte è per sempre". Allora perché farsi coinvolgere dal tragico destino degl'attori? Rimpallando fra immortalità e crepuscolarità, eternità e caducità, si passa da una contraddizione all'altra in un'irrisolta ambivalenza. Una virtuosistica ode al cinema in sala quant'i registi citati (Kubrick, Spielberg, Cameron, ecc.), e se ha clamorosamente floppato nel suo intento, un motivo ci sarà e ipotizzo che l'autoreferenziale indulgenza metacinematografica attrae sì e no qualche cinefilo, il "come" sarà pure mirabolante mentr'il "cosa" lascia indifferenti ed estenua.
https://www.cineforum.it/voti/film/Babylon
https://www.sentieriselvaggi.it/babylon-di-damien-chazelle/

BigHatLogan91  @  08/03/2023 21:19:09
   7 / 10
La lettera d'amore al cinema di Chazelle esagera nei toni, ma non nelle intenzioni. Un film di tre ore che poteva durarne due. Ottima la colonna sonora.

VincVega  @  07/03/2023 16:17:26
   8 / 10
Non riesco a capire dove stia andando il cinema in questo momento. Critica e pubblico totalmente allo sbando: filmetti come "Tog Gun: Maverick" e "M3gan" esaltati a destra e a manca, incassi stellari, invece pellicole come "Babylon" floppano e che, al netto dei difetti, sfoggiano momenti di grande cinema, scenografie da urlo e una messa in scena della Hollywood degli anni '20 e '30 da capogiro, con un budget sugli 80 milioni che in realtà sembrano più di 200. Personalmente io questo tipo di film li vedrei di continuo, purtroppo adesso la gente sta in fissa con i blockbuster Marvel e simili, e per questo tipo di prodotti come quello di Chazelle c'è sempre meno spazio, vedi anche il flop al botteghino.

Chazelle butta un sacco di carne al fuoco, non riesce sempre a gestire il grosso materiale a disposizione, prende spunto da "Hollywood Babylon" di Anger e gira un film esagerato, caotico e dirompente. Una coinvolgente cavalcata del passaggio dal muto al sonoro, in cui i personaggi si destreggiano tra feste e set cinematografici. Il regista americano tiene le redini, anche se ogni tanto oltrepassa i limiti (il segmento con Tobey Magire), forse aggiunge cose che potevano benissimo tralasciate (il personaggio del trombettista) perchè ne carne ne pesce (ha un minutaggio non sufficiente per un approfondimento, troppo lungo per una presentazione). Ma la messa in scena è da urlo e la caratterizzazione dei tre personaggi principali (Jack Conrad, Nellie LaRoy e Manny Torres) al contrario di quello che si dice in giro, è molto buona, nonostante siano degli ingranaggi del racconto generale e del periodo che Chazelle vuole mostrarci. Ascesa e caduta per Nellie, fragorosa discesa per Conrad dopo un essere stati al top, il percorso di Manny forse è quello più particolare e originale. Performance del cast superlative. E poi c'è la questione durata, le tre ore non pesano affatto. Menzione speciale per la colonna sonora, alti livelli.

"Babylon" a mio avviso è insieme a "Whiplash" il miglior film di Chazelle (potrebbe diventare un cult sul lungo termine ed invece "La La Land" a suo tempo lo avevo ipervalutato, rivisto perde qualcosa). Sinceramente poi non ho capito questo astio della critica. Non hanno solamente affossato un film, ma probabilmente hanno disintegrato un tipo di cinema che sta andando a scomparire. Invece questi esaltano "Marvel & affini" senza alcun senso, forse l'unico motivo è che i dollari delle grosse case di produzione fanno gola.
A proposito, "Babylon" anche se in modo secondario, parla anche di questo:
in una sequenza Manny dice -non sono abituato ad avere a che fare con i gangster-
Il Conte risponde -non sono peggio delle persone del cinema per cui lavori-

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Ultima risposta 24/04/2023 07.50.56
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Vegetable man  @  04/03/2023 09:59:09
   4 / 10
Io non mi capacito di come si possa considerare questo un film riuscito, o anche solo piacevole.

I primi 60-90 minuti hanno pure diverse scene godibili. Certo, la sensazione di ipertrofico narcisismo del regista, che si perde fin troppo spesso in manierismi fini a se stessi tralasciando un qualsiasi sviluppo dei personaggi, è già evidente.

Ma è con i secondi 90 minuti che le cose vanno progressivamente peggio, fino all'insensato, delirante finale, in cui ho provato un misto do fastidio ed imbarazzo per il regista. Ma veramente nessuno ha avuto il coraggio di dirgli quanto poco funzionasse quella sequenza iterminabile di spezzoni buttati a casaccio, colori a casaccio, e stacco finale sulla faccia basita con i lacrimoni? Agghiacciante.

Di certi film si dice che hanno un paio di scene di troppo, o potevano finire 10 minuti prima. Questo avrà almeno venti scene di troppo, è un'agonia, almeno metà del film doveva e poteva essere tagliato.

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Bartok  @  02/03/2023 15:33:40
   7 / 10
L ultimo lavoro del giovane regista chazelle, è un film che mi ha completamente convinto a metà..la prima parte è molto ritmata, coinvolgente e a tratti ubriacante, piacevole da seguire..peccato che con il proseguire del film, il ritmo cala e la storia perde un pò di interesse..ci sono alcune scene troppo lunghe e anche senza molto senso che fanno calare il voto..troppa carne al fuoco e forse il regista non è riuscito a trattare bene tutti i temi che voleva mettere, per arrivare a un finale così così..nel complesso comunque è un buon lavoro, molta qualità anche tra il cast, con brad pitt che offre la solita buona performance, buona anche la colonna sonora.

TheLegend  @  25/02/2023 00:50:08
   8 / 10
Non mi ha convinto solo per alcune scelte nella parte finale, per il resto mi sono divertito e ho goduto tutto il tempo.
Gran film.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  22/02/2023 19:15:29
   6½ / 10
E' un film caotico e selvaggio, specialmente nella prima parte, che può ubricare o confondere ma non nego un certo fascino magnetico della messa in scena. Dopotutto se questo film si intitola Babylon un motivo ci sarà. Per regia, fotografia, scenografia e costumi nulla è un film molto curato nei dettagli e tutto l'inizio della festa è un piccolo gioiello. Tuttavia la magniloquenzia visiva non è all'altezza dei contenuti e specialmente dei personaggi. Su quest'ultimi nulla da dire alle performance attoriali, ma non hanno profondità da poter enfatizzare con caratteri che si rivelano ripetitivi e da dialoghi altrettanto ripetitivi e banali. In tre ore e passa di film ci sono momenti da ricordare: oltre alla festa iniziale, la "gita" nei bassifondi infernali di Los Angeles con un McGuire dallo sguardo malsano come pochi, la scena della colorazione del trombettista nero, perchè poco...nero. In tal senso il personaggio dello stesso Palmer mi è sembrato un corpo quasi a sè stante nel film, se non con lo scopo di dare un senso a tutta la sequenza del party con la gente che conta in cui il suo personaggio, insieme a quello della Robbie e di Calva vogliono ottenere una legittimità dall'alta società. Non è un brutto film, però pur avendo degli indubbi pregi (tecnici), ci sono anche molti difetti (personaggi soprattutto). E' uno di quei film che possono definirsi divisivi.

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Ultima risposta 17/04/2023 23.57.30
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Boromir  @  10/02/2023 00:52:27
   5 / 10
Lo scoppio della crisi virale nel marzo 2020 ha spinto i filmmaker più lungimiranti a sfruttare la chiusura delle sale, le più o meno discutibili politiche sanitarie atte al contenimento dei contagi e la rapida ascesa dell'intrattenimento on demand come spunti per riflettere lo stato dell'industria hollywoodiana a cent'anni dalla sua fondazione. Damien Chazelle si unisce alla cricca, dimostrando di amare incondizionatamente l'arte a cui si è consacrato, al contrario dei rozzi e ipocriti meccanismi del sistema industriale su cui essa si regge. Il discorso metatestuale prende vita con lo stile barocco del regista di La La Land (in questa occasione proiettato verso l'immaginario del grande cinema americano a cavallo tra Anni Venti e Cinquanta), traducendosi in un mosaico irriverente e post-moderno che a più riprese sembra voler fornire una risposta complementare all'ultimo Tarantino.
Tralasciando la ben visibile abilità nella gestione di ogni componente registica e nella ricostruzione scenica, di gran pregio sono tutte quelle sequenze dedicate al processo creativo dei film, ben incastonate in una storiografia visuale sulla transizione muto-sonoro, con tutte le evoluzioni tecnologiche derivate. Equamente straordinaria è l'atmosfera da baccanale noir che ammanta le vicende: più che Babilonia, Hollywood pare un Olimpo popolato da divinità del tabloid in preda ai capricci e ai vizi più sfrenati, disincantate vittime della propria brama d'immortalità.
Purtroppo Chazelle regista non esplicita la stessa raffinatezza con la penna. La sua sceneggiatura velleitaria perde ben presto il senso della misura nell'accumulo di sottotrame, sottotesti e personaggi labili; fin troppo spesso si ha la sensazione che il film non sappia quale direzione prendere e che i protagonisti compiano un percorso evolutivo di cui viene mostrato solo lo stato iniziale e quello finale, suscitando non indifferenti dubbi. Maldestri inoltre i tentativi di dare profondità tramite dialoghi didascalici, mentre tutte le soluzioni visive atte a scioccare (il vomito, la *****, lo sperma) alla lunga imbarbariscono l'operazione, risultando superflue. Incolpevole il cast, che chiaramente si trova intrappolato in ruoli tagliati con l'accetta. Tra Brad Pitt col pilota automatico e un Jovan Adepo che pare passato per caso sul set, spicca la mimesi di Margot Robbie nei panni della menade Nellie LaRoy, facilmente tra le icone del nuovo decennio. Tobey Maguire è l'insospettabile sorpresa del film, non fosse per la natura filler della sua storyline.
La sequenza finale con immagini di Avatar, Matrix e altri titoli seminali è quanto di più ricattatorio e spudorato potesse offrire un film come Babylon, esempio di cinema commerciale che, pur mirando all'atto d'accusa contro l'industria che minaccia l'arte, finisce per adagiarsi tra gli allori della stessa industria.

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Ultima risposta 04/03/2023 13.11.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Aliena  @  06/02/2023 13:36:29
   6½ / 10
Provo a racappezzarmi su quanto ho visto ieri e riorganizzare queste 3 ore di visione caotica e non sempre funzionale in distinte categorie aristoteliche
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1) la parte che mi è piaciuta (che coincide praticamente con tutto l'inizio e alcune scene qua e la nel mezzo che funzionavano alla grande, un gran bel babylon da vedere)
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2) la parte che avrei eliminato
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3) la parte citazionistica
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4) la parte metacinema

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5) la parte riflessiva

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6) la zoppa incapace

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  27/01/2023 01:13:33
   8 / 10
Signori, questo è un GRANDE film. Certo, difficile potesse avere successo visto il casino che c'è dentro: un film promosso come se fosse una storia d'amore tra un'attrice tra (Margot Robbie) ed un maturo attore (Brad Pitt) e che poi invece è tutt'altro e inizia letteralmente con

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER capisco possa essere giusto un filo spiazzante.

Però se si accetta di stare al gioco si esce dalla sala ultra soddisfatti, ebbri di adrenalina, musica, colori, passione e pure una buona dose di grand guignol

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Certo non mancano i difetti: nonostante il ritmo sia sempre sostenuto e non ci si annoi mai, con una trentina di minuti in meno il film sarebbe potuto essere un sontuoso capolavoro: c'è troppa carne al fuoco ed alcuni personaggi secondari sono troppo sciapi per colpire nel segno (tutta la sottotrama di Sidney Palmer, per quanto importante a livello di significato, è troop slegata dal resto è spezza troppo il ritmo). O forse è solo che Margot Robbie è così brava che tu vuoi solo sapere che ne sarà di lei, e te ne freghi del resto: assurdo non sia stata candidata all'oscar.

Come assurdo è che non sia stato candidato Chazelle: la regia di Babylon è INCREDIBILE, e la scena della festa iniziale, con le sue carrellate furiose ed i suoi piani sequenza infiniti, è da storia del cinema. O lo sarebbe stata se il film non avesse incassato così poco. Ah, per non parlare della scena

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Ah poi musiche meravigliose, scenografie sontuose… Babylon è tutto ciò che un film dovrebbe essere, e lo è in modo roboante, fracassone, chiassoso, cotazionista all'estremo (c'è n'è anche per nuovo cinema paradiso) ma onesto. E andatelo a vedere, dai, se vi piace il cinema: non ne resterete delusi. Forse.

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Ultima risposta 27/01/2023 09.13.38
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Invia una mail all'autore del commento palla78  @  25/01/2023 13:51:57
   8 / 10
Ciao. Visto venerdì sera al Giometti cinema di Pesaro. Che dire: bellissimo, anche se un pò lungo, presenta fedelmente la vita, spesso dissoluta, del primo star system degli anni 20 di Hollywood, che poi ricalca, probabilmente, quello attuale.
Ho scoperto che è stato tratto da un libro, acquistato l'altro ieri.
Ottimo Brad Pitt, spettacolare la Robbie... e come balla!!!!!!

Wilding  @  22/01/2023 11:24:17
   7 / 10
L'impressione personale è di un film molto bello, che poteva essere bellissimo con qualche "sforbiciata" qua e là e dunque un minutaggio complessivo leggermente inferiore. Interessante, affascinante, e tutto molto bello, compresa una - giustamente premiata - colonna sonora.

Manticora  @  22/01/2023 10:02:58
   8½ / 10
Cominciamo dai punti di vista, Babylon è un film sicuramente imperfetto nella sua enorme, variegata, caotica ed esagerata messa in scena. E un film che non guarda in faccia a nessuno, che ti defeca letteralmente addosso, senza contare alcool,droghe,sesso promiscuo, perversioni e vomito. Ma lo fa non perchè voglia piacere, ma perchè DEVE essere così. Risulta troppo lungo, forse troppo verboso ma rispetto ad Amsterdam i dialoghi funzionano MEGLIO, non ci sono praticamente tempi morti ed è stato un flop.
Il pubblico americano, ma non solo oramai è praticamente succube di sette categorie cinematografiche: film per bambini, film per bimbiminkia,franchise,remake,sequel,requel e streaming.
Quasi ovvio che un film in cui un elefante caca addosso alla gente o un tizio mangia ratti vivi sarebbe stato semplicemente ignorato, sapete i valori sono ALTRI, un Maverick per esempio.
Babylon ha un cast della madonnina che non fa una piega per quanto sia PERFETTO sotto tutti i punti di vista. Parliamo di Margot, ma ne vogliamo parlare? Ok io sono di parte perchè sto ancora cercando il modo di chiederle in inglese(scolastico) se posso andare in California, insomma avrà bisogno di un altro assistente, sono un eccellente autista, giardiniere, commesso eccetera. Margot è un accidenti di uragano, ma non perchè VOGLIA farsi notare, perchè è semplicemente una delle CINQUE attrici americane più in parte della sua generazione. Perfino quando il film non gira, ha una trama banale, lei dà sempre il massimo, vedasi Amsterdam.
Comunque Margot Robbie merita come minimo la nomination, e come massimo di vincerlo il primo Oscar della sua carriera. Perchè fa la differenza, l'altro che la fa è sicuramente Brad Pitt, signori, Brad Pitt, cioè Brad Pitt non ha mai vinto uno stramaledetto Oscar. Ora non è che gli Oscar siano le tavole della legge, ma ogni tanto, dico OGNI TANTO rispecchiano la cartina di tornasole della cultura cinematografica di massa. Toppando clamorosamente subito dopo. Con questo e apro parentesi dico che un film sui cannibali debba avere DIVERSE NOMINATION, chiusa parentesi.
Comunque Brad oramai è come un vino pregiato, invecchiando migliora, ancora, ancora e ancora. Qui altro che c'era una volta ad Hollywod. Chazelle si mangia il compito scolastico di Tontolino con tutto il cucuzzaro. Anche lì c'era Margot, ma il regista americano più sopravvalutato della sua generazione era interessato soltanto a mostrarne i piedi....
Insomma questi due attori danno prova di un talento enorme, soprattutto non si INCONTRANO PRATICAMENTE MAI nel film, fateci caso. Perchè rappresentano i due mondi estremi, la ragazza che VUOLE essere una star, tanto da essere capace di piangere a comando, e l'uomo che ha attraversato il cinema dalle sue origini, creandone la fama, ma perdendo infine la battaglia con se stesso, così come Nellie Le Roy scomparirà tra le strade buie di una Los Angeles notturna.
A fare da train d'union c'è Manny, un Diego Calva esordiente in un film americano, con una discreta gavetta in quello messicano. Parte tutto da lui, è il testimone di QUASI tutto, da tuttofare ad assistente, da assistente a produttore, fino alla fine. Perchè Hollywood non perdona, e Chazelle l'ha capito benissimo e una nomination non tanto per la regia, ma per la sceneggiatura, scenografie e fotografia la merita.

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Ultima risposta 29/01/2023 08.28.59
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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