Julia ha trent'anni, è spastica dalla nascita, è inchiodata sulla sedia a rotelle ed ha un solo modo per farsi capire: digitare quello che vuole dire su un sintetizzatore vocale. L'assistenza sociale ha affidato Julia a Madeline, che se ne occupa a modo suo: entra ed esce da casa senza un orario preciso, certe volte è cordiale e gentile ma più spesso scarica su Julia le tensioni delle proprie nevrosi. Madeline ha una vita sentimentale piuttosto instabile, non riesce a mantenere rapporti equilibrati, cambia spesso ragazzo e, quando ne trova uno nuovo, non si fa scrupolo di portarlo a casa di Julia e di avere un rapporto anche davanti alla malata.
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