Ambientato durante la seconda guerra mondiale, la storia riguarda un gruppo di soldati ebrei prossimi all'esecuzione comandati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt), quando ottengono invece una chance per salvarsi: riportare con sè cento scalpi nazisti. Il gruppo sarà impegnato anche nell’operazione Kino, durante la quale dovranno attaccare il nemico mentre viene presentato, a Parigi, un film di propaganda, alla presenza di Joseph Goebbels, uno dei principali gerarchi nazisti.
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Tarantino come al solito si cimenta in film che hanno come epicentro storie violente e di poco spessore, dove sono sangue e combattimenti fanno da padrone in un film al limite dello conclusionato e dove anche le mazzate che vengono inferte non sembrano neppure molto realistiche. Qui il regista, o supposto tale, raggiunge l'apice dell'impossibile: come al solito mantiene una narrazione della trama spezzata e non lineare, ma se in altri suoi film una coerenza di fondo c'era, qui molte scene perdono di coerenza e lucidità e tratteggiano degli eventi assurdi e che non hanno alcuna ragion d'essere, soprattutto nel contesto storico della seconda guerra mondiale. Il film va poi in calando e perde quasi ogni logica man mano che si procede verso il finale, che si abbandona all'improbabile, all'improponibile e soprattutto alla più totale infedeltà storica e psicologica in nome di non si capisce bene cosa. Quel che è peggio secondo me è l'assoluta infedeltà al soggetto e al contesto dove il film vorrebbe essere ambientato, stravolgendo di netto tutti i più elementari eventi storici con una costruzione oltre il limite dell'inverosimile e senza una logica di fondo.
Un esempio su tutti, proprio verso la fine, è dato dalla morte di Hitler, crivellato già cadavere da quasi un intero caricatore daun paio di suicidi americani, che in quelle condizioni non si sarebbero certo fermati a farsi saltare in aria in un cinema francese dove il dittatore nazista non sarebbe mai andato. Certo, sarebbe stato bello se la guerra fosse finita così presto e in quel modo, ma sappiamo tutti che così non è...
Un film insopportabile di cui non si sentiva affatto né l'esigenza, né tantomeno la mancanza. Godibile solo se non lo si prende sul serio e forse neanche in quel caso...