bedevilled regia di Jang Cheol-soo Corea del Sud 2010
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bedevilled (2010)

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locandina del film BEDEVILLED

Titolo Originale: KIM BOK-NAM SALINSAGEONUI JEONMAL

RegiaJang Cheol-soo

InterpretiYoung-hee Seo, Sung-won Ji, Yeong-hie Seo, Seong-Won Ji, Jeong-hak Park

Durata: h 1.55
NazionalitàCorea del Sud 2010
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 2010

•  Altri film di Jang Cheol-soo

Trama del film Bedevilled

Hae-won è una bella trentenne che lavora in una banca nel centro di Seul. La sua vità è zeppa di impegni fino al giorno in cui è testimone di un tentato omicidio e le cose sul lavoro si complicano. Quando la situazione le sfugge di mano è costretta a un periodo di vacanza e decide così di andare a Moo-do, una piccola isola dove, anni prima, si era recata a trovare i suoi nonni. Lì aveva conosciuto una ragazza chiamata Bok-nam, che ancora oggi le scrive di andarla a trovare, nonostante Hae-won non abbia mai risposto alle sue lettere. Quando arriva sull'isola è scioccata nel vedere che tutti trattano la sua amica Bok-nam come una schiava: essendo l'unica giovane donna sull'isola è di fatto la bambola da gioco degli uomini e la serva delle donne. Bok-nam ha provato più volte a scappare, senza riuscirvi, e ora chiede a Hae-won di aiutarla. La ragazza di città non vuole invece immischiarsi nella situazione. Quando Bok-nam capisce che la sua piccola figlia è destinata a fare la sua stessa fine prova a fuggire di nuovo, ma nel processo la piccola resta uccisa e la giovane madre disperata cercherà presto vendetta contro tutti.

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Voto Visitatori:   7,92 / 10 (24 voti)7,92Grafico
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Voti e commenti su Bedevilled, 24 opinioni inserite

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zerimor  @  27/04/2020 14:49:56
   7½ / 10
Una bella rivelazione. Ci troviamo a Seul... l'incipit è frizzante. Pochi istanti dopo si cambia location: una splendida isola ma che al contempo nasconde qualcosa di agghiacciante. La visione, avanzando verso i titoli di coda, scorre estremamente bene e io stavo già inneggiando al (quasi) capolavoro, tuttavia poi è arrivato il finale vero e proprio che, metaforicamente parlando, ha tarpato le ali alla pellicola. O almeno, questa è la sensazione che ho avuto.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  20/05/2017 21:26:49
   8 / 10
Che gran film! Non ha un ritmo incalzante ma si lascia seguire con estrema attenzione dall'inizio alla fine. Merce rara quindi. Non un capolavoro assoluto, ma un film davvero riuscito. Consigliato a tutti.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  04/12/2015 13:53:48
   8 / 10
Un rape and revenge di classe sostanzialmente, ma c'è di più... un intensa implicazione sociologica/sociopatica e ovviamente psicologica......
interpretazioni ottime ma sublime la prova dell'attrice che interpreta la protagonista Book-Nam.... da oscar...... commovente e devastante con un finale da groppo in gola ma assopito da un immagine in dissolvenza di una poesia unica..... tanta roba.....

private_joker  @  26/03/2014 23:01:36
   9 / 10
Il cinema coreano continua a sorprendermi: ogni volta che penso di aver visto il film migliore, il successivo lo supera. Senza esagerare, infatti, credo di poter dire che questo è il miglior horror psicologico che io abbia visto finora. L'inizio è praticamente identico a quello di Drag me to Hell, ma poi la strada che prende è completamente diversa: si può dire che prosegue come Dogville e finisce come Martyrs. C'è un inferno, ma è quello che subisce quotidianamente la povera Bok-nam, prigioniera di una comunità gretta e chiusa; ci sono dei mostri, ma hanno tutti sembianze umane e "normali". E forse la peggiore di tutti è proprio l'altra protagonista Hae-won, un autentico mostro di insensibilità: nonostante si renda conto fin dall'inizio della situazione di Bok-nam e assista in prima persona a tutto quello che le succede, preferisce fare finta di nulla

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Oltre alle due protagoniste, anche tutti gli altri personaggi sono tratteggiati splendidamente, facendo così "entrare" lo spettatore nella storia, anzichè farlo assistere passivamente: di volta in volta ho provato rabbia, odio e tristezza, come forse non mi è mai capitato guardando un film. Magari il finale può essere un po' tirato per le lunghe, ma non sarà questo a rovinare la bellezza della storia. Consiglio di vederlo ma occhio, non è un film per tutti.

pinhead88  @  07/08/2013 18:07:36
   7½ / 10
Sebbene l'inizio ricordi molto ''Drag me to hell'', il film prende una piega totalmente diversa rendendo la vicenda molto più intrigante.
Ma verso la fine rimane solo tanta rabbia perchè

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Invia una mail all'autore del commento AcidZack  @  04/02/2013 19:48:36
   5 / 10
Ben poco di particolare. Arricchito di immagini forti. Non mi è piaciuto

baskettaro00  @  04/08/2012 22:23:46
   7½ / 10
sottomissione,violenza fisica e psicologica che trasformano una donna schiava del marito in una sanguinaria assassina,interpretata quasi divinamente.
non cala mai di ritmo anche avvalendosi di una trama che ha qualcosa da condividere con la protagonista:abusata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  27/06/2012 13:58:11
   8½ / 10
Una cruda storia di sottomissione e vendetta raccontata però con la delicatezza tipica di un certo cinema orientale. Stupenda la scena finale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  22/06/2012 11:14:32
   7½ / 10
Ricorda "Drag me to Hell",con l'impiegata di banca Hae-Won categorica nel negare la richiesta di prestito a un'indigente vecchina.Dal film di Raimi però "Bedevilled" poi prende le distanze,virando verso un ritorno alle origini,ossia all'isola natia da parte dell'implacabile carogna che finirà invischiata in un dramma di portata tale da arrivare a demolire la sua naturale indifferenza.
E' l'incontro con l'amica d'infanzia Bok-Nam a sconvolgere qualsiasi equilibrio,donna semplice e vittima di un incubo senza fine al quale la nuova arrivata parteciperà come codarda spettatrice.
La poveretta è infatti vessata dalla piccola comunità locale di stampo matriarcale che la sfrutta per i più disparati lavori manuali ,cosa ben peggiore è sposata ad un uomo manesco,per il quale ogni inezia è una buona ragione per umiliarla e malmenarla.
La soluzione è fuggire a Seoul,il grande sogno di libertà che con il riesumarsi dei ricordi infantili comincia a non essere più solo una bislacca fantasia.Un gravissimo incidente farà esplodere la rabbia della donna,desiderosa di un'emancipazione simile a quella dell'amica,a sua volta comunque schiava di un potere che pur imposto in maniera meno rude la domina in egual misura.
Dal dramma famigliare al rape & revenge è corta la strada per Jang Cheol-Soo,assistente per il grande Kim Ki Duk e ora pronto a camminare con le proprie gambe come testimonia "Bedevilled".Pellicola non sempre amalgamata alla perfezione nei suoi elementi cardine e con una scrittura un po' svagata tra digressioni dalle alterne fortune,eppure autorevole nel definire una mostruosa realtà cui ci si può ribellare solo con mezzi non convenzionali.
Ben ponderato l'accumulo di situazioni che porta ad un' esasperazione insostenibile deflagrante in modo viscerale grazie anche alla sofferta interpretazione della semisconosciuta (almeno qui da noi) Yeong-Hie Seo.
Un altro interessantissimo autore proveniente dalla Corea del Sud,abile nel porre le necessarie basi emotive e quindi osare momenti splatter brutali accoppiati con scene piuttosto esplicite,è già culto quella della fellatio al coltello.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  02/06/2012 16:00:32
   7½ / 10
Le due protagoniste di Bedevilled possono sembrare esteriormente due modelli di donna completamente antitetici. Pur avendo in comune lo stesso luogo di nascita e di infanzia, l'una è rimasta nella piccola comunità arcaica isolana, mentre l'altra è emigrata nella grande metropoli di Seul. Eppure malgrado la loro lontananza sono molto più vicine di quanto l'occhio può rappresentare. la differenza puramente estetica non annulla quelle caratteristiche fondamentali di remissività e nei peggior caso di omertà verso l'universo maschile. Se Bok-nam mostra in maniera palese la sua sottomissione a tutti i livelli, Hae Won espone solo una emancipazione di facciata che nasconde ipocritamente la stessa identica sottomissione se non più detestabile.
Il film ha la struttura tipica del rape & revenge, ma l'azione è molto più diluita dei normali film di genere che permette uno studio dei personaggi più approfondito. L'universo dell'isola è quanto di più lontano da un'immagine idilliaca di pace. E' un mondo di soprusi e di meschinità popolato da persone tese a preservare uno status quo ignobile ed odioso.

Clint Eastwood  @  29/10/2011 18:20:08
   7 / 10
E' stata una piacevole visione, insolita direi.

Un film che spazia diversi generi dal horror al sentimentale, dal quasi comico al drammatico riuscendo tutto sommato a convincere. Interessante.

John Carpenter  @  02/10/2011 19:57:36
   7½ / 10
Film coreano uscito di recente che ha creato un pò di scompiglio per la crudezza e il realismo di alcune scene. Bedevilled è un horror/drammatico, che tratta di vendetta, quella più selvaggia e impetuosa che esplode da un momento all'altro, e che tocca altri temi importanti come la misoginia e l'omertà.
La storia raccontata in un contesto ambientale molto azzeccato, è veramente tragica e sconvolgente, fatta di abusi, umiliazioni e impotenza che sembra non lasciare scampo a nessuno, con una protagonista veramente brava e realistica. Ovviamente un film così lascia decisamente il segno anche per una violenza psicologica di spessore, infatti pur essendo molto lento riesce a coinvolgerti e a farti stare in pena per tutta la durata.
Peccato per la parte finale, con cui mi trovo d'accordo con testadilatta: troppo prolisso ed esagerato. Avrei preferito avesse durato di meno quella parte, e per questo non assegno un voto più alto. Non ho molto gradito anche il cambio di protagonista verso metà film.

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Ad ogni modo un film poco conosciuto che gioca più sulle emozioni, su istinti e passioni, che sull'aspetto tecnico, ma che merita di essere scoperto.

testadilatta  @  22/08/2011 01:10:09
   7 / 10
Film della serie "rape&revenge" più poetico ed innalzato rispetto ad altri del suo filone ma non per questo più completamente riuscito.
Una pellicola che dura 1:55 ma che potrebbe benissimissimamente arrivare ad 1h.
Non lo voglio assolutamente sminuire (ce ne fossero film così) ma devo dire un bel pò prolisso.
Si parla quindi di vendetta ma in maniera troppo seria, con una protagonista bravissima nel recitare il ruolo della schiava che insorge, però visivamente poco credibile... è pur sempre una donnetta contro un villaggio...


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In conclusione un film assolutamente consigliato ma lontano anniluce dalla perfezione narrativa, attoriale, visiva di OLDBOY.

4 risposte al commento
Ultima risposta 08/09/2011 09.08.50
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ifry  @  19/08/2011 12:14:17
   7½ / 10
visto a causa dei voti alti e non mi sono pentito.
fotografia bellissima, regia eccezionale e paesaggi da sogno. in un certo senso ho trovato anche della poesia.
non metto 8 in quanto il finale l'ho trovato un pò eccessivo e irrealistico. specie la parte

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vedete anche i titoli di coda. meritano tantissimo. come d'altronde tutto il film.
è stato una sorpresa.

speXia  @  17/08/2011 02:32:31
   10 / 10
Capolavoro devastante!

Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  29/07/2011 01:17:25
   8 / 10
Davvero un pugno nello stomaco di inaudita potenza, gli orientali in quanto a violenza psicologica non sono secondi a nessuno ( yamanouchi docet ).
La prima ora abbondante di film è davvero insostenibile, la violenza subita dalla povera Bok Nam è davvero disumana, credo che raramente mi sono trovato cosi' in empatia col personaggio di un film, viene davvero voglia di entrare nello schermo e fare una carneficina....
Nella seconda parte del film la carneficina avviene pure, pero' mi è parsa troppo soft, sia chiaro , è ovvio che non poteva/doveva trascendere nello splatter , pero' 4 colpi di falce non rendono giustizia a quello che ha subito la povera Bok nam, ci voleva una vendetta + atroce, + brutale, qualcosa che appagasse la mia sete di vendetta !!!
Se in dogville alla fine ci sentiamo appagati x la vendetta della protagonista qui restiamo attoniti dinanzi a tanto nichilismo e resta un vuoto , un senso di impotenza davvero difficili da digerire....per questo non do 10.

Ho parlato col sole...mi ha detto che se non mi scateno mi ammalero'

trickortreat  @  25/07/2011 21:53:03
   9½ / 10
Un dramma struggente e spietato, sorretto da un’attrice talmente brava da mettere i brividi, che cova nello spettatore impulsi implacabili ed esplode violentemente in un mare di sangue. Da vedere assolutamente!

marfsime  @  05/06/2011 13:36:32
   8 / 10
Un film che è un vero e proprio pugno nello stomaco..una storia di tristezza ed esasperazione di una donna maltrattata dal marito..considerata come una poco di buono da tutto il villaggio..assolutamente annullata nella sua personalità e nella sua volontà da parte della gente ed in particolare dal marito che arriva anche a "concederla" al fratello e ad appartarsi con prostitute con la moglie consapevole di tutto. La parte finale poi è un vero e proprio crescendo di follia e disperazione quando la madre una volta persa la figlia esce letteralmente di senno mettendo in atto una vera e propria carneficina. La violenza però in questo caso non è fine a se stessa..la definirei quasi poetica e oserei dire quasi da comprendere per tutto ciò che ha passato la protagonista. Direi che è un film veramente valido che merita una visione.

CyberDave  @  31/05/2011 16:20:54
   8½ / 10
Tra i più bei film che abbia mai visto.
L'unica cosa, lo metterei nel genere drammatico, in quello uno dei più belli di sempre, ha tutto per essere definito meraviglioso!!!!!!!!!!!!!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  16/05/2011 08:17:37
   7½ / 10
Buonissimo debutto per Jang Cheol-soo, ex-assistente di Kim Ki-duk. La protagonista Hae-won, originaria di una piccola isola rimasta a una realtà rurale, fugge dalla Seul capitalista, dove la morale ormai è asservita al dio denaro e all'arrivismo, per tornare alla terra natale. Qui però vi troverà un realtà forse ancora peggiore di quella della capitale, dove l'arretratezza culturale significa ignoranza, povertà, ingiustizia sociale, violenza, abbruttimento dell'uomo. A ribellarsi sarà la migliore amica di Hae-won, Bok-nam, la quale subisce in continuazione violenze fisiche da parte del marito e morali da parte di tutto il villaggio. Da quel momento, il film cambia improvvisamente di tono e si lascia andare a un gore non indifferente.

Le tematiche affrontate sono molte: il rapporto tra città e vita rurale, la condizione della donna, le rigide regole sociali coreane; ma tutto il film è in realtà un viaggio metaforico all'interno della psiche della protagonista, la quale, tramite l'esperienza maturata, trova la forza di prendersi le sue responsabilità. E anche l'isola è una sorta di trasposizione metaforica della propria anima, come sottolinea la suggestiva corrispondenza grafica finale tra il suo corpo steso supino e il profilo dell'isola. Esattamente come la foresta e il protagonista in "Charisma" di Kiyoshi Kurosawa: i due film hanno lo stesso identico schema di base (errore iniziale ---> trasposizione del protagonista in uno spazio metaforico ---> riproposizione del dilemma ---> superamento dell'errore).

Uno dei film migliori del 2010 coreano, che però a mio avviso non è stata proprio un'annata brillante (anzi).

Ale-V-  @  29/04/2011 03:51:01
   7 / 10
Non mi è chiaro perchè sia messo sotto la categoria "horror" e non capisco perchè lo si voglia avvicinare a quella boiata colossale di "Drag me to hell". Fortunatamente, questo buon prodotto Coreano, del film di Raimi ha solo l'incipit (l'impiegata di banca che nega un prestito ad un'anziana signora) nient'altro. Al contrario di quanto dica la trama scritta qui sopra non c'è nessuna maledizione o quant'altro che possa ricordarci la porcata del regista americano.
Bella la parte del film in cui viene descritto il dramma che vive quotidianamente la povera Book nam, costretta a convivere con i soprusi e le violenze del marito, ma non solo: anche con l'omertà delle altre donne dell'isola, le quali vedono l'uomo come essere superiore e indenunciabile, al quale si perdona di tutto poichè, a detta loro, senza l'uomo "la comunità non potrebbe sopravvivere".
Meno bello il finale: troppo pasticciato e "occidentale" per i miei gusti anche se, al contrario degli slasher americani, qui le vittime non sono solo carne da macello per un killer psicopatico, bensì personaggi caratterizzati ognuno dalla propria profonda psicologia, descritta alla perfezione dal regista.

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/05/2011 16.22.26
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dibinho  @  25/04/2011 00:54:41
   8½ / 10
Che piacevole sorpresa
Ho visto questo film x caso e mi ha impressionato in positivo
Davvero ben fatto!!
Quoto con i commenti precedenti aggiungerei che in alcuni frangenti mi ha ricordato anche "Calvaire"
Da vedere assolutamente non perdetelo!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/05/2011 01.39.45
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Xavier666  @  07/04/2011 16:49:33
   8 / 10
Mmm no. Parte con un'impiegata di banca che nega un prestito, sembrerebbe di essere davanti a Drag me to Hell del buon vecchio Raimi, ma il film prende tutta un'altra piega.
Più che horror siamo davanti ad un thriller drammatico in cui il mostro è vittima e le vittime sono a loro volta dei mostri ancor peggiori. Hae-Won (l'impiegata) ad inizio film è testimone di un'aggressione ai danni di una donna da parte di una banda di malviventi. Ma lei è un mostro, la sua omertà la spinge a non testimoniare e si ritrova, mandata dai superiori, nell'isola in cui passava le vacanze da pargola. Qui l'aspetta l'amica d'infanzia, Book nam, vittima a sua volta dei soprusi e umiliazioni quotidiani della comunità rurale presente nell'isola. Un marito violento, che permette al fratello ritardato di violentarla di tanto in tanto, le anziane con il culto dell'UOMO, essere superiore e importante per la sopravvivenza del gruppo sociale, una figlia piccola che fa di tutto per piacere al padre.
Tutti i protagonisti ben caratterizzati e maledettamente efficaci, una serie di situazioni drammatiche che porteranno alla tragica e folle fine.
Un film che secondo me diventerà un cult.
Pazzesco.

3 risposte al commento
Ultima risposta 24/04/2011 19.58.19
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Ciaby  @  19/01/2011 21:00:05
   10 / 10
Caduta libera per l'inferno.

E non è l'inferno di Raimi, sebbene la prima scena sembri arrivare da "Drag Me To Hell". "Bedevilled" è un horror dell'anima che rifiuta totalmente ogni sciocco e inguardabile effettaccio digitale, preferendo addentrarsi nell'oscurità che impera nella mente umana e nel suo modo di agire.
Hae-Won è una donna spietata, così come lo è l'Alison di "Drag Me To Hell": punta al proprio successo, disprezzando gli altri ed è per questo, per trovare un equilibrio con se stessa che decide di tornare da dov'è venuta: una misteriosa isola da dove pochissimi hanno deciso di andarsene.
E nonostante la patina di bellezza del paesaggio marino e della cordialità dei compaesani, la donna si rende ben presto conto che c'è più da temere.

E ha inizio un vero e proprio inferno ,dapprima psicologico (il lutto, il pianto, il desiderio, la violenza domestica) e poi fisico, con una vera e propria strage che divora corpi, realizzando una straordinaria descrizione psichica dei personaggi, che non sono i vuoti maniaci o le stolte prede degli slasher americani, ma persone verosimili con dolori, speranze, rimpianti, felicità.

Non a caso il film, apparte nelle scene sanguinolente (disturbante la scena in cui Hae-won si difende con il flauto, che suonava da piccola) e nell'ultima mezz'ora al cardiopalma, gioca poco con il gusto dell'horror, mettendo in scena un vero e proprio teatro neorealista che dimostra la stoltezza del borgo, la differenza con la città e il suo progresso.
Illuminante, infatti, è la scena in cui la donna sorprende il marito a provarci con Hae-won addormentata, e gli viene detto che "alle donne di Seoul non avrebbe fatto piacere".

La giovane regista esordiente, aiutoregista di Kim Ki-Duk, non si risparmia niente ed inchioda tanti tabù, per spingere verso lo spettatore sterzanti pugni nello stomaco, prima di sprofondare in una parte finale così intensa da non potere non commuovere.

Un meraviglioso horror psicologico che conferma la vitalità del nuovo cinema coreano, interpretato alla perfezione da un duo di attrici (si, perchè il film è palesemente femminile e femminista) da mettere i brividi. Imperdibile.

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Ultima risposta 29/04/2011 03.36.15
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