In una notte d'agosto del 1968 sul greto della Moldava il violinista Jeno e ripercorrono insieme a Costanza frammenti della sua esistenza. Jeno racconta di quando era ancora un bambino e suonava il violino senza conoscere la musica, consolando i maiali che andavano al macello. Jeno ricorda la bellissima Sophie, celebre pianista, che anni dopo conquisterà con la sua musica. Ricorda poi il Collegium Musicum che ha il privilegio di frequentare grazie alla borsa di studio e dove nasce la sua amcizia con David.
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