coraggio... fatti ammazzare (1983)

Clint Eastwood prende le redini della saga sull'inflessibile Dirty Harry Callaghan e la riporta ai bei livelli di Ted Post, contaminandone gli stilemi con quelli del rape-and-revenge. Conscio che ormai il personaggio non ha più nulla di nuovo da dire per quanto riguarda l'incompatibilità tra il poliziotto dal grilletto facile e il sistema dominato dai burocrati, Eastwood sposta l'attenzione (anche empatica) sull'antieroina vendicatrice in odore ferrariano di Sondra Locke, ma ha quantomeno la felice intuizione di inserire un finale nichilista (centrale il valore della bugia "nobile") che allontana gli echi reazionari. Violenza e ironia si spalleggiano grazie a un montaggio soprendentemente lubrificato, che esplode per ritmo e coinvolgimento dal momento in cui l'azione si sposta da San Francisco a San Paulo: qui predominano glaciali e astrattissime atmosfere notturne al neon, il cast di antagonisti è un memorabile poker di volti repellenti, davvero credibili come abitanti dell'America più rurale e violenta, la gradevole compagnia di un cane incontinente alleggerisce nei momenti opportuni i toni più lugubri. Uno degli ultimi ruggiti della New Hollywood più viscerale e politicamente scorretta, che garantisce due ore di vero spasso.

Questo Callaghan miete più vittime della peste bubbonica e dove passa lui, vista la facilità con la quale preme il grilletto, conviene farsi il segno della croce. Per quanto queste esagerazioni a consuntivo qualcosa tolgano ad un racconto che non necessitava di un tasso di violenza così spiccato, come poliziesco funziona ancora a dovere, anche a distanza di 40 anni dalla sua uscita nelle sale: i personaggi presenti hanno pochi fronzoli come da prassi Eastwoodiana ed anche la tensione regge bene.

Quarto appuntamento con l'ispettore Callaghan, all'altezza o quasi dei primi due "mitici" capitoli (e superiore al terzo). Non che ci sia chissà cosa di particolare, anche se la storyline della "vendicatrice" ha il suo fascino, ma vedere un poliziesco con Clint Eastwood nella parte del "duro" (che qui si lascia anche un po' andare mostrando il suo lato umano) è sempre piacevole. Tra l'altro c'è una discreta dose di violenza e cattiveria, oltre ad una cupezza generale che aleggia sui protagonisti in gioco.

Duro e violento quarto capitolo dell'ispettore Callaghan. Lo stile di Eastwood, al suo unico episodio della serie diretto, è tenebroso e sarcastico come altre pellicole di sua fattura, senza farsi mancare scene d'azione molto buone. A completare il tutto gli ottimi dialoghi (esemplare il doppiaggio italiano) e la colonna sonora di Lalo Schifrin. 57° posto in classifica nella stagione 1983/84.

I film della serie di Callaghan sono godibili niente da dire, però qua il "body count" dell'ispettore interpretato da Eastwood incomincia a farsi un po' troppo elevato, siamo ai livelli di Jason Voorhees o Michael Myers. La trama di questo "Coraggio... fatti ammazzare" è un po' anarchica, nella prima parte è Callaghan contro tutti più la quella della ragazza che vuole vendicarsi dei suoi stupratori, che diventerà quella principale nella seconda parte. Una pellicola un po' troppo esagerata, sorretta comunque da un grande Eastwood. "Coraggio... fatti ammazzare" a mio avviso è tra i film meno riusciti della saga, superiore solo all'ultimo capitolo "Scommessa con la Morte"

Poliziesco o western urbano? Con Eastwood regista e interprete il confine è sempre esilissimo, visto l'impianto scenico e la costruzione delle dinamiche del film.
Comunque sia, questo quarto capitolo della saga dell'ispettore Callaghan, pur non perfetto, riesce nell'intento di offrire una visione coinvolgente quanto basta per meritare una considerazione positiva...la grinta e la presenza di Eastwood fa il resto.

Una saga che non riesco ad apprezzare, nonostante si sia messo direttamente alla regia Eastwood, anche questo film resta abbastanza anonimo, con una storia che non ha mordente e che si trascina con noia verso la fine.
Qualche buona scena d'azione e il personaggio di Callaghan lo tengono a galla verso la sufficienza.
Me ne manca solo uno che guarderò per completezza, senza aspettarmi granchè.

Classico poliziesco sopra le righe e con risvolti ironici. Eastwood tremendamente preso da sè. Poco da segnalare.

L'ispettore Callaghan è uno di quei personaggi che Clint Eastwood è stato capace di stampare nella cultura cinematografica con al massimo un paio di espressioni facciali e che trattasi di un carattere minimo e bidimensionale nato per sprigionare la propria superficiale forza carismatica. Di diverso avviso è la direzione narrativa presa in SUDDEN IMPACT, lontano non solo dall'originario fascino metropolitano del cult poliziesco ma anche dallo spirito impetuoso del protagonista: in confronto alla sua prima apparizione, dove tutto sommato era furbo e sotto controllo, qua pare un anarchico giustizialista, sregolato ad ogni occasione e a prescindere dalla necessità di esserlo. Per quanto possa essere divertente lo svilupparsi della pellicola, l'idea ancora contorta e immatura di eroismo secondo Eastwood, che qui spinge sia come attore che come regista tutta la sua anti-etica, è troppo forte per non essere pesata nell'economia del film, il quale in ogni caso non vanta una trama o un'estetica particolarmente degne di nota.

Migliore del suo predecessore e fino ad ora il capitolo con più azione. Un poliziesco ben riuscito, con la regia di Clint ben curata e la sua solita ottima interpretazione.

Risultato più che sufficiente per questo quarto episodio dopo il precedente anonimo capitolo. Meglio la prima della seconda parte, resta un discreto poliziesco.

Bel poliziesco diretto e interpretato dal grande Clint

Quarto dei cinque film dedicati all'ispettore Callaghan e l'unico diretto da Clint Eastwood. Sebbene "Coraggio...fatti ammazzare" non sia fra i più raffinati lavori dell'attore e regista californiano, la mano di Clint Eastwood si sente, soprattutto quando il film cerca di delineare, compatibilmente con i caratteri del genere poliziesco al quale il film appartiene, la psicologia dei personaggi, aspetto presente solo in modo marginale nei precedenti capitoli. Le scene d'azione, dirette con competenza, sono arricchite da battute memorabili, e la storia, sebbene non originalissima, riesce a coinvolgere grazie ad una sceneggiatura funzionale e alle buone interpretazioni degli attori, fra i quali spiccano, oltre all'inossidabile Clint Eastwood, l'ambiguo Pat Hingle e l'enigmatica e vendicativa Sondra Locke.
Non all'altezza dell'inarrivabile originale, ma migliore del precedente "Cielo di piombo ispettore Callaghan".

Un quarto film che si mantiene su buoni risultati grazie al bravo Eastwood. Qui c'è anche spazio ai rapporti sentimentali del protagonista. Consigliato.

Per ora il mio preferito tra i primi quattro della serie.

Molto bene la prima parte, mi ha anche stupito perchè dopo il passo falso del terzo episodio, mi sarei aspettato tutto tranne che un miglioramento in termini qualitativi per questa serie, e invece è tutto il contrario, coinciso con il passaggio della regia allo stesso Clint. Ho trovato la seconda parte un pò più scontatae forse eccessivamente lunga, ma comunque un risultato più che sufficiente.

Quarto episodio della saga dell'ispettore Callaghan, poliziotto dai metodi spicci e grilletto facile.
Niente di trascendentale, semplicemente un godibile poliziesco con la giusta dose di azione e violenza (piuttosto spinta). Pochi colpi di scena e durata un pò lunghetta, ma tra un "coraggio, fatti ammazzare" e un "sublime" qua e la, ci pensa il buon vecchio Clint a fartela passare.

Guardabile, ma non memorabile. L'Eastwood regista di polizieschi non ha mai fatto urlare al capolavoro (vedasi il mediocre "La Recluta").

avvincente film, che personalmente ho preferito al "caso scorpio".
Clint è un giustiziere dal grilletto facile e dalla lingua lunga....il che è un bene per lo spettatore.
consigliato

Quarto della serie dell'ispettore Callahan. Vediamo un Clint Eastwood che sembra un supereroe, in quanto è (fatalità?) sempre presente quando succede una malefatta, e puntualmente salva le vittime dalla situazione. L'unica pecca del grande Clint è che la sua parte è sempre, e sempre sarà, quella del duro. Difficile vederlo in un'altra interpretazione.
Una storia di vendetta, molto convenzionale ma comunque avvincente, con un finale poco condivisibile, a mio parere.

SPOILER

Penultimo episodio della fortunata saga poliziesca.
Diretto dallo stesso Eastwood, il film abbraccia un'area decisamente insolita e che lo differenza fortemente da tutti i suoi precedenti capitoli ..qui la costruzione si fa più articolata (flash-back rievocativi e costruzione dei personaggi), maggiore violenza ma allo steso tempo maggiori approfondimenti psicologici ed umani, un'apparente antitesi dei protagonisti che si rileverà poi semplicemente come facce di una stessa medaglia con al centro il perenne dilemma sul vero concetto di "giustizia" ..la costruzione è lineare, poche sottotracce e diversi "birilli" destinati a cadere uno dopo l'altro dietro la sete di vendetta (o giustizia) dell'affascinante serial killer "in gonnella".
Probabilmente, dopo i primi due episodi, quello che ha la maggiore solidità tecnica e di sceneggiatura e che risolleva le sorti dopo il deludente terzo capitolo ..da vedere!

Forse l'episodio piu' violento della saga dell'ispettore Callaghan , l'unico diretto dallo stesso Clint!
Stavolta il protagonista è alle prese con una donna che si vuole fare giustizia da sola e non disdegna l'eliminazione fisica di chi un tempo gli fece del male...Lei è contro la legge,l'ispettore è dalla parte della legge ma il loro è un pensiero quasi comune!
Western metropolitano in cui Clint attinge molto da leone nello stile di regia!

Clint Eastwood ha da sempre proclamato come suoi numi tutelari i due maestri Sergio Leone e Don Siegel: dal primo ha ereditato il caustico cinismo, dal secondo il duro classicismo revanscista. Ciò è prepotentemente emerso soprattutto agli inizi della sua carriera dietro la macchina da presa, per poi mano mano sintetizzarsi in uno stile oramai divenuto marchio di fabbrica riconoscibilissimo. Questo quarto capitolo della serie "DIRTY HARRY" è l'unico a vedere come regista il beneamato Clint, cosa che lo rende alquanto anomalo rispetto ai tre film precedenti. A sorprendere positivamente sono da una parte lo stile e l'atmosfera che vi aleggia, dall'altra i coraggiosi sviluppi che la vicenda narrata giunge ad avere. SUDDEN IMPACT è il crocevia di due percorsi umani che si riconoscono l'uno dentro l'altro, è uno specchio in cui si riflettono due seti di giustizia, l'una soggettiva e l'altra oggettiva. Clint Eastwood e Sondra Locke(allora sua compagna anche nella vita reale) portano avanti due missioni che posseggono scale di grandezza differenti, ma la cui importanza è sul medesimo gradino: il più alto. SUDDEN IMPACT è un film crudo e gelidamente reazionario, accecato da inattesi lampi visionari. Vive di caratterizzazioni sommarie,di psicologie stilizzate , di un villain(Paul Drake) bastardamente trash ed esagerato. E' una pietanza fortemente agrodolce ed andrebbe consumata con un giusto abbinamento, magari in double-bill con STUPRO di Lamont Johnson. Quale termine migliore a riassumerne l'essenza se non quell'aggettivo tanto caro al nostro Callaghan : SUBLIME!! P.S. Ai seguaci del "porgi l'altra guancia" e ai fissati del "bella ciao" : dopo la visione correre subito a confessarsi!!!!

Un altro grandissimo film firmato Eastwood, un poliziesco-thriller spietato e molto cattivo. Sicuramente in un film così annoiarsi è un pò impossibile, scene con molta azione e in alcuni casi (quelle dello stupro) con un fortissimo impatto psicologico, e infine da sottolineare l'interpretazione da parte di Eastwood: semplicemente straordinaria, molto convincente direi.
Insomma penso non ci sia altro da aggiungere, un film da non perdere.

...basta la scena del caffe' per rendere il film un cult movie. vedere il grugno di clint quando pronuncia la mitica frase GO AHEAD MAKE MY DAY (italianizzata nel famoso coraggio dai fatti ammazzare)...

Probabilmente è un genere di film che a me non piace tantissimo.
"Coraggio...fatti ammazzare" m'è piaciuto ma, non mi ha entusiasmato più di tanto. Alcune scene sono belle, ma in diversi punti la pellicola mi è sembrata un po' troppo pesante. Ottima la caratterizzazione del personaggio di Callaghan, meno quella dei criminali, eccessivamente stupidi e incapaci.

è il quarto episodio dell'ispettore Callahan e l'unico diretto dal grande Eastwood. è la storia di una giovane donna che, per vendicare uno stupro subito in sieme alla sorella minore anni prima ad opera di un gruppo di degenerati, li cerca e li uccide con due colpi di pistola.....
eterna lotta tra il bene e il male con l'eccellente e ben assortita coppia Eastwoo-Locke che sovrasta il resto del cast comunque bravo. parecchia azione, abbondante violenz a e tanta ironia fanno di questo film uno dei migliori episodi della serie e soddisfa appieno una accanita fan dell'ispettore più rude e solitario della storia del cinema come la sottoscritta

SPOILER

Cilnt Eastwood alla regia mi ha stupito con questo lavoro che considero uno dei suoi migliori. Bel ritmo e grandi scene, sicuramente da vedere.

Secondo me il piu' bello,ottimo ritmo e battute sublimi..........finale da paura

Bel poliziesco con colonna sonora incalzante.
Coraggio...Fatti ammazzare!

Escludendo il primo capitolo di Siegel, questo film è il più riuscito della serie su Callahan (o Callaghan in italiano) e non è un caso che sia l'unico diretto dallo stesso Eastwood. Dalla struttura apparentemente convenzionale con sparatorie, inseguimenti frasi ad effetto (Go ahead...make my day), uccisioni in serie di delinquenti talmente manichei da apparire fumettistici, Eastwood inserisce il personaggio tormentato della Loecke, Jennifer, pieno di rabbia e vendetta nei confronti di coloro che uscirono impuniti da uno stupro perpetrato nei suoi confronti e della sorella. Grazie ad una fotografia molto curata soprattutto quando entra in scena la donna, gradualmente ci si rende conto che Jennifer è il riflesso di Callahan stesso facendo emergere un lato più umano di un carattere fino a quel momento poco approfondito (quasi un robocop in carne ed ossa) in tutte le altre pellicole della serie: certamente in questo film l'ispettore è più personaggio e meno icona. In definitiva Sudden impact (scusate ma il titolo in italiano è troppo idiota) è un film che a mio parere va oltre la convenzionalità della serie e sicuramente ne è il capitolo più cupo e spettrale e forse qualitativamente il più sottovalutato.

Anche se non è il miglior film della serie Callaghan è senz'altro da vedere.

l' ho visto l' altra sera, mi pare su rete4...nn è male un bel film e clint con la sua faccia è dawero adatto per il ruolo....carina anche la regia e la colonna sonora, molto buona l' ultima mezz' ora...poliziesco da vedere

Qualche enfatizzazione non manca (la figura del poliziotto-padre non è che convinca molto...) ma è in assoluto uno dei migliori Callaghan di sempre. Un film dove - fortunatamente - il protagonismo del tenente di polizia non è coercitivo rispetto alla storia che racconta, anzi Sondra Locke è insolitamente convincente e credibile.
Uno script notevole che in parte sembra anticipare le tematiche dell'Eastwood più recente, films come "Un mondo perfetto" o "Mystic river".