Marco Giraldi, per impadronirsi della fortuna di una nobildonna, la uccide dopo averne sposato la nipote, erede universale. Ma le cose non vanno lisce…
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Uno sgangherato giallo all'italiana che strizza un occhio al poliziottesco ( la lunga scena finale dell'inseguimento ) e un altro alla commedia sexy grazie ad intermezzi con donnine discinte e perfino un'orgia. Imperdonabile per sciatteria della fattura e scrittura dei personaggi, lo si può vedere ( ma sarebbe meglio di no ) perchè dura poco e per la curiosità di scoprire come si possa promuovere così spudoratamente una particolare location, nello specifico la città di Fermo, teatro dell'azione e stracitata in lungo e in largo anche a sproposito. Ma il massimo è la parlata italo-teutonica di un sedicente critico d'arte tedesco, sentire per credere! L'assassino, per la cronaca, lo si individua dopo dieci minuti dall'inizio..
È un giallo poverissimo e diretto alla bene e meglio,piuttosto prevedibile nel suo intreccio e nel finale. Confezione disastrosa,musiche pessime,riesce a sprecare un cast interessante ed un ambientazione particolare. Misero,si fa vedere grazie ad una durata risicata ma non lascia niente.
Delitto d'autore non è proprio tutto da buttare. C'è un plot di base che bene o male fino alla prima metà del film riesce ad intrigare un minimo. C'è la presenza della Koscina che è un belvedere, ma nel complesso non riesce mai ad elevarsi più di tanto da canoni che ricordano in qualche elemento Argento.