Una casalinga americana negli anni '50 vive con il marito in una comunità ispirata da ideali utopistici, ma finisce con lo scoprire segreti disturbanti sui suoi compagni di avventura.
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Insomma poteva essere migliore, certo che Olivia Wilde come regista ci ha messo moolto del suo. Soprassiedo sulla coppia Harry Styles e Florence Pugh, senza infamia e senza lode, certo se ci fosse stato un attore più in parte nei dialoghi.... semplicmente Styles non è UN ATTORE in Dunkirk quasi non parlava, qui fortunatamente si contiene ma certo non è che fa faville. Comunque la chimica con Florence effettivamente è ridotta al lumicino. Lei stessa riesce a mantenere una performance valida ma comincio a vedere una "stanchezza" come se non sapesse bene quale registro adoperare nell'interpretare una ragazza negli anni 50. Aggiungiamo che il resto del cast è di comprimari semplici, Chris Pine appare praticamente TRE VOLTE. Per il resto ALEGGIA sulla comunità con la sua voce. Inutile dire che Olivia Wilde ha scopiazzato tutto e niente, alla fine la storia si avvia ad un finale alla
ma il tutto ha una frettolosità che sinceramente non aiuta, dal punto di vista registico la Wilde è più che capace ma è proprio la storia con tutto il corollario
di mondi alternativi dell'inconscio, un mondo di cacca al di fuori e Florence sequestrata dal marito fallito che non vuole altro che vivere perennemente nel metaverso
tutto questo non fa reprimere qualche sbadiglio è soprattutto non ottiene altro che il film sia più che dimenticabile.