dread (2009)

Ho scoperto DiBlasi grazie ad un gruppo horror su FB e devo dire che insieme a "Last Shift" mi ha molto sorpreso in positivo. Anche "Dread" non è stato distribuito in Italia, forse per sequenze troppo forti ma questi sono film che meritano di essere visti. Un horror psicologico dove si vedono poche scene splatter, l'orrore è quello che sfocia da una mente malata e disturbata. Il terrore che alcuni compagni universitari cercano di carpire tramite interviste amatoriali con videocamera, cercare di capire da dove nascono le paure ancestrali degli individui con problemi alle spalle. Il finale è abbastanza agghiacciante e la sequenza della carne sinceramente mi ha abbastanza angosciato...

Molto e molto positivo questo dramma/horror...trama coinvolgente, recitazioni convincenti, un regista da tenere sott'occhio (positivo anche il suo "Last Shift").
Poi se in una colonna sonora mi inserici gli MP83 e i The Veils allora tutto diventa meraviglia....

Horror tratto da un racconto di Clive Barker diretto da Anthony DiBlasi.
Il film in questione è caratterizzato da una trama non particolarmente originale ma fortunatamente ben sviluppata ed in grado di riservare un finale abbastanza inquietante e violento.
Discreta la regia,più o meno decente la recitazione.
Una visione la merita,non è niente male.

Film di Anthony DiBlasi incentrato sull'analisi delle paure e l'estremismo della sopportazione umana.
Non è un horror e nemmeno un torture movie; la pellicola mostra la sua "perversione" solo negli ultimi 30 minuti per dedicare la maggior parte del tempo alla nascita della follia e alla sua evoluzione.
Un gruppo di studenti decidono di scoprire quanto l'uomo può affrontare le bestie che lo tormentano,trasformando quella che era semplicemente una ricerca scolastica in qualcosa di terribilmente pericoloso.
Non si tratta di un'argomento originalissimo,ma il modo progressivo per arrivare all'inquietante finale trasmette allo spettatore un'ansia inaspettata,facendo acquistare valore ad una sceneggiatura inizialmente anonima.
La regia ed il montaggio sono discreti,anche se a livello tecnico non ci sono grossi espluà,però l'impatto emotivo e calibrato benissimo,portandomi a valutarlo come un prodotto per cui vale davvero la pena buttare un'occhio.
Non un capolavoro ma molto interessante....

Devo dire la verità,il film nella prima ora mi ha annoiato,stavo quasi per toglierlo quando ha iniziato ad accellerare mostrando la costante ascesa della pazzia di quaid,unico personaggio all'interno della storia che mi sia piaciuto insieme alla ragazza afflitta da chiazze su tutto il corpo.
Secondo me all'inizio risulta troppo lento,privo di quel mordente che ti fa entrare all'interno della storia anche se l'idea comunque avrà un suon fine come si vedono in tutte le torture di quaid.
Insomma il voto rispetta una media fra un quattro e mezzo della prima ora e un sette dell'ultima mezz'ora,quindi proprio per l'idea e la regia che comunque non cade in errori ed è abbastanza curata dò mezzo in voto in più,facendoli raggiungere una sufficienza stiracchiata

Buon horror psicologico, carina l'idea di fondo. Gradevole.

Soggetto molto intrigante e abbastanza fedele, perlomeno nello spirito, allo stile barkeriano. Un horror psicologico con vari sconfinamenti nel gore dove vengono materializzate le paure più profonde causate non tanto dal dolore del ricordo, quanto dal timore di ritrovarsi davanti a quelle stesse sensazioni in ambiti e circostanze diverse. Molto forti alcune scene, per stomaci abbastanza forti ed un lavoro complessivo che per essere un'opera prima presenta molte più qualità che difetti.

La parte finale di DREAD è il picco più alto dell'intero film: inquietante e ben realizzato.
Quello che viene mostrato prima è una sorta di analisi psicologica delle paure più profonde che i vari personaggi, compresi i protagonisti, alternano con dovizia ma anche con una certa macchinosità che non sempre rende tutto fluido e coinvolgente.
Cast e regia mi sono sembrate discrete ma la storia, per i miei gusti, alterna momenti di staticità con altri ben più corposi non garantendo una visione totalmente appagante, specialmente per chi si aspettava qualcosa in più che avesse a che fare con l'horror vero e proprio e non con un thriller psicologico.
Comunque sia, certamente non merita un voto negativo per la realizzazione e il comparto tecnico, ma non è un film che rivedrei con entusiasmo.

E' difficile trovare un horror più strano di Dread.

SPOILER

Purtroppo come spesso succede in questi film, bisogna adeguarsi all'idea che alcuni momenti saranno più piatti di altri. C' è poco movimento, le locations son sempre le stesse e alcuni dialoghi possono risultare stancanti. Se Dread funziona è soprattutto per la sua malatissima conclusione, per la sua coerenza di fondo e per la sua originalità.

Buon horror psicologico , incentrato sulla tematica della PAURA , trattata in maniera buona , lottare contro le proprie bestie (paure), molto avvincente , fino alla fine , buone quelle poche scene splatter , ma intriga davvero e non annoia mai , consigliato :)

Paura non la fa assolutamente! Al massimo un po' di schifo in alcune scene verso la fine e della inquietudine generale...più che horror direi che è un drammatico contaminato dal torture-porn.
Jackson Rathbone piuttosto buono così come tutto il cast che non invidia nulla a film più costosi...la figura di Quaid (Shaun Evans) traspira schizofrenia da tutti i pori!
Una prima ora ben fatta ma comunque troppo lenta per un film di questo genere...finale ben studiato e scioccante ma comunque in linea con tante altre produzioni degli ultimi anni!

Qualche spauracchio qua e la ma la sceneggiatura non sfrutta realmente le potenzialità di un film basato sulle paure e si arena nello contato!
Fotografia che tradisce la fattura low budget a causa della troppa saturazione dei colori, regia buona ma comunque non indimenticabile.
Consigliato a chi cerca un torture-porn raffinato ma comunque un film che non mi fa urlare al capolavoro!

Veramente una sorpresa positiva, per la quale ringrazio l'utente tnx_hitman.

E' un film che ci impiega tanto a carburare, con una prima ora lenta e densa, per poi terminare però con un 25 minuti angoscianti, avvincenti, sadici e spietati.

Qualche semirimando snuff, ottimo script tratto da un racconto del grande Barker, ottima fotografia, bravi attori (con facce giuste, tipo, il pazzo è quasi insopportabile nel suo contrasto gentilezza/pazzia), per un esordio registico più che buono.

Effettivamente si prende molto da tanto horror moderno (Saw, la REC generation, ecc.), però c'è comunque tanta originalità (la tipa con la voglia, le interviste sulla paura, ecc.).

Pollice su; finale spiazzante, da pugno nello stomaco.

Spero che DiBlasi faccia altro.

Horror di ottimo livello, nel quale al centro dell'attenzione sono le paure più profonde e l'affrontarle a qualsiasi costo, anche lo scoprire che non se ne può uscire.
Il livello di empatia con i personaggi è alto, e non partecipare alle loro vicende impossibile.



SPOILER

La caratterizzazione di tutti i personaggi è ottima, e gli attori sono davvero bravi.
Data anche la breve durata, è un film che non ha punti deboli.
Finale azzeccatissimo.

ATTENZIONE: il commento presenta anticipazioni.

Potenziale filmone, indubbiamente.
Se non fosse che Dread cade proprio sull'aspetto che poteva renderlo davvero interessantissimo, una torbida e profonda analisi psicologica di quelle che sono le paure dell'uomo e l'impossibilità di cancellare il ricordo delle tragedie passate, quelle tragedie che inevitabilmente segnano e cambiano le nostre vite per sempre.
Purtroppo il tentativo di fermarsi negli argini del thriller psicologico fallisce ed esonda nel finale in alcuni clichè tipici dell'horror o dell'ormai imperante torture.
Tre studenti decidono di girare un documentario (più che documentario una serie di interviste) su quelle che sono le paure più profonde dell'uomo. In realtà il documentario serve a Quaid, uno dei ragazzi, per cercar di capire come affrontare la Bestia, la Paura Regina di ognuno di noi, visto che lui stesso convive con una davvero terribile. L'esperimento sfugge un pò di mano ai ragazzi. Il finale sarà davvero terribile praticamente per tutti.
Da un racconto di Clive Barker (anche sceneggiatore) Dread si presenta subito come film molto interessante e abbastanza originale nel panorama moderno dell'horror. L'atmosfera è malata, torbida, insidiosa. L'istanza autoriale (che secondo me crolla nel finale) si vede sin da subito, si parla di filosofia, di vita e di morte, di paura del passato e del futuro. I protagonisti sono davvero portentosi, Stephen (interpretato dal bellissimo Jakson Rathbone, fossi stata una ragazza avrei preso una cotta) è davvero un personaggio capace di entrare in empatia con lo spettatore. E non sono da meno il pazzo del gruppo e le due ragazze, tratteggiate con molta delicatezza e profondità.
Il montaggio alternato iniziale, l'interessante e curiosa scelta di spostare il punto di vista ora su Stephen ora su Quaid, i personaggi secondari, ma non troppo, delle due ragazze, tutto funziona alla perfezione e rende Dread un film dal quale è difficile togliere lo sguardo. Piano piano il taglio dell'opera, quello basato su una crudeltà davvero notevole, viene fuori sempre più prepotentemente, Dread diventa un'efferata macchina di sangue e vendetta.
E, forse, è lì che perde molto del suo fascino. Prima le sequenze notevoli non mancano, l'intervista della ragazza con la voglia in tutto il corpo è davvero potente, il gioco di sguardi dei due protagonisti girato alla perfezione, le sequenze degli incubi di Quaid sono molto incisive (il killer sembra un pò il Chigur di Non è un paese per vecchi), l'intervista alla finta suicida e quel "non si possono non aver paure!" molto interessante, fino ad arrivare al punto più alto della pellicola, quello emotivamente più forte, ossia il video della ragazza mostrato in facoltà (praticamente un replay della straordinaria scena della chiesa in Ben X).
Fino a qua il tratteggio psicologico è perfetto, le vicende sono dannatamente credibili e umanamente devastanti, poi una serie di gratuità rovina, e non di poco, la pellicola. La tortura al ragazzo sordo, gli spari alle orecchie davvero inverosimili, la terribile tortura autoinflittasi della ragazza "vogliata", Joshua che esce dall'ospedale e va a casa di Quaid ma spara ad un altro, la sevizia con la bistecca, tutta l'esplosione delle paure di ognuno in contrappasso analogico o per contrasto dantesco, sono scene sì visivamente belle e forse necessarie affinchè il film acquisti più spettatori e consensi in un certo pubblico, ma banalizzano terribilmente il tutto, rendono Dread un horror altamente consigliabile ma lo allontanano senza dubbio dal potenziale mezzo capolavoro e intelligentissimo film che tutta la prima parte lasciava presagire.
Davvero un peccato.
Visione comunque obbligata per gli amanti del cinema sporco, malato, torbido e violento.

Davvero superlativo l'assemblaggio di una storia coinvolgente, di prove attoriali di spessore, del percorso introspettivo di personaggi, che dal dramma interiore cadono in un delirio esteriore di cieco abominio dei corpi.
Prendendo le mosse da un documentario sulle paure dei giovani intervistati, percorrendo poi un disegno di "redenzione" personale che monta in un crescendo di malsana follia, Dread rappresenta un esempio mirabile di pellicola horror che sa comunicare emozioni senza mai scendere nel pacchiano o nel truculento per meri fini "estetici".

Horror intrigante e convincente.

Colpa mia che me lo sono visto intorno a quest'ora...mi ha fatto venire la pella d'oca questo Dread,film horror indipendente con una manciata di attori e attrici sublimi tutt'altro che abbozzati e un'idea folgorante,un documentario da girare riguardo noi esseri umani che possiamo scoprire la nostra parte piu' malata e terrificante non appena i nostri incubi peggiori vengono affrontati di petto.

Caratterizzazione dei personaggi ben costruita nella prima parte,per poi sfociare nell'ultima mezz'ora gia' citata che e' angosciante,intelligentemente architettata e maledettamente sadica.

SPOILER
.Un crescendo di violenza psicologica che non ti aspetti.Minuti finali prevedibili ma aspettate un attimo mica il film e' finito...ultimissima sequenza che pone la fine dei giochi ed e' agghiacciante e malatissima.

SPOILER

Una vera chicca horror da scoprire.Il regista DiBiasi esordiente mischia alla perfezione la psiche sfaccettata dei protagonisti(ho provato vera empatia con alcuni di loro,stavo gridando al Miracolo),con allucinazioni,apparizioni,picchi di violenza assurdi (tanto che come ha gia' detto un'utente qui in basso, Hostel,per carita' non lo attacco, ma gli fa un baffo) ,colpi di scena continui verso la fine e botta finale inaspettata.

Ripescatelo.

Dopo ''a serbian film'' questo è l'horror + bello mai realizzato.
Mi aspettavo una cagaata tipo blair witch project ma mi sono dovuto ricredere dopo pochissimi minuti, è un film marcio in ogni fotogramma che fa del sadismo e della crudelta' una catarsi necessaria per mantenersi vivi .

Davanti ad un'opera del genere non posso far altro che levarmi il cappello.

Convince questo film malatissimo di questo DiBlasi di cui penso (o spero) sentiremo parlare.
Si vanno a toccare tasti dolenti in ognuno di noi, le nostre paure più profonde e i nostri lati oscuri e malati. La caratterizzazione di Quaid è strepitosa, sono rimasto colpito da questa piccola perla di "Dread".
Senz'altro promosso

Film molto cattivo e malato
La prima parte è interessante per i personaggi e le loro oscure vicende, poi il ritmo si fa incalzante nella seconda parte e sfocia nel delirio assoluto
Un duro finale..davvero malvagio

La parte iniziale fa presagire che Dread sarà un bel film. La seconda si rivela come una scelta semplice (ma di forte impatto) che fa del sadismo la sua unica carta da giocare; praticamente un bluff. Speravo che si evolvesse in modo più pacato, invece non riesce a far altro che suscitare l'imbarazzo di prendere i protagonisti per fargli il male più disgustoso; togliendo l'esplicito forte impatto che ti da (lasciando la storia intatta da inizio a fine), di Dread non rimarrebbe molto. Malgrado sia una pellicola tecnicamente bene fatta, è deludente.

Quanta disgustosa cattiveria...davvero una sorpresa. Un soggetto che affonda in un disagio mentale e lo tramuta in una follia assoluta. Un' ottima riflessione sul terrore e su come portare le persone che lo provano al limite di loro stesse.
Un horror intelligente, sottile, con dei personaggi finalmente scritti in modo approfondito e senza stereotipi.
Allucinante il finale.

Come fare un ottimo film horror con una storia buona ed abbastanza originale e bravi interpreti, senza ettolitri di sangue o creature soprannaturali ma puntando sul'orrore che è dentro ciascuno di noi....complimenti!

Horror psicologico davvero niente male , mi è piaciuto . Finale allucinante ! Consigliato

Un horror psicologico con i contro*****. Niente mostri, niente esseri nascosti nel buio, solo la follia che pian piano mostra i suoi effetti, che diventa quasi contagiosa e dimostra ancora una volta il talento di Clive Barker nel trattare il terrore metropolitano e l'abilità di questo regista alla sua prima opera.
Il tutto concluso con un finale che non ti aspetti, veramente notevole.

Carino.
Finale malatissimo.

Ahahah che film... malato , orrendo, in senso positivo!!! Visione consigliata, ma solo una volta. Non lo rivedrò mai più, ci sono rimasto male !
Ma quale film sulla paura, è un film malatissimo sulla follia !
Che crudeltà di film, guardatelo numerosi!!

SPOILER

Appena finito di vedere, Dread è un'opera prima, un film che si divide in due parti: la prima psicologica e introspettiva, la seconda violenta e sadica. Ed è proprio quest'ultima che colpisce in pieno. Le atmosfere sono sporche, marcie e sudicie, gli attori sono alienati, la fotografia cupa e onirica, e alcune scene sono proprio malatissime (altro che Saw o Hostel), dense di un certo clima d'angoscia che solo il cinema underground sa creare.

John.

Intrigante prodotto dell'Horrorfest che, pur con pochi guizzi degni della categoria, riesce ugualmente a catturare lo spettatore e a condurlo con successo lungo questo particolare viaggio attraverso le paure altrui.
Pochi personaggi ben caratterizzati e interpretati in maniera convincente, per un'idea originale, condita da spunti interessanti e da un finale ottimo e spiazzante.
Buon esordio alla regia per Anthony DiBlasi.

Quarto film di questa edizione del''Horrorfest che vedo, e posso dire che tranne The reeds, il livello medio di questa edizione è abbastanza elevato, speriamo bene per i restanti quattro film.
Come detto nei commenti precedenti, questo Dread, è un horror psicologico, con poche scene di sangue, ma con una tensione che si percepisce per tutta la durata.
Ottimi gli ultimi 20 minuti con un finale inaspettato.
Bellissima la scena finale che riassume tutto il film.

eh bè, soggetto di clive barker, pochi *****.
secondo film dell'horrorfest che vedo e seconda sorpresa stra-positiva.
dread non è il solito film del terrore, è una pellicola ben più intelligente della media, che esplora i confini del diverso e le paure più profonde insite nell'animo di ogni persona.
non vi aspettate maniaci con motoseghe e personaggi fatti con lo stampino, ma piuttosto un sottile gioco psicologico e protagonisti fuori da ogni standard e stupendamente interpetati.

il finale mi ha lasciato di m.erda, ho insieme sorriso e avuto un nodo allo stomaco, gran colpo di coda quando pensi ormai che tutto sia finito.

per me e stato un buon horror basato come dice il film sulle paure degli altri l'idea e buona cosi come i vari personaggi cercano di superare le loro fobie merita di essere visto

SPOILER

Più che un horror per larghi tratti sembra più un film drammatico. L'idea di base secondo me non è male..ma poteva sicuramente essere sviluppata meglio..anche perchè su 1h30 di film non succede niente sino agli utimi 20-30 minuti..la prima ora infatti scorre via abbastanza blandamente e con un ritmo lento. Non è comunque tutto da buttare..come dicevo l'idea c'è ed è interessante..però non m'ha convinto pienamente.