Il vecchio Grandet, possessore di una cospicua sostanza, vive quasi poveramente lesinando anche il necessario alla moglie e all'unica figlia Eugenia. Quando suo fratello s'uccide per sottrarsi alla vergogna del fallimento, Grandet ansioso di levarsi di torno il nipote, lo imbarca per le Indie. Ma Carlo ed Eugenia si amano e si fidanzano segretamente. Grandet scopre che Eugenia ha dato a Carlo, come viatico, le monete d'oro che egli le ha regalato e, per punirla, la confina nella sua camera donde la farà uscire soltanto per il timore che essa possa in seguito reclamare l'eredità della madre gravemente ammalata. Morta la madre, Eugenia rinuncia all'eredità e l'emozione provata dall'avaro è così forte che viene colto da un insulto apoplettico.
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