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Il classico film di fantascienza degli anni sessanta dove le idee contavano molto di più dei capitali impiegati nella realizzazione. Una storia abbastanza pessimistica che strizza l'occhio alla paura nucleare del tempo per gettare un'ombra inquietante sul futuro del mondo. Tutto fatto discretamente, una visione la merita.
Come già detto nei commenti precedenti, gli anni 60 con la nascita de "Il villaggio dei dannati" sono stati riempiti di film orrorifici o fantahorror che avevano per colonna portante della storia bambini con poteri o proprietà particolari; e sembra anche che fosse un clichè adottare sempre la parola "Damned" come segno di riconoscimento..... Questo film prodotto dalla Hammer e diretto da Joseph Losey di horror o grottesco ha veramente poco o quasi nulla, ma si sente ad ogni modo quel clima fantascientifico che era tipico degli anni 60, dove il pericolo delle radiazioni e gli esperimenti segreti del governo erano tematiche all'ordine del del giorno. Non riesco affatto a metterlo allo stesso livello di pellicole come il "Villaggio dei dannati" o "La stirpe dei dannati"; questo perchè a diffrenza dei due film citati, questo lavoro di Losey ci mette una quaresima a partire, presentando allo spettatore quella che inizialmente sembra "quasi" una storia sentimentale senza nulla di accattivante; solo nella seconda metà si comincia ad intravedere qualcosa della trama principale, dove in verità non nasce nulla di esplosivo; il tutto rimane su dei toni piuttosto pacati e poco interessanti..... Così così....sul genere e degli stessi anni ci sono lavori più belli.....
Il titolo originale "these are the damned" porta alla mente immediatamente "il villaggio dei dannati" dell'anno prima e, in effetti, qualche punto di contatto c'è. Il film ci mette un po' ad ingranare, con una parte iniziale che sembra un po' scollegata con il resto, ma poi rimane interessante, anche perchè svela il mistero proprio nelle battute finali. Non tra i migliori di Losey, ma per gli amanti della fantascienza d'annata la visione è d'obbligo.
Hallucination rappresenta una escursione di Losey nella fantascienza, non priva di una certa efficacia tutto sommato, ma piuttosto legnosa nella prima parte in cui non si intuisce bene dove il film voglia andare a parare. Una direzione decisa viene presa con la presenza costante dei bambini (soggetto caro dopo il successo del Villaggio dei dannati), che creano un miscela riuscita tra inquietudine e protettività genitoriale. Molto buono il finale.
Storia inquietante di bambini, dalle atmosfere cupe e sinistre, molto claustofobico e forse un pochetto prolisso, ma davvero intrigante. Si sente l'influenza della Hammer più dello stesso Losey, che amava solitamente tematiche altrettanto torbide ma meno "paranormali". In fondo, un film atipico per il grande regista inglese, ma assolutamente da rivedere
Fantascienza inglese anni '60 diretto da Loosey e coprodotto dalla Hammer, senza effetti speciali, ma incredibilmente angosciante. E' un film lucidissimo, molto ben costruito sopratutto nella prima parte, allucinato sopratutto nella seconda, a tratti quasi un horror.
Da riscoprire, sperando in una edizione italiana, che, ahimè, ancora non esiste.