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Trasposizione cinematografica del best-seller letterario di Khaled Hosseini. Racconto dai toni drammatici, storia di amicizia e di libertà, di lotta e sopraffazioni, il tutto immerso nell’atmosfera di un Afghanistan martoriato da violenze esterne ed interne (la narrazione abbraccia circa trent’anni di vicende storico-politiche nel grande paese orientale) ..difficile trasporre tante emozioni, tante sfumature, la complessità di una antica cultura soprattutto attraverso vicende così dure e complesse ..la sceneggiatura fedele al testo cerca un rapporto di sintesi, nel complesso riuscendo a farsi apprezzare in alcuni ottimi passaggi (tra tutti ovviamente la gara di aquiloni che vibrano nell’aria su una Kabul in festa) ..la brevità del racconto implica un’accavallarsi di situazioni spesso prevedibili e con chiavi di letture troppo semplicistiche (meglio la prima parte della narrazione rispetto alla seconda), con una perdita di approfondimenti che si sarebbero resi necessari ..si lasciano apprezzare colonna sonora e fotografia. Interpretazioni di buon livello per i piccoli protagonisti (Amir-Hassan), ma emerge su tutti la grande prova dell’attore H. Ershadi (Baba) che dona realismo e spessore al suo personaggio ..regia pulita ed attenta per il bravo Marc Forster ..consigliato!