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Da vedere, coinvolgente, esotico, emozionante. Una realtà lontana dalla nostra, quella del medio oriente, famosa ai giorni nostri, purtroppo, solo per le vicende legate alla guerra. Ci dimentichiamo delle vicende umane, dei sogni, gli amori e le amicizie spezzate dalla guerra, dal fanatismo religioso e politico che regna ovunque nel mondo. Una storia toccante e realistica, che mette lo spettatore nei panni di questi immigrati che scappano dalla guerra per rifugiarsi in Europa o negli USA. Abbandonando tutto, compreso il rispetto di chi non riesce a vedere oltre il velo. Intelligente e interessante. Pochi lati negativi di questo film. Forse una trama con troppa sfortuna e tristezza e pochi eventi positivi. In alcuni punti avrei preferito fare un sospiro di sollievo, purtroppo non è stato così. Per il resto davvero eccellente
Era da un po' che volevo vederlo e ora che l'ho fatto devo dire che le aspettative che avevo non sono state disattese. Un film molto intenso, ottimamente interpretato, diretto con una certa forza e costruito in maniera solida e coinvolgente, dall'inizio alla fine. Da vedere.
Veramente un bellissimo film. Premessa che non ho letto il libro (non sono una buona lettrice, quindi sono contenta quando fanno un film su un libro così anche io posso conoscere delle storie che se non ci fosse il cinema non scoprirei mai). Immagino che il libro sia molto più bello ma anche questo film è molto bello! La storia è molto triste e tragica, ma è raccontata molto bene. Forse ci sono 2 o 3 forzature, però secondo me il film è bellissimo. Poi i film che parlano della situazione in Afghanistan li guardo con molto interesse perché è una nazione dove sembra di essere su un altro pianeta, sembra che la compassione non esista, cioè le donne non valgono nulla, i bambini sono trattati come oggetti, le città cadono a pezzi per colpa della guerra e dei talebani, non cresce neppure la natura, sembra l'inferno in terra. E poi ci sono delle leggi che neppure nel nostro medioevo c'erano. Eppure il resto del mondo non fa nulla per cambiare questa situazione. La storia di questi due bambini l'ho trovata interessante e il finale è molto bello. Lo consiglio!
Fra pregi e difetti è un film discreto,l'impressione però è che il potenziale della storia fosse molto maggiore e sia stato in gran parte sprecato.
Sicuramente,la prima parte con protagonisti i bambini è la cosa migliore.Marc Forster gestisce benissimo la loro infanzia e il loro rapporto mostrando alcuni momenti importanti che nelle mani di altri sarebbero stati probabilmente banali.Aveva già dimostrato questa capacità in Neverland,dopotutto,e anche qui non ha deluso.Gli attori sono molto bravi,e anche la scena più forte e rischiosa convince e riesce nel suo intento.Belle anche tutte le scene nelle aquiloni.
I problemi iniziano ad arrivare nella parte ambientata in America.Il protagonista ha ben poco personalità,è tutto molto approssimato,dal rapporto con la ragazza a quello col suocero.L'unico buono è quello col padre,merito anche dell'ottima interpretazione. Nella parte del ritorno in Afghanistan ci sono alcune scene girate bene,ma diverse cose che assolutamente non convincono,trattate in maniera molto superficiale,soprattutto per quanto riguarda l'importante rapporto del protagonista col bambino che deve salvare.Aveva un altissimo potenziale emotivo,anche per tutto il discorso sul rimorso e sul passato che non se ne va,mentre invece è banale e anche piuttosto ruffiano. La scena finale non è cosi male,ma si poteva fare molto di più. Nel complesso sufficiente,ma deludente rispetto a quello che poteva essere e non è stato..
Ho letto il libro, sento di dire che questo è un buon film. Non è mai facile trasportare romanzi best-seller sulla celluloide La trama segue abbastanza fedelmente il racconto di Hosseini, in particolare mi è piaciuto come il regista sia riuscito a riportare egregiamente i sentimenti che intercorrono fra i due protagonisti all'inizio del film, quel misto di amicizia e rapporto padrone-servo.... Molto carismatica la figura del padre.
Non ho letto il libro quindi posso solo commentare il film.
L ho trovato molto toccante e commovente... tratta temi molto delicati senza cadere nella stupidità e nella meschinità come solito fare questi film! Erano mesi che lo avevo li e oggi mi sono deciso a guardarlo e devo dire di esserne rimasto piacevolmente sorpreso..
Pochi film trattano il tema dell amicizia come fa questo film!
Non ho letto il libro, quindi non posso fare paragoni con esso...di certo, però, questo film è bello e intenso sotto l'aspetto umano....e alla fine la forza della dolcezza e dell'amicizia vince sulla violenza...!!! gran bel Film...
Dopo aver letto il libro che ho trovato fantastico, ho visto finalmente il film. La storia è abbastanza fedele, ed il film scorre bene ma naturalmente non porta in primo piano ne illustra im modo adeguato l'angoscia di Amir con la sua sofferenza interiore ed il rimorso che lo assilla in continuazione. Ma nel complesso il film è buono, da non perdere.
ho letto il libro e dopo ho visto il film e tengo a sottolineare che se uno non legge il libro potrebbe non capire tutti i passaggi del film stesso. La trasposizione cinematografica comunque non è male e la ritengo più che accettabile. Ottima rappresentazione di un mondo così lontano da noi, dilaniato dalla guerra e senza un futuro, in cui però spicca l'amicizia di questi due ragazzi amici però separati dalla casta sociale e da rapporto padrone-servo. Ho trovato veramente ben riuscite la figura del padre ed il protagonista Hassan. Brutta la scena dello stupro ai danni del ragazzo!!! Consiglio vivamente questo film a tutti!!!
Nonostante non abbia letto il libro ho trovato comunque il film deludente, specialmente la seconda parte dove si marca un pò troppo la mano e certe situazioni sono davvero al limite del paradosso.. Non riesce neanche a farti commuovere talmente è artificioso..
L'ho trovato davvero eccezionale, coinvolgente e commovente. Purtroppo non ho letto il libro e a questo punto mi chiedo se il film è così figuriamoci il romanzo.
La storia, le avventure e i sentimenti di questi due amici sono molto intensi e lasciano senza fiato.
Qualcuno può dire che si cerca la lacrima facile, purtroppo come detto non ho letto il libro ma tutto lo sviluppo della storia l'ho trovata molto bella, ben fatta, con dei valori che ai giorni nostri sembrano sconosciuti, soprattutto nella bontà del genuino e altruista Hassan. Inoltre la vita di Afghanistan di un tempo e ai giorni nostri credo sia ben rappresentata. Davvero eccellente, consigliato!
Un buon film che lascia intravedere marginalmente come è la vita in Afghanistan. Una storia drammatica ben architettata ma che rispetto al libro lascia un pò a desiderare (ciò detto da chi ha letto il libro).
Molto particolare come film per il tema complicato. Mette in evidenza le difficoltà della vita in Medio Oriente. Gli attori sono sconosciuti e si vede.
L'ho trovato un buon film che racconta piuttosto bene la storia dell'Afghanistan negli ultimi decenni, viene eccessivamente cercata la lacrime facile ma resta comunque apprezzabile.
Uno spaccato della realtà afgana pre-post invasione russa e pre-attentato alle torri gemelle da parte della comunità talebana. Mette in risalto i valori dell'etnia di riferimento, forse in maniera un po' troppo evidente, ma credo più per tempistiche di montaggio che altro. La storia può o non può piacere, ma sicuramente è qualcosa di già visto, solo che proiettato in una realtà che comunque noi "pensiamo" di conoscere. Ho letto molti commenti e alcuni parlano di questo film come manifesto ruffiano, stereotipato e immorale. Forse alcuni non sono mai stati in quei luoghi, se me lo descrivono così e non ci sono andato, un minimo devo crederci. Sarò io stesso a smentirli testimoniando ciò che ho visto, un giorno. Ma fino ad allora non si può associare a questo film i valori suddetti, oltre che legami politici e perbenisti. E' una storia, scritta da Amir in persona, abbracciata da una realtà difficile e a noi sconosciuta.
Unica delusione è la presenza tra i talebani del ragazzino che aveva stuprato Hassan da piccolo. Semplicemente avrei evitato di chiudere il cerchio della storia in un triangolo.
La parte iniziale del film è migliore della seconda, grazie alla presenza dei due bambini e la descrizione di un contesto non certo perfetto ma lontano dall'Afghanistan che verrà di lì a poco. Complessivamente è una pellicola che si segue in maniera scorrevole e non scade eccessivamente in una retorica fastidiosa. Al tempo stesso però manca quel qualcosa che dia vigore alla storia, personalmente non l'ho trovata coinvolgente, probabilmente per la presenza evanescente del cast attoriale adulto. E' un film fatto con una certa diligenza, ma nulla di più.
Nessun confronto con il libro; il film mette in luce dei temi di cui al giorno d'oggi è giusto parlare e tentare di dare un messaggio, grazie anche a una trama ben costruita e con il punto di vista dei bambini, che dà sempre quella delicatezza in più.
Probabilmente il vantaggio di non avere letto il best sellers da cui è tratto, permette allo scrivente di apprezzare la storia e, nonostante Forster ricerchi la lacrima facile, considerarlo un film discreto
Non ho letto il libro, sinceramente per quanto - e bene - ne avevo sentito parlare mi aspettavo di più. Buone le esterne in terra asiatica, personalmente avrei preferito che la versione italiana avesse doppiato solo i dialoghi in americano lasciando intatti quelli in urdu-pashtu-dari.
E' la storia di un uomo e del suo paese. Come ce ne sono tante. E' stata comunque una piacevole visione che mi ha permesso di conoscere un poco di più l'Afganistan, quello passato e quello recente.
Come il romanzo,trasposizione fedele. Avendolo letto non mi sono emozionato più di tanto anche se è un buon film. Sarebbe interessante vedere una trasposizone di Mille splendidi soli che ho preferito al Cacciatore di aquiloni. A chi non ha letto il libro questo film potrà emozionare di più.
UN CAPOLAVORO....UN FILM KE FA RIFLETTERE RACCONTATO BENISSIMO....OTTIMA ANKE LA RECITAZIONE....HO LETTO KE A MOLTI DI VOI NN è PIACIUTO XKè è IL CLASSICO STERIOTIPO.......VORREI DIRVI KE QUELLA KE ABBIAMO VISTO è LA REALTà DI UN EX DITTATURA IGNORANTE OTTUSA E PRIMITIVA....CONSIGLIO VIVAMENTE A TUTTI LA VISIONE DI QUESTO FILM
Se il film si fosse fermato al primo tempo avrei dato sicuramente un 8,5. Se solo il secondo tempo fosse stato all'altezza del precedete... che peccato. Perde troppo velcemente quota atterrando per un pelo in un buon finale. Che delusione...
La pellicola è inferiore rispetto all'opera letteraria, meno emozionante, e con atmosfere meno incisive; ma ciò avviene nella quasi totalità dei casi, quindi conta relativamente ai fini del giudizio. Buona la ricostruzione dei luoghi dove è ambientata la vicenda narrata, ed ottima la recitazione dei due bambini protagonisti. Degna di menzione è la colonna sonora, ben fatta. Merita di essere visto, è un buon lavoro.
Il film è veramnete molto intenso, ti trascina dentro e ti fa provare le stesse emozioni dei protagonisti, la sofferenza di azan e la su forza di andare avanti è come un pugno allo stomaco che ti lascia senza respiro. Fotografia direi quasi perfetta, e le ambientazioni sono veramente realistiche, ti fanno capire realmente come la gente del posto soffre per aver perso la loro vita e le loro radici. Il film è un po' rovinato da due fattori, alcune scene, diciamo così un po' di troppo, che sarebbero potute essere eliminate tranquillamente senza togliere nulla al film, e il protagonista che rievoca molto il popolo afgano per il suo fare tranquillo e pacato non fa trasparire pathos dalla sua interpretazione, è come quì lo ha definito qualcuno "mono-espressione". Nel complesso pero' il film è molto ben riuscito, non ho letto il libro ma andro' subito a leggerlo. Consigliatissimo.
Bello questo spot della mulino bianco in perfetto stile Muccino. Il film non sa di niente, patinato e vuoto com'è; ma ne ho trovato sgradevole comunque la visione. La sequenza finale invece è da orticaria.
Interessantissima pellicola dal punto di vista storico-culturale di un paese un tempo custode di aspre bellezze naturali,di una storia millenaria mantenuta intatta e passato oggi a terra tormentata dall'ignoranza e dall'odio! Il film come storia di per se non è male,anche se la ritengo poco credibile,ma il tutto è girato in maniera pacata e i sentimenti traspaiono in maniera sottile e armoniosa fino alla fine..un modo diverso di intendere una storia in un paese difficile come l'Afghanistan!
Se volete trovare una verità cruda sull'amicizia e sull'Afghanistan, questo film fa per voi... Scene bestiali e violente, e storia davvero ben costruita per prenderti e commuoverti.. Fotografia davvero ottima del panorama Afghano sociale e paesaggistico... Credo che lunica pecca sia che con la traduzione e il doppiaggio si sia perso molto... Veramente un film che vi consiglio di cuore per accorgervi della disumanità umana...
bellissima e molto intensa la prima parte, un po' forzata la seconda parte in cui il protagonista torna in Afghanistan. Si passa dalla descrizione di un'amicizia molto particolare, quasi commovente e poi si finisce con una sorta di propaganda proUSA e controTalebani...
Solitamente rifuggo dai fenomeni editoriali e penso continuerò a farlo. Non ho letto il libro ma penso (e spero) sia migliore. Il film dà una sensazione di appiattimento, la retorica manichea e i buoni sentimenti prendono il sopravvento su un Afghanistan mai protagonista. Impostato per gli americani, mira a lavare la coscienza ma nulla più.
Trasposizione cinematografica del best-seller letterario di Khaled Hosseini. Racconto dai toni drammatici, storia di amicizia e di libertà, di lotta e sopraffazioni, il tutto immerso nell’atmosfera di un Afghanistan martoriato da violenze esterne ed interne (la narrazione abbraccia circa trent’anni di vicende storico-politiche nel grande paese orientale) ..difficile trasporre tante emozioni, tante sfumature, la complessità di una antica cultura soprattutto attraverso vicende così dure e complesse ..la sceneggiatura fedele al testo cerca un rapporto di sintesi, nel complesso riuscendo a farsi apprezzare in alcuni ottimi passaggi (tra tutti ovviamente la gara di aquiloni che vibrano nell’aria su una Kabul in festa) ..la brevità del racconto implica un’accavallarsi di situazioni spesso prevedibili e con chiavi di letture troppo semplicistiche (meglio la prima parte della narrazione rispetto alla seconda), con una perdita di approfondimenti che si sarebbero resi necessari ..si lasciano apprezzare colonna sonora e fotografia. Interpretazioni di buon livello per i piccoli protagonisti (Amir-Hassan), ma emerge su tutti la grande prova dell’attore H. Ershadi (Baba) che dona realismo e spessore al suo personaggio ..regia pulita ed attenta per il bravo Marc Forster ..consigliato!
Mi dispiace, ma non mi è piaciuto... Si aspetta dall'inizio alla fine che succeda qualcosa, che ci sia un cambio di ritmo, ma niente... Il protagonista poi l'ho trovato molto fuori luogo...
Andrò forse controcorrente dicendo che a me personalmente mi è piaciuto più il film del romanzo. Il romanzo nn l'avevo apprezzato molto,mi era sembrato molto sempliciotto e nn era riuscito a trasmettermi le stesse emozioni che mi ha dato il film. Ottima fotografia e la ricostruzione dell' Afghanistan è meravigliosa,l'unica pecca è il protagonista monoespressione.
Probabilmente è uno di quei film che va visto solo dopo la lettura dell'omonimo romanzo di successo. Non potendo dare una valutazione complessiva del film rispetto al libro, direi che il film di Forster è discretamente riuscito.
Trent'anni di storia afgana, narrati con grande intensità, emozionante e a tratti commovente. Niente però che già non si sapesse. Mi hanno detto che il film di Forster, nonostante la totale fedeltà al romanzo, è sostanzialmente riuscito però non riesce a tradurre in immagini le emozioni particolarmente sentite del romanzo di Hosseini.
Probabilmente è così, eppure mi è piaciuto, alcune sequenze sono molto belle, su tutte quella della gara, così come la sequenza contestata in Afghanistan della sodomizzazione del bambino. Avrei approfondito di + alcuni aspetti, legati sopratutto all'avvento dei talebani, e alle armi di provenienza americana. Però la ricostruzione del paese negli anni '70 (girato in Cina) è semplicemente straordinaria.
Non parliamo poi dell'attore che interpreta il padre del protagonista: da Oscar.
Con rispetto parlando per chi ha (comprensibilmente) apprezzato questo film, devo dire che trovo il cacciatore di aquiloni i un'opera artificiosa e retorica che nulla aggiunge alla già sommaria conoscenza che abbiamo di certi popoli e culture orientali.
Non conosco il libro e quindi le mie critiche si atterranno alla sceneggiatura che racconta una storia ruffiana dalla prima all'ultima inquadratura, cercando la lacrima ma non riuscendo mai ad andare a fondo. L'inizio calca la mano sui protagonisti raccontati in modo a dir poco approssimativo, salvando il protagonista Amir le cui sfaccettature sono ben rese durante tutto il film, gli altri personaggi restano sfondo o meglio macchiette difficilmente decifrabili a cominciare dal patetico Hassan. Non so come nel libro sia descritto, magari in Afghanistan esistono particolari rapporti di servitù, ad ogni modo stando al film Hassan è una sorta di sottomesso affascinato alle dipendenze Amir, un rapporto che se ci limitiamo a come ci viene raccontato dal film di "amicizia" ha ben poco mettendo spesso frasi in bocca ad Hassan veramente improponibili. Inoltre si imbastisce il film di un certo perbenismo e spirito di sacrificio di una tale superficialità da risultare non solo stucchevole ma anche irritante ad esempio:
Il sacrificio di Hassan che per i suoi principi , ovvero salvare la casa del suo """amico""" Amir, si fa uccidere dai Talebani.........e pazienza se poi suoi figlio rimasto orfano verrà sottoposto alle peggiori torture LUI DOVEVA SALVARE LA CASA! Lo stesso discorso riproponibile al padre di Amir che per salvare una donna da una violenza sessuale si era dato al suicidio, cioè il film indugia sulla descrizione di gesti pregevoli che alla fine però non tengono conto dei paradossi narrativi cui vanno in contro. Magari sarò cinico perdonatemi ma non riesco ad emozionarmi davanti a gesti plateali che mi sanno tanto di "ho finito le idee" "e vai arronziamo".
E poi il Far West conclusivo con un colpo di scena finale che più telefonato non si può
Il pedofilo è proprio quello che violenta Hassam............ooooooh ma chi l'avrebbe mai detto???
Inoltre il film fa di tutto per rendere gradevoli i suoi personaggi anche ad occhi occidentali con una figura del padre Musulmano laico e illuminato.
Nel complesso il film è strutturato per commuovere e darsi un tono per l'impegno politico e forse riesce anche nel suo intento ma che in realtà è pieno di trucchetti ruffiani che una volta svelati rendono la visione piuttosto scontata e irritante.
Per il resto salvo la figura di Amir sia l'attore bambino che adulto e il suo approfondimento psicologico, l'unica cosa davvero riuscita per me ovviamente.
Non avevo letto il libro eppure il film è stato davvero bello, sentito, sensibile, vero. E' stato emozionante e triste in ogni scena, struggente nelle difficoltà della gente, difficile per alcuni versi...la fedeltà di Assam è toccante e tira fuori emozioni lontane e realtà che non fanno parte della nostra vita ma che sono parte del nostro mondo e vanno conosciute ed affrontate. Un film molto bello e toccante.
Non avendo letto il romanzo di Khaled Hosseini mi risulta impossibile fare paragoni con il noto best seller,ma la sensazione è quella di un film riuscito in parte. Ottima quella che si svolge a Kabul,con Amir e Hassan ancora bambini.Stupenda la sequenza della gara con gli aquiloni,ed altrettanto buona la rappresentazione del rapporto d’amicizia tra i due protagonisti. La narrazione scorre veloce,le immagini ci trascinano in un mondo prospero e vivace in cui però serpeggiano già diversi malumori legati alla convivenza tra l’etnia Pashtun e quella Hazar.Il dramma purtroppo è dietro l’angolo,con l’invasione dell’Armata Rossa prima e l’insediamento al potere dei talebani poi ,eventi che cambieranno radicalmente il volto del paese ed i destini delle persone. In seguito il film si affloscia,Forster non riesce più a trasmettere emozioni,se non a sprazzi,scadendo in un racconto di maniera dove le situazioni tragiche cui fanno da contrasto i buoni sentimenti sono snocciolate in modo troppo insistito.Il percorso di espiazione e redenzione di Amir è tutto sommato intenso,peccato nel finale scada in alcune soluzioni poco verosimili e più consone ad un action movie di bassa lega che ad un film simile,inoltre la performance dell’attore protagonista ,Khalid Abballa, non mi ha convinto fino in fondo,molto meglio il padre,il bravissimo Homayoun Ershadi. “Il cacciatore di aquiloni” si barcamena tra pregi e difetti,risentendo però di uno schematismo evidente nella seconda parte.Peccato perché la storia è sicuramente coinvolgente ed illustra mediante la rappresentazione di un amicizia tra due bimbi,una situazione politica aberrante e del conseguente dolore cui è tutt’ora sottoposto un popolo intero.
Ho letto il libro e, nonostante tutto sommato mi sia piaciuto, non credo sia effettivamente ai livelli della sua fama. Pensavo se ne potesse trarre un ottimo film, invece mi ha profondamente deluso. Sembra un riassuntino relativamente fedele e molto sbrigativo. Peccato
Film tratto dall'incantevole romanzo di Khaled Hosseini, diretto con gran classe e parsimonia, è uno squarcio mesto e tragico su una delle realtà più drammatiche dei nostri tempi, ripresa secondo la relazione di amicizia instauratasi tra due bambini, che non sanno di essere accomunati dal medesimo denominatore affettivo e genetico, oltre che dal cupo scenario di cui fanno parte.Sono i sentimenti costituenti la "solidarietà cristiana" i veri protagonisti di questa straziante pellicola, come la fedeltà e la lealtà di Hassan, vero eroe della storia, che fornisce, per volere del destino, un'occasione ad Amir per ridiventare buono, sottraendo suo figlio dalle grinfie del male, configuratosi nella psicologia dei Talebani, dandogli la speranza per una vita migliore improntata alla gioia stessa di vivere.Meraviglioso.
Se non avessi letto il libro forse il voto sarebbe stato più alto. Averlo letto mi ha dato come l'impressione che nel secondo tempo il regista abbia pensato di essersi dilungato nel primo ed avesse voglia di finire al più presto. Il primo tempo è abbastanza fedele al libro, ma nel secondo, rispetto al romanzo, regna la superficialità. Tutto viene liquidato con notevole faciloneria, molto in stile americano. Il finale sembra buttato lì come se lo spettatore avesse bisogno di un lieto fine a tutti i costi. Consiglio vivamente il libro!!! Tuttavia..resta cmq piacevole (se lo si guarda senza aver letto il romanzo credo che possa piacere molto di più).
Sicuramente, per le tematiche di fondo, è emozionante ed è, in secondo luogo, ammirevole e importante realizzare la trasposizione cinematografica di un libro che ha distribuito nel mondo una fetta di "terra" non troppo conosciuta. Fin qui ci siamo. Ma per il resto, a parte le notevoli riprese di cieli puntellati d'aquiloni e la soddisfacente prestazione del padre di Amir, non resta poi molto. Un fiume di già visto e sentito che scorre in piena lungo la disperazione di un Afghanistan decisamente in chiave "semplicistica". Come "semplicistico" è il balzo finale che dalle calde terre d'oriente scende a picco sui verdi prati americani, dove regnano pace, amore e libertà ... Maa...
Ero un pò restio a voler guardare questo film perchè di solito i film drammatici non mi prendono per niente... E invece mi è piaciuto molto! Film abbastanza scorrevole, non si sofferma troppo sulla cruda realtà del Medioriente e sottolinea invece i legami parentali e di amicizia che svolgono qui un ruolo fondamentale!
Purtroppo (o per fortuna) non ho letto il libro. Questo film sin dall'inizio mi ha stregato emozionandomi con il forte sentimento dell'amicizia protagonista nella parte inziiale, poi un pò il ritmo delle emozioni rallenta ma solo per esplodere alla fine. Gli attori molto bravi, anche i bambini che di solito non mi piacciono nei film quando vestono una parte importante. Da vedere.
non ci siamo.Il film non segue per filo e per segno il libro e su questo ci si potrebbe pure sorvolare ma ho avuto come l'impressione che le scene avessero fretta di terminare per passare subito alla sucessiva.Di fatti non vengono approfonditi a dovere i rapporti tra Amir e Hassan tra questi e Baba ne cosa abbia spinto Amir a compiere quel gesto...per non parlare del ruolo del tutto marginale di Ali...a sto punto leggetevi meglio il libro.
una storia cruda, ma ahimè anche molto realistica... un libro bellissimo ed emozionante... e secondo me un film altrettanto bello!! certo mancano molte cose del libro: alcune sfaccettature psicologiche del protagonista non son state rese bene, diversi i tagli fatti (soprattutto nella parte finale), però vale comunque la pena di vederlo perchè è un film che parla di valori importanti... la parte della lettera mi ha davvero emozionato...e poi molto belle anche le scene con gli aquiloni...
Questo è un buon film, per passare una serata al cinema vale la pena guardarlo. è un bel film, che ha tratti ti fa pure riflettere !!! Però se avete letto il romanzo, come dice qualcuno, nn ci capirete molto perchè il film è molto riassuntivo rispetto al libro !!! Cmq vale la pena vederlo
Se avete letto il libro non vi conviene guardarlo. Si salva l ultima mezzora che è resa abbastanza bene e le ottime recitazioni dei bambini. Troppo tagliato, perde il valore originale. Se non avete letto il romanzo faticherete a capirci qualcosa. Era meglio trarre una serie tv o anche un film di 3 ore.
Nel libro Amir deve fare un casino prima di portare Sohrab in America. Inoltre è stato tagliato: -il tentato suicidio di Sohrab. -la battuta dell occhio di Hassan verso Afef. -la morte dell amico di Afef all'uscita dall autocisterna. -I bambini dell'autista che guardano estasiati il cibo di Hassan. Queste scene erano fondamentali
buon film ma di sicuro resta distante dal libro da cui è tratto. Giudicandolo senza aver letto il libro rimane un lavoro onesto e girato bene ma ahimè niente di più....