Durata: h 2.37 Nazionalità:
USA1956 Genere: avventura
Tratto dal libro "Il giro del mondo in ottanta giorni" di Jules Verne
Al cinema nel Novembre 1956
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E' credo la prima trasposizione del romanzo di Verne ed è un kolossal pirotecnico imbevuto di humour inglese, location esotiche e divertiti cammei di celebrità come Peter Lorre, Sinatra, la Dietrich e tante altre. A conti fatti però il divertimento sta quasi tutto nella facciata: se Niven è sempre impagabile nella sua eleganza british Cantinflas ne è una spalla debole, ed i ritmo - complice anche la durata monstre della pellicola - è spesso tutt'altro che spedito. Da una pellicola che ha vinto 5 Oscar importanti mi sarei aspettato di più.
Mai protagonista fu più giusto del grande David Niven in questo bel film(sembra uscito dal romanzo di Verne). Meritati i vari Oscar. Comparsate per i mitici Fernandel, Sinatra e Keaton
Ho visto il film subito dopo aver letto il libro, che mi è piaciuto molto. Sarà che mi aspettavo un racconto fedele al romanzo, sarà che alcuni dialoghi sono riportati - a mio avviso - in modo veloce e assolutamente superficiale...però mi aspettavo di più. Lo so che un libro è un'altra cosa rispetto ad una pellicola, ma la personalità e lo stato d'animo dei personaggi principali, unita all'importanza di alcune scene, poteva e meritava di essere riportata meglio. Comunque da vedere per chi ha letto il libro.
Alcune scene inventate e non presenti nel libro sono carine..ma la predicatrice alla fine del film, che rallenta la corsa di Fog verso la vittoria della scommessa, è forzata e assurda!
Ho visto anche la versione con Jackie Chan del 2005 ma questo era da parecchio tempo che volevo vederlo. Purtroppo, con rammarico, devo ammettere che mi aspettavo molto di più: poca avventura davvero interessante, ritmo altalenante e parecchie lungaggini secondo me superflue si accumulano e non giustificano la durata eccessiva per certi versi. Nulla da dire sul comparto tecnico: lo spiegamento di mezzi e uomini è abbastanza evidente e funzionante, la regia è buona e il cast, tra cui spiccano gli innumerevoli camei, se la cava egregiamente. Ma pur apprezzandone lo sforzo realizzativo non mi sono divertito nè sentito abbastanza coinvolto da non provare un certo amaro in bocca, forse dovuto alle alte aspettative. A mio avviso forse c'è un oscar di troppo tra quelli vinti dalla pellicola di Anderson.
Lessi qualcosa del libro alle scuole medie ma ricordavo pochissimo, ad esempio credevo che tutto il viaggio fosse fatto in mongolfiera ed invece no :) Visto che mi sono guardato "20.000 leghe sotto i mari", sempre di quegli anni, ho voluto vedermi anche il film tratto dall'altro famosissimo romanzo di Verne... Ora io non sono quanto sia fedele al libro questa trasposizione ma devo dire che mi è sembrato piuttosto prolisso globalmente e con parecchi momenti sottotono. L'inizio (prima mezzora) mi era piaciuta parecchio perché era affascinante e sopratutto divertente, tipo l'inizio in cui si ironizza sulla puntigliosità di Fogg o su quanto sono impettiti i nobili inglesi che si lamentano persino di un gatto che zampetta silenziosamente. Quando entriamo nel vivo del viaggio il divertimento diminuisce e si da spazio un pò ai sentimenti ma sopratutto alle peripezie ed agli incidenti di percorso dei protagonisti allungando abbastanza il brodo. David Niven bravissimo come protagonista...poi c'è un supercast di contorno ma che sinceramente non influenza poi di molto il mio gradimento finale. Questo film si è portato a casa un bel pò di premi Oscar e fatico a crederci ma erano altri tempi...sicuramente meritato quello alla fotografia perché le location ed i paesaggi sono meravigliosi! Tanti tanti stereotipi (con una vena critica) su usi e costumi dei vari Paesi incontrati nel viaggio...Francia, Spagna, Turchia, India, Sud Est Asiatico, Giappone ed infine Stati Uniti. Io suppongo, ma solo ad intuito, che sia più avvincente leggere il romanzo che vedere questo film. Carino ma non eccezionale, comunque qualcosa meglio di "20.000 leghe sotto i mari".
Avevo visto qualche anno fa il remake di questo film, quello con Jackie Chan e Steve Coogan. Che poi più che remake lo definirei adattamento in chiave "moderna" del capolavoro di Jules Verne. Non so pensavo che il divario, a favore dell'originale, sarebbe stato maggiore. Sicuramente è superiore al film più recente, ma non mi ha convinta fino in fondo, ho avuto la sensazione che i personaggi siano stati caratterizzati in modo frettoloso (nonostante il film duri abbastanza). Prendiamo ad esempio la principessa indiana, passiamo sopra al fatto che in tutto il film Shirley MacLaine non fa mai un discorso vero e proprio, ma le vengono messe in bocca pezzi di frasi che si riducono il più delle volte a semplici affermazioni...è proprio il personaggio in sè che non torna...ci viene detto che è una principessa indiana, Fogg decide nel giro di qualche decimo di secondo di salvarla, ma che altro? Oppure Passpartout che cosa si sa di lui? niente.... Avrei apprezzato una presentazione più accurata dei personaggi, almeno dei protagonisti. Comunque mezzo voto in più perché ho adorato David Niven nei panni di Mr. Fogg e ancora di più il doppiaggio di Nando Gazzolo, azzeccatissimo.
La fantastica avventura scritta da Verne diventa per la prima volta un film che mantiene le promesse fatte nel libro. La versione di Anderson ,infatti, non è solo la migliore ma anche la piu' fedele all'opera. Ovviamente grande merito va a un David Niven perfetto nel ruolo, che è anche uno di quelli piu' "abusati" e riusciti della sua grande carriera. Tra le tante comparse di lusso c'è anche il mitico Buster Keaton nei panni del capo-treno...
carino anche se un po' datato, coinvolgente nonostante la prolissità di alcune scene. un'avventura old style, con i pregi e i difetti tipici di un film di genere che non si avvale di alcun effetto speciale e che punta tutto sui costumi e sulla fotografia.
Non si può chiedere di più ad un film di questo tipo. 3 ore zeppe di spettacolo ed emozioni,un cast straordinario e un'infinita serie di gustosi cameo delle star della Hollywood che fu. Anche dopo quasi 60 anni non ha perso la sua gradevolezza.
Un classico del cinema d'avventura tratto dall'omonima opera di Verne. Un pellicola che, ancora oggi, rappresenta un punto di riferimento per il cinema d'avventura, un viaggio tra le meraviglie del mondo, una bellissima fotografia che racchiude in se la suggestione di immagini da cartolina (la vista dall'alto della mongolfiera) ..la narrazione lunga vive di alti e bassi ma indubbio il fascino che riesce a trasmettere grazie anche alle estemporanee trovate ironiche dei due protagonisti ..certo un po' stereotipate le peculiarità (cultura/tradizioni) di ogni Paese incrociato lungo il viaggio ..una lista davvero invidiabile quella delle diverse comparse d'eccezione (Fernandel, Lorre, Sinatra, Dietrick, Keaton) che si affacciano in sequenze più o meno importanti del racconto, un tocco di classe non da poco che aggiunge spessore e prestigio alla pellicola. Il trio Niven-Cantinflas-MacLaine è perfetto con personaggi assolutamente calzanti per le loro caratteristiche (l'aristocratico londinese, il maggiordomo e la bella principessa) ..un vero classico!
il giro del mondo in 80 giorni non è il mio libro preferito di Verne, ma questo film merita sicuramente di essere visto, spettacolari gli scenari da cartolina di cui il film e pieno, così' come le comparsate di diversi volti noti. Piccoli nei: personaggi un po' surreali, oltre al fatto che gli "indigeni del luogo" sono sempre stereotipati al massimo.
Bellissimo e tenero film che incantò generazioni e che ancora oggi colpisce quasi quanto allora. La storia gi Verne è intelligente e piena di spirito d'avventura e nel film di Anderson questa qualità non viene a mancare anche per una splendida interpretazione di tutto il cast, molto di carattere. Colorato, dinamico e dolce. Un cult da collezione.
"Le ho già raccontato di quella mano di sole picche?" Straordinario film "inglese" che si configura sicuramente tra i migliori film d'avventure di tutti i tempi. Imperdibile fotografia e una infinita serie di cameo.
Trascinante kolossal che rivisto con gli occhi smaliziati di oggi mostra qualche crepa (troppo giocato sulla comicità, personaggi eccessivamente caricaturali, pieno di stereotipi folkloristici), però visivamente lascia il segno oltre al fatto che stimola bellissimi ricordi d’infanzia.
Gran bel film d'avventura. Un classico scritto e diretto con estrema classe. Divertente e con un buon ritmo. Ottimo D. Niven, perfetto per il suo ruolo!!
Quando ero bambino lo vidi non so quante volte. Bellissima rivisitazione del romanzo di Verne con un Niven perfetto nella parte del lord inglese e ancora più credibile Cantinflas nella parte del maggiordomo Passepartou. Paesaggi da cartolina e molte partecipazioni illustri.
Beh veramente splendido, un film che mi ha fatto sognare e che non ha perso nulla del suo antico fascino... quando ero piccolo, Jules Verne era il mio idolo: era entusiasmante lasciarsi trasportare dalle sue storie... quanto alla riduzione cinematografica del bellissimo testo, beh è quasi perfetta, il cast strepitoso si fonde in una spettacolarità unica e senza un briciolo di manierismo... che magari qua e là c'è ma è ben arduo cercarlo. Niven è all'altezza del ruolo, forse meno alto del personaggio di Verne, mentre Cantinflas, doppiato con il tipico accento francais è assolutamente perfetto, sfido chiunque a trovare un attore piu' adatto al ruolo dell'esilarante Passepartout (?). Tra i camei più memorabili, quello di Marlene Dietrich
Bel film d'avventura che deve molte delle sue fortune a un soggetto davvero eccezionale. La schiera di interpreti presenti nel film è davvero impressionante, a partire dall'ottimo David Niven fino ad arrivare alle apparizioni come Fernandel o il grandissimo Buster Keaton. Il colpo di scena finale è davvero geniale. L'unica pecca di questo film è forse la durata, ma comunque, se non si parte prevenuti, "Il giro del mondo in 80 giorni" non dovrebbe assolutamente annoiare.
Certamente migliore del remake mediocre del 2005, qst film si fa apprezzare maggioramente...Certamente nn eccelso e nn a i livelli di "Viaggio al centro della terra" ma cmq pienamente sufficiente ed apprezzabile.