il guardiano invisibile (2017)

L'ambientazione, l'atmosfera, OK
suspense.. colpi di scena.. salti sulla sedia...... zero de nada!!

arrivato al finale con lo sbadiglio..

Mattoncino in salsa spagnola che si trascina molto lentamente in un contesto troppo grigio e troppo piovoso. La storia è quella del "solito" serial killer che come sempre decide di lasciare segni di riconoscimento sui cadaveri, grazie ai quali alla fine si riesce a risalire abbastanza agevolmente alla sua identità (pensa un po' che originalità...). Ad appesantire ulteriormente un minestrone già abbastanza indigesto di suo, ci sono poi i tormenti interiori della poliziotta segnata da un'infanzia difficile e una madre psicopatica, più la fantomatica creatura del titolo, che essendo appunto "di fantasia" si può al fantasiosamente immaginare prendendo spunto dai racconti della bizzarra nonnina.

Consigliato ?

Decisamente No.

El guardiano invisibile non teasuda certo originalità da tutti pori. I paesi baschi forniscono uno scenario perennemente piovoso che non può non riportare reminescenze tratte da Seven. L'incastro narrativo principale, cioè l'indagine sul serial killer e il ritorno della protagonista nel paese natale si sviluppa in maniera farraginosa e presenta lacune evidenti, figlie probabilmente dell'adattamento del romanzo su grande schermo. Non tutti i personaggi hanno un sufficiente approfondimento e specialmente quelli secondari sono poco più di un abbozzo. L'impressione che ho avuto è quella di un minestrone allungato in maniera artificiosa ed inutile, soprattutto la parte finale. Poco curato inoltre è l'aspetto che trae spunto dalla tradizione popolare, quello della creatura dei boschi, che mi sembra messo lì in maniera alquanto forzata. Poco convincente, con qualche buona scelta di regia e nulla più.