i love sarah jane (2008)

In un quarto d'ora Susser inserisce talmente tanti spunti da poterlo tranquillamente allungare e trasformare in un lungometraggio.
Mondo post atomico, popolato dagli zombie, suggestivo ritratto della periferia americana, i bulli che si divertono a giocare col fuoco, una cotta infantile e la precoce Mia Wasikowska, alla fine dei 15 minuti quasi scoccia che il tutto debba arrestarsi così prematuramente sopratutto lo si avverte nel finale dove il ritmo incalza di qualche marcia. Per quel che ha mostrato in 15 minuti, Susser potrebbe tranquillamente candidarsi a prossimo showrunner di The Walking Dead, una serie bulimica che in media ne brucia uno al ritmo compulsivo di quel che fa Zamparini con gli allenatori.