Da una sceneggiatura di Dennis Paoli che reinventa il racconto di E.A. Poe all'insegna di un compiaciuto raccapriccio e che S. Gordon mette in immagini.
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Non capisco l'eccessivo accanimento verso questo onesto b-movie di Gordon. Tratto dal celebre racconto di Poe , del quale però ripropone solo la tortura finale, il film è un horror/storico ambientato durante l'inquisizione spagnola e che ricorda per stile e genere il recente Black death. La prima parte di stampo nettamente storico è di gran lunga la migliore. La storia prende ,l'ambientazione oscura pure e la cattiveria della Chiesa e del grande inquisitore sono rese alla perfezione grazie ai toni cupi dell'atmosfera e alle scene di tortura, crude e infami. Nella seconda parte entra in gioco il sovrannaturale e il titolo unisce agli elementi storici venature horror e fantasy e questa scelta non giova al prodotto: la sceneggiatura inizia a scricchiolare , la logica si perde e bisogna fare affidamento ad una buona dose di sospensione dell'incredulità per accettare certi snodi narrativi. Non mancano passaggi trash ed altri quasi comici per completare il non esaltante quadretto della seconda fase. Tecnicamente il titolo nonostante gli scarsi mezzi si difende bene , spiccano le scenografie e gli effetti. Male invece gli attori protagonisti , mentre convince Henriksen nel ruolo del malefico inquisitore(anche in questo caso non capisco le critiche).
Dunque un film non perfetto che perde punti dopo un grande inizio;tuttavia non è la schifezza da altri descritta e nel complesso il Pozzo e il pendolo è un discreto intrattenimento senza impegno.