Dorian Gray, giovane e bello, vive un'esistenza sregolata. Ama contemplare un suo ritratto e si accorge che, con il passare del tempo, l'espressione del volto nel quadro si fa dapprima più dura e poi sempre più orribile. Quando si innamora della bella Gladys e sa di esserne indegno, in un accesso di rabbia pugnala il quadro: muore, mentre il ritratto torna ai suoi tratti iniziali.
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Trasposizione del romanzo elegante ma troppo fredda ed illustrativa. Sebbene depurato delle allusioni omosessuali il film ha dalla sua una riuscita messa in scena, l’atmosfera cupa e la giusta attenzione all’inquietudine del protagonista. Purtroppo però il racconto è tedioso e didascalico, senza ritmo e tensione, spesso affidato ad una voce fuori campo che pare dica molto più delle immagini. Personalmente credo che Wilde sia sopravvalutato come artista, provocatore più nella sua vita privata che nelle sue opere.
Da un grandissimo romanzo, un film così così, doppiato male (è anche del 45..) e con una, secondo me, scelta degli attori malriuscita. Dorian non è il "prince charming" del libro, basil non è il personaggio così "assuefatto" da dorian gray, forse lord henry è l'unico che (più o meno) si avvicina all'originale cartaceo. Il personaggio di sybil, poi, uno dei meglio descritti da wilde, sarebbe stato più congeniale a una ragazzina dal volto innocente, non alla futura signora in giallo! Inoltre il modo in cui dorian rompe la sua relazione con lei è totalmente stravolto.. Detto questo, film che per essere del 45 e per essere preso da un libro non è male, il problema è che qui si parla di oscar wilde, non di un moccia qualunque! Una migliore resa dei personaggi, dorian in primis, nonchè un attore che fosse davvero charming, non sarebbero guastati..
Anonimo.. questo ritratto dipinto senza passione, e quindi senza vero artista..
daltronde visto il modello di base -il sublime immortale fiore all'occhiello di quel dandy il cui capriccio durava più della passione- temo fosse impossibile usarlo semplicemente come pretesto per dire l'incredibile e fare l'improbabile, cinematograficamente parlando la trama doveva necessariamente restare inviolata ma suonare solo due note e non salire al di sopra del re ne ha decretato una resa insapore..
niente tentativo di affermare un cinematografico dandismo insomma.. , vista la storia e chi la scrisse si doveva assolutamente osare di più
il protagonista inizialmente non convice (wilde ne da una diversa versione nel libro) man mano il film si sviluppa guadagna più credibilità ma non carisma
carina la lansbury nei panni della sventurata sybil anche se mio avviso il visetto da donna arguta (che la eleggerà a pieni voti una strepidosa donna in giallo) la allontana un po' dall'ingenuo e romanticamente sensibile personaggio del libro
e purtroppo decisamente sottotono il mitico Lord Henry e il caro pittore Basil
peccato...
devo però ammettere che il DorianDipinto del suo squallido animo corrotto merita la visione del film... notevole soprattutto se si calcola che è un film del 1945!