il silenzio sul mare regia di Takeshi Kitano Giappone 1991
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il silenzio sul mare (1991)

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locandina del film IL SILENZIO SUL MARE

Titolo Originale: ANO NATSU, ICHIBAN SHIZUKANA UMI

RegiaTakeshi Kitano

InterpretiKuroudo Maki, Hiroko Oshima, Sabu Kawahara, Nenzo Fujiwara

Durata: h 1.41
NazionalitàGiappone 1991
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1991

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Trama del film Il silenzio sul mare

Shigeru è un ragazzo sordomuto che lavora part time presso il Servizio Sanitario. Per caso, un giorno trova una vecchia tavola da surf e comincia così ad appassionarsi a questo sport. Impressionato dalla determinazione di Shigeru, il proprietario di un negozio di surf lo iscrive ad una gara molto importante. Per ironia della sorte il giovane viene squalificato perché non risponde alla chiamata. Ma l'amore della sua ragazza Takako e la grande passione per il surf gli danno la forza di continuare...

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Voto Visitatori:   7,93 / 10 (20 voti)7,93Grafico
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Voti e commenti su Il silenzio sul mare, 20 opinioni inserite

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Filman  @  19/08/2023 10:59:42
   8 / 10
Nel mondo e nella mente di Takeshi Kitano il mare non è solo un bel panorama giapponese, né un elemento ricorrente autoreferenziale ma è l'emblema della pace e della tranquillità mentale, una stanza in cui l'autore e i suoi personaggi hanno sempre cercato di entrarvi, immaginando come fosse, guardando la porta chiusa che la custodiva e spesso non riuscendo mai ad entrarvi.
ANO NATSU, ICHIBAN SHIZUKANA UMI (Il Silenzio sul Mare) è uno di quei rari casi in cui, invece, si parte da dentro questa stanza, in cui la volontà è quella di abitarla, ma anche aprirla ad altri e di condividerla. Nei lunghi silenzi e nelle inquadrature rassicuranti di questo film, che sembra quasi concepito ad occhi chiusi, è proprio la volontà di amicizia e condivisione ad emergere.
Quasi impossibile trovare pellicole così toccanti eppure così semplici, così vere e prive di superficialità.

Thorondir  @  18/05/2023 11:08:25
   8 / 10
Quintessenza del cinema rigoroso di Kitano, "Il silenzio sul mare" è una piccola grande storia d'amore che travalica i limiti della comunicabilità per abbracciare la grandezza dell'elemento acquatico, quello che unisce da sempre mondi ed esseri umani. Kitano elimina completamente ogni tentazione di superfluo per restituirci un rapporto basato su sentimenti non pronunciabili e sui gesti, quelli che restano sempre anche quando non si ha parola. Ne viene fuori un piccolo gioiello poetico di essenzialità e rigorosità, dove non c'è nulla di più di ciò che serve, dove, come da classico cinema kitaniano (qui se vogliamo ancora in formazione), non c'è bisogno di spiegazioni, parole e aggiunte che rendano decifrabile il contenuto del testo.

Lucignolo90  @  21/09/2014 12:29:28
   8½ / 10
Il silenzio sul mare è uno dei film più riusciti di Kitano, al contempo è quasi certamente quello più essenziale, privo di artifici estetici, che meglio di altri film della sua carriera racchiude in sé la natura fortemente poetica del suo autore. Solo mare, mare e poi mare (elemento che rivedremo in squarci in quasi tutte le altre pellicole ma mai così parte integrante della storia), grimaldello della porta dei sogni di Shigeru, il protagonista, che gli permette di evadere momentaneamente da quel mondo di silenzio e azioni uguali tutti i giorni che fanno sprofondare nell'apatia. Mare dicevo, e le straordinarie musiche di Joe Hisaishi che riassumono in note i toni malinconici che Beat Takeshi ha saputo di par suo imprimere in frame di un film quasi muto per ovvie ragioni di natura dei suoi personaggi, due sordomuti. E si arriva a un finale che è di una potenza che lascia attoniti, quando per tutto il film Kitano non ha mai dato alcun punto di riferimento, hai passato l'intera durata del film a chiederti "E ora cosa mi vorrà mostrare? Dove mi vuol portare?" sbalzato come solo posson fare le onde, ma per quanto possa durare una tempesta arriva sempre l'attimo di quiete, di ricomposizione, gli istanti che chiariscono il tutto, che danno un senso a tutto. Finalmente il mare è calmo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/07/2013 10:43:16
   7½ / 10
Dei suoi film che ho visto, Il silenzio sul mare è la pellicola più essenziale di Kitano. Povero nella messa in scena, dialoghi quasi assensi avendo due protagonisti sordomuti, pochissimi movimenti di macchina quasi sempre fissa. E' una fuga dalla realtà iniziata quasi per caso da questa passione per il surf e diventata quasi un'ossessione per il ragazzo. Un'ossessione meno tragica e più poetica che verrà assimilata dall'elemento marino, presenza costante nella filmografia del regista giapponese.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  31/12/2012 01:10:36
   8 / 10
Film lento ma profondo di Kitano, maestro della poesia a mio avviso. Un film di poche parole ma intenso e struggente. Un tema delicato e trattato nei minimi dettagli attraverso suoni ed immagini che colpiscono e impressionano. Finale con i fiocchi.

Beefheart  @  08/11/2011 19:41:24
   8 / 10
Dramma durissimo, poetico e "leggero", di ottima fattura, sotto forma di storia d'amore. Devo ammettere che per i miei gusti alcune scene sono eccessivamente lunghe ma evidentemente ciò concorre a conferire poeticità alle immagini. La recitazione, tipicamente molto intensa, è gravata pure dal fardello dei lunghi silenzi ed il risultato è ottimo; i protagonisti appaiono necessariamente un po spenti, vacui, ma non mancano di trasmettere chiaramente sensazioni ed emozioni. In generale direi che trattasi di un Kitano in grande forma ed a proprio agio anche lontano da pistole, mafiosi e sbirri vari. Consigliato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  30/09/2011 20:18:09
   7½ / 10
Struggente film di Kitano che racconta il passare dei giorni di un sordo muto con la passione per il surf...per poter cavalcare quelle onde,per poter ascoltare , a modo suo , il mare!
Trama semplicissima ricca di silenzi con in sottofondo il rumore del mare che fa da cornice per quasi tutto il film...
Basta questa semplicita' per commuovere il pubblico con un finale da pelle d'oca...

_Hollow_  @  26/07/2011 15:48:26
   7 / 10
Il film è carino, la trama è originale e intelligente. Ma nonostante tutto ad oggi è quello che meno m'è piaciuto di Kitano ...
Silenzio non sempre vuol dire poesia, e in qualche scena questo s'avverte, portando un pò di noia ...
Adoro Joe Hisaishi, ma se non avessi saputo che le musiche fossero sue, dall'ascolto non penso l'avrei capito ... accompagnano abbastanza bene il film, ma non sono nulla di memorabile.
"Buon film, vale la pena vederlo", ma quando in un drammatico i punti che si apprezzano di più sono le continue cadute del tipo che corre per entrare in acqua e magari il finale, qualcosa non và ...

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/02/2012 03.53.21
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  19/07/2011 15:25:06
   8½ / 10
Anche quando il film è incredibilmente calmo Kitano dimostra di essere crudele. O forse non lui,ma la vita: perché è davvero crudeltà permettere a noi spettatori di essere cullati e calmati dal suono del mare mentre i due protagonisti non possono far altro che ascoltarne il silenzio.

Vero,Kitano è un folle: ti porta per strade inaspettate. Dopo aver diretto due pellicole molto violente e piene di cinismo sorprende trovare un cinema tranquillissimo e dolce come questo Silenzio sul mare. E il regista sparisce completamente dalla nostra portata,si eclissa del tutto come attore rifiutando di comparire in qualsiasi ruolo mentre come regista porta tutto in scena con una naturalezza estrema,tanto da rimanere ipnotizzati; e incredibilmente non si resta mai annoiati,eppure questo film è pieno zeppo di ripetizioni: mare,mare,mare e ancora mare,surf,mare... ma non è così.

è infatti un film vasto quanto il mare,abissale ed incomunicabile come gli sguardi ed il rapporto tra i due protagonisti. Senza rendersene quasi conto,con immagini stupende da vedere e nell'assenza quasi totale di dialoghi inopportuni,si è catapultati ad un finale esplosivo di sensazioni che porta alla commozione senza alcuna forzatura,con la potenza di un'opera costruita lentamente e una musica splendida... per poi tornare al respiro calmo delle onde,dove tutto inizia e finisce.

Ancora una volta sei spiazzato con Kitano,ti chiedi "questa volta dove mi porterà?" e te lo domanderai per tutta la durata di questa sua perla. Per poi alla fine capire tutto,e rimanere incantato.

Tom24  @  08/09/2009 00:19:20
   8½ / 10
Già dalla prima inquadratura riconosciamo lo stile inconfondibile di Kitano, per poi avventurarci in un percorso fino ad allora mai intrapreso dal Maestro, che si distanzia dai precedenti, splendidi, yakuza movie verso un film più ermetico e dalle atmosfere nettamente più leggere ed eteree. Che dire, i protagonisti dei film sono il mare, il silenzio, la poesia. Forse di una lunghezza un tantino eccessiva le gare di surf, ma per il resto solo grande cinema.

Invia una mail all'autore del commento Banana Pie  @  04/07/2009 13:48:34
   9 / 10
Nella cultura orientale il silenzio è un momento carico di possibilità, gravido di futuro... Il silenzio è espressivo, e con queste premesse già il titolo guadagna un fascino immenso, una suggestione da poesia minimalista che non si perde in ghirigori ma esprime sensazioni allo stato puro, il meno mediate possibile dalla razionalità.
Un film senza Kitano attore all'inizio è stato una delusione, ma il film coinvolge sempre più e alla fine non importa.
Nonostante tutto non raggiunge la poesia di Hana-Bi, ma la sfiora passando da un'altra parte [lo stile del film è molto diverso].

TheLegend  @  18/06/2009 18:45:59
   5 / 10
Terzo film di Kitano;il primo che si discosta dalla violenza per lasciare spazio ad altre emozioni,emozioni che non mi sono arrivate molto.
é un film semplice,con molti silenzi in perfetto stile del regista,però la storia non prende più di tanto e il finale l'ho trovato un pò scontato e troppo pretenzioso.
Preferisco altri film del regista.

BlackNight90  @  31/05/2009 00:38:16
   9 / 10
In altri film di Kitano il mare, pure sempre presente, era solo uno dei personaggi, qui diventa l'assoluto protagonista.
Basti vedere come nel film domini il blu declinato in tutte le sue toalità, dal colore dell'acqua a quello delle divise e dei camion dei netturbini, e persino delle case e della spiaggia.
Due giovani sordomuti trovano nel mare un interlocutore ideale con cui instaurare un dialogo fatto di sguardi sereni e malinconici (c'è sempre un campo/controcampo tra i volti dei personaggi e le onde, appunto come se si trattasse di un dialogo qualsiasi) e di pace interiore, perché il mare, pur essendo maestoso ed infinito, appartiene a tutti quelli che lo stanno ad ascoltare.
Ma il dolore dei personaggi nasce proprio qui, nell'impossibilità effettiva di poter ascoltare la voce del mare, e nel fatto di non essere preparati ad affrontare l'amore e la morte.
Terzo film di Kitano, sembra quasi un film muto, anche perché il parlato in questo caso non conta nulla, è come se fosse privo di significato: sono i sentimenti che parlano. Emozioni esaltate dalle bellissime musiche di Joe Hisaishi (compositore, tra l'altro, anche per Miyazaki): inizia qui la collaborazione con Kitano, che raggiungerà vette altissime con Hana-Bi e L'estate di Kikujiro.

3 risposte al commento
Ultima risposta 26/07/2009 17.28.06
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VikCrow  @  04/03/2009 02:43:57
   10 / 10
Silenzio.
"...It's the loudest sound I ever heard..." (The Cure - The loudest sound).

sweetyy  @  28/12/2008 15:47:10
   6 / 10
Sinceramente l'ho trovato un poco noioso, un'ora credo bastava per questo film.
Bello il finale.

Ciaby  @  24/12/2008 13:10:00
   7 / 10
poetico, ma un poco sopravvalutato

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  25/11/2005 12:34:46
   9 / 10
film più commovente e toccante di kitano... uno dei suoi più bei film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Andre85  @  16/09/2005 14:47:05
   9 / 10
kitano regala emozioni vere con il suo terzo film, mette a nudo un rapporto tra due giovani ragazzi sordo-muti fatto di attese e di sorrisi, niente effetti speciali, non un film fatto di acrobazie sul surf o scene cruenti, il fim in se è semplice ma alla fine riesce a commuovere come pochi altri film e farsi chiedere il perchè quella tavola ondeggia sola sul mare....il silenzio sul mare.

benzo24  @  06/02/2005 20:32:31
   7 / 10
film poetico e profondo

liu_mi  @  01/12/2004 15:40:16
   8 / 10
Un film molto particolare, quasi senza storia, senza azione, semplice eppure carico di significati. Personalmente però preferisco il Kitano di “brothers” o “zatoichi”.

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