Trama del film Indiana jones e il quadrante del destino
Nel 1969, l'archeologo e avventuriero statunitense Indiana Jones vive sullo sfondo della corsa allo spazio. Jones è a disagio per il fatto che il governo federale degli Stati Uniti d’America abbia reclutato ex nazisti per aiutare a battere l'Unione Sovietica nella competizione per arrivare nello spazio. La sua figlioccia, Helena, lo accompagna nel suo viaggio. Nel frattempo, Jürgen Voller, un membro della NASA ed ex nazista coinvolto nel programma di allunaggio, desidera rendere il mondo un posto migliore come meglio crede.
Film collegati a INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO
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Baracconata epocale a base di continui scontri e inseguimenti sostanzialmente privi di senso e perennemente in lotta con i più elementari concetti della fisica. Troppo lungo, con sceneggiatura sconclusionata e un Indiana Jones ringiovanito con effetti digitali che sembra tanto un cartone animato tipo "Tintin". La cosa buona è che vista la veneranda età di Harrison Ford, si spera che questo sia l'ultimo rimbalzo della serie originale.
Saga e personaggio fuori tempo massimo. Gli si vuole bene, è Indy, vedo schiere di bei voti sotto il mio e devo ammettere che Mangold ce la mette davvero tutta, ma certe svolte narrative per quanto mi riguarda non possono essere prese in considerazione, crolla tutto il castello. Simpatico per 2/3, atroce sul finale. Che sei lì per tutto il tempo a dire "ma no, non può succedere" e invece è proprio così.
Il mediocre capitolo precedente era già fuori tempo, quindi vedere Harrison Ford scorrazzare a ottant'anni in giro per il mondo non è che rende molto credibile questo quinto film diretto da Mangold, che ho sempre ritenuto un buon mestierante. "Indiana Jones e il quadrante del destino" è troppo lungo, alterna momenti buoni (l'incipit è la parte migliore) ad altri meno, qualche situazione godibile a scemenze colossali (e forzature evidenti). Generalmente l'ho trovato deludente, forse peggiore anche del quarto capitolo, non si riesce mai a percepire l'atmosfera dei primi film di Spielberg, fondamentalmente sono la trilogia che bisognerebbe vedere (gli altri sono inutili). Ford se la cava ma non basta, così come Mikkelsen, da cestinare il resto del cast per motivi diversi (Phoebe Waller-Bridge insopportabile, Banderas inutile, Boyd Holbrook sprecato).