ip man 2 (2010)

Il secondo capitolo ripropone la solidità del primo in particolare nel regista e nel suo interprete che non vengono mai meno. La storia perde un po' tolta dal contesto storico del capitolo precedente, ma mantiene quella vena sociale. Primo e secondo atto risultano i più riusciti, sul finire lo scontro Occidente vs Oriente è un po' troppo marcato ma si lascia vedere. Grande menzione per la parte di Sammo Hung, che regala un'ottima interpretazione.

Come in "Ip Man", anche qui coreografie e colonna sonora sono al top. A differenza dell'irraggiungibile predecessore tuttavia, in questo primo seguito viene a mancare un po' di sostanza nella trama in quanto lo sviluppo si concentra prevalentemente sul vissuto del maestro di Wing Chun una volta stabilitosi a Hong Kong. Seguiranno alcune vicende tra maestri e allievi di altre scuole di Kung fu (a tal proposito spettacolare lo scontro tra i Maestri Yip e Hung) e incontri tra diverse discipline, anche occidentali come la Boxe. In tutto ciò saranno trattate tematiche come il rispetto per le diverse culture e l'uguaglianza.
Ugualmente bello, lo reputo comunque un gradino sotto rispetto al primo.

Un sequel dignitoso che ha un'ottima prima parte, con alcune coreografie memorabili e un Sammo Hung in gran forma. Come spesso nel cinema cinese ci sono vari attori mediocri e la trama è in parte uguale a tante altre. Nella seconda parte, invece, ci sarebbe la novità degli occidentali e della boxe, che, però, sembra fotocopiata da Rocky IV, trascinandosi per troppo tempo e in coreografie non troppo belle. Gli occidentali sono macchiette e nulla più. Di biografico c'è rimasto poco e niente.

Molto buono anche questo sequel, e ci avrei visto bene anche altri sequel (usciti comunque, ma con cast e crew diverse); bravissimo Yen, sempre notevoli gli scontri e per lo più la struttura ricorda quella dei Rocky di Stallone (c'è una svolta più occidentale insomma).

E' praticamente l'esatto continuo del primo film, con una buona regia e vari meriti.

Consigliato.

Ottimo sequel, anche se inferiore al primo. Combattimenti molto avvincenti, anche se un po' sopra le righe rispetto al primo.

degno sequel, perde leggermente di spessore rispetto al predecessore ma rimane un signor film

sequel di livello + basso rispetto alla prima " puntata" . forse la sceneggiatura non aiuta.
si guarda con scorrevolezza , ci sono riproposti i tanti valori orientali peraltro moralmente di alto livello.
comunque un seguito che serviva.

Sequel che riparte esattamente da dove eravamo rimasti per raccontarci il seguito della storia, con Ip Man che ora è un fuggitivo che ha perso tutto e deve ripartire da zero. Ancora una volta il contesto storico è curato, la recitazione è ottima e le scene di combattimento fatte benissimo.
La struttura narrativa è volutamente molto simile al primo, quasi a voler affermare il semplice concetto del "cambiano i suonatori ma alla fine la musica è sempre la stessa". A tratti sa di già visto, ma vola comunque molto alto rispetto alla media dei sequel, che, a parte rare eccezioni, di solito si limitano a far rimpiangere tutto ciò che è venuto prima.

Chi crede che il film contenga forzature storiche riguardo "l'arroganza degli invasori" ( Prima erano i giapponesi in Cina, ora gli Inglesi a Hong Kong) forse non conosce bene le realtà coloniali degli anni trenta, che qui, dovendo fare solo da sfondo, sono anzi riprodotte in maniera piuttosto "soft", almeno rispetto a quello che ci raccontano i libri di storia.

Consigliatissimo anche questo.

Purtroppo in questo sequel entrano in gioco gli occidentali e tutto si trasforma in dozzinalità arroganza e maleducazione.
MA in questo caso non è la vera essenza del film, le sequenze dei combattimenti in cui entra il pugile inglese in realtà sono una metafora sul reale comportamento degli invasori inglesi.

La loro arroganza, la loro invasione presso le colonie, lo sfruttamento il razzismo in queste sequenze sembrano quasi esagerato per far esaltare il lato arrogante degli "invasori".
Il film orientale in questo senso ricalca quello occidentale ma non essendo tipico di questa popolazione viene quasi esagerato e appare grottesco e ridicolo.
Volendo esaltare il lato inglese della dominazione il regista finisce per avventurarsi in un campo troppo diverso culturalmente rispetto al suo, scimmiottando così comportamenti alla Rocky che mal si adattano al film, rendendolo noioso e ridicolo.

Ma la metafora è più profonda, l'inglese insulta il kung fu, il maestro orientale si batte fino alla morte pur di difenderlo.
Così come la cultura inglese invase con prepotenza e mancanza di rispetto schiacciando la cultura orientale, così essa reclama giustizia.
Un nazionalismo traverso cinese in cui gli stessi reclamano il rispetto per la propria cultura.
Molto lontano dal primo film, bello fino al combattimento finale che si allunga troppo scimmiottando troppo la cultura orientale, e tutto diventa americanata.
va visto comunque è un film decente.

Molto bello anche questo sequel, inizia dove è finito il primo film. Ha gli stessi pregi del primo solo che qui si va avanti e racconta di quando Yip Man ha iniziato ad insegnare le arti marziali a dei giovani. e poi

SPOILER

consiglio anche questo film, specialmente agli appassionati!

Il film riprende la storia di Ip Man dal punto in cui si era interrotta nel primo capitolo tanto che sembra quasi un unica pellicola. Dunque i pregi restano gli stessi del precedente ma la storia, essendo diversa, perde un pochino in originalità. Resta comunque un buon film!

Dignitoso seguito del primo film avente decisamente un' impianto narrativo superiore a questo secondo capitolo, qui ritoviamo il maestro Yip alle prese con i vari problemi dovuti all' apertura di una scuola di arti marziali ad Hong Kong e con la presenza militare nel territorio da parte dell' esercito inglese e del loro insolente campione di Boxe.

Come sempre ottime scene di combattimento per gli amanti del genere, da non perdere lo scontro fra Donnie Yen e Sammo Hung.

Per diritto di cronaca bisogna dire che In diversi punti il film si ispira a Rocky 4 ed in special modo nel finale, ma non è un problema siamo comunque al cospetto di un' ottimo film d'azione.

Secondo capitolo in cui l'azione prende decisamente il sopravvento sulla storia,questo rende il tutto noioso e ripetitivo.

Discreto seguito della storia del Maestro, un po' retorico e troppo romanzato, ma va bene così.
Pessima la parte riguardante lo scontro con gli inglesi ed il pugile.
Fantastici, come sempre, i combattimenti tra i vari stili.

Se il primo era credibile, il secondo scivola su alcune trovate che lasciano un po' il tempo che trovano, la parte con il pugile inglese non mi è piaciuta molto.
Ovviamente sempre belli i combattimenti di kung fu ma, come già successo con il muay thai di Ong Bak (il secondo film è stato una cocente delusione), il sequel non è all'altezza del primo anche se è vedibile e non annoia. Sicuramente cercherò qualche altro film di Donnie Yen.

Il film si divide sostanzialmente in due parti. Nella prima c'è l'introduzione di Ip Man nel contesto globale della casta formata dai vari maestri delle scuole marziali operanti in città, con tutto il contorno che ne consegue, atto ad introdurre la seconda parte della storia che si propone sulla falsa riga di ROCKY 4, con tanto di Ivan Drago della situazione. Le due parti del film si congiungono attraverso il filo conduttore del rispetto e del nazionalismo, che prendono la scena al culmine del combattimento finale, sottolineato dal discorso enfatico e se vogliamo fin troppo retorico del protagonista.
Nel complesso è da apprezzare lo stile dei combattimenti proposti, sempre efficaci dal punto di vista della spettacolarità, e le varie interpretazioni di molti dei protagonisti principali, che tentano di sopperire alle frivolezze sentimentali e patriottiche che chiudono il film e che non sembrano azzeccatissime nel coinvolgere il pubblico.
Personalmente lo giudico sufficiente e mi piacerebbe reperire il primo capitolo sperando che abbia un po' di originalità e di personalità in più di questo.

Rispetto al capitolo precedente l'azione acquisisce un ruolo predominante a discapito dello sviluppo di una trama davvero povera. Neanche gli stessi combattimenti, che a questo punto dovrebbero essere il punto forte della pellicola, sono così entusiasmanti nonostante l'indubbia bravura del solito Donnie Yen. A dare un po' di interesse a "Ip Man 2" ci pensa la presenza di un'icona come Sammo Hung che però non può, da solo, sollevare la pellicola al di sopra di una semplice sufficienza.
Nel complesso il film precedente, nonostante i suoi difetti, risulta essere superiore. Vedremo come si evolverà la saga in un ipotetico (secondo me probabile) terzo capitolo in cui, si sperà, avrà un ruolo importante la leggenda Bruce Lee.

un seguito molto interessante,che strizza l'occhio a Sly.Vs.Drago,come già altri utenti hanno già segnalato,che comunque scorre lineare e non annoia.Unica cosa che mi ha un po'lasciato perplesso.....(vedi spoiler)

SPOILER

Un buon film..non profondo come il primo..ma cmq ben fatto..bella l'idea di mostrare gli altri stili di Kung Fu..

purtroppo questo seguito e' abbastanza deludente. la prima parte e' ottima,poi nella seconda cade nel ridicolo con la figura del pugile americano(stento a credere sia accaduto realmente). guardabile ma decisamente due spanne sotto ip man. e anche due voti.

Degno seguito del primo...

Non male, ma sicuramente non all'altezza del primo.

Concordo con quanto detto da altri; rispetto al precedente, questo và a perdere di originalità per cadere nel commerciale stile Rocky.

raggiunge la quasi sufficienza solo ed esclusivamente per le scene di lotta, in particolare quella contro gli altri maestri sul tavolo.

L'attore è sempre bravo a recitare ma è la sceneggiatura la vera pecca, nel primo film c'era un fascino intorno alla trama, un qualcosa che la rendeva speciale e non commerciale, si rappresentava la guerra e allo stesso tempo il rispetto per gli avversari, insomma dietro alla lotta c' era una solida sceneggiatura !!

Qui invece si va nel già visto , comincia bene con l'idea di insegnare arti marziali ad hong kong e si finisce con una sfida non degna di quella del primo capitolo.
Come già detto da altri, non era il caso di seguire le orme di Rocky.....e nemmeno di rappresentare un avversario così arrogante e stupido, nulla a che vedere col generale giapponese di Ip man 1.

Bello, fatto bene, la storia scorre, consigliatissimo a chi piace il genere..

Non è niente male, coinvolgente e con buoni combattimenti forse gli attori che contornano il cast non sn all'altezza ( dal poliziotto corrotto ke è ridicolo soprattutto quando fà il duro...a parecchi altri) la fortuna che le molte scene di combattimenti sn lunghe e gustose !!! ottima sufficienza!

Inverosimile e risaputo seguito che si fa beffe di "Rocky". Storia scontata e convenzionale che rende evidente la mancanza di idee. Non è da buttare ma dopo il buon primo film mi aspettavo di più.

difficile che il secondo film possa essere bello ma questo è ben riuscito davvero.un film fatto bene senza pause e mai noioso.la biografia e fatta molto bene.la presenza di bruce lee bambino è davvero un gran bel cadeaux

Secondo capitolo della saga dedicata al mestro di arti marziali Ip Man, ce ne è anche un terzo che narra la gioventù del personaggio con Hang To al posto di Donnie Yen. Questo è migliore del precedente in quanto la storia è meno pressata dal sentimento razzista verso il Giappone inoltre ci sono ancora più combattimenti tutti molto ben realizzati. Ottino quello tra Donnie Yen e Sammo Hung e quello finale sempre tra Yen e il pugile occidentale interpretato da Darren Shahlavi visto in 300 e WATCHMAN. Sicuramente un film molto notevole e appassionante da non perdere per gli appassionati

Questo sequel non ha quasi nulla a che fare col primo film. Restano certamente scene di lotta eccezionali ma il film in sè non si regge. Dispiace davvero vedere lo straordinario Ip Man declassato al ruolo di qualsiasi eroe in film ordinari di arti marziali, dove tutto sa di già visto. La trama ricorda vagamente quella di Rocky IV, con tanto di vecchio maestro massacrato e lotta finale all'ultimo sangue, che si sarebbe risolto in meno di cinque minuti se Ip si fosse ricordato prima della tattica da seguire per la vittoria (come fatto subito con l'antagonista giapponese del primo film).
A parte questo, gli avversari di questa volta sono inglesi, dei veri e propri barbari rabbiosi, così maldipinti da apparire non credibili. Il temibile pugile professionista, peso massimo, si comporta platealmente come un wrestler dei nostri tempi, non esita a richiedere lo scontro con persone molto più piccole di lui, e comunque alla fine ne esce sconfitto, senza onore.
Un film dunque alla stregua di tanti altri film di arti marziali già visti, sempre godibile ma privo della bellezza epica del primo. Spero che il terzo film, ammesso che esca, rinunci alla cassetta e ritorni ad una sceneggiatura ragionata, alla spiritualità di cui giovani e vecchi dei nostri tempi necessitano.
Stupenda, come nel primo film, la colonna sonora.

Non me la sento di bocciarlo anche se di passi indietro rispetto al primo ne fa ma proprio tanti, tuttavia rimane un buon film farcito di un nazionalismo cinese esasperante (gli inglesi d'accordo , ne hanno combinate di crude nelle loro ex colonie ma rappresentarli come cani rabbiosi è un espediente poco onesto mi ricordano gli italiani rappresentati nei film di spike lee, analfabeti , con la gelatina e la mazza da beisball ahahah) una parte finale un pochino retorica e manca di quel misticismo e spensieratezza del primo.
Per il resto non delude, le sfide, i combattimenti, l'orgoglio e l'onore, c'è tutto!

Dopo il successo devastante di "Ip Man", il notissimo regista di Hong Kong Wilson Yip, ne dirige il seguito e, ancora una volta, ciò che ne esce non è altro che un blockbusterone con gli occhi a mandorla, dove (sebben riferendosi a personaggi veri) la trama è il pretesto per mostrare straordinarie scene d'azione, effetti speciali magnifici e combattimenti all'ultimo sangue.

Non a caso una trama che, tra qualche intervento comico e melò, ci infila anche un bel po' di patriottismo (l'uomo straniero, visto, come mostro, giustamente vinto sul finale) e si rivela telefonatissimo nello svogimento e, anche nella resa.

Non ho visto il primo, ma al feff ho sentito pareri piuttosto altalenanti sul film, da coloro che il primo, invece, l'hanno amato. E posso immaginare il perchè. "Ip Man 2" è il classico seguito che vive di rendita e che, dunque, si basa tutto sui punti di forza del primo, ovvero, la simpatia e la serietà di Donnie Ye e le straordinarie sequenze d'azione.

Ne esce un film altalenante, poco convincente anche perchè prevedibile e molto occidentale, nonostante tratti di arti marziali (e di boxe). Il risultato non è, però, disprezzabile e, pur non amando il genere, mi sono divertito nel passare un'ora e mezza tra s*****ttate e calci per aria.

Diretto benissimo, recitato ancora meglio e con una sequenza destinata a rimanere nel cuore: la bellissima scena di lotta tra i due maestri sul tavolo che dondola, quella ha la stoffa per entrare nella storia del cinema d'azione .Anzichèno.

Sul finale, il piccolo Bruce Lee strappa un sorriso.

Come prevedibile, il film sta riscontrando un successo devastante in tutto l'Oriente. Probabilissima l'uscita di un "Ip Man 3".