i racconti fantastici di edgar allan poe: notte in casa usher (1979)

Solo un regista come Daniele D'Anza poteva rendere così al meglio, ed al contempo attualizzarle, le atmosfere delle opere di E.A. Poe; in una antica, labirintica magione si svolge un compassato ma allo stesso tempo atroce dialogo tra i protagonisti che non sono altro che martiri delle loro stesse azioni dettate più dal destino che dalla loro volontà. I personaggi sembrano solo burattini sbattuti dalla tempesta di un fato al quale possono solo soccombere, assistendo impotenti alla loro stessa caduta. Come in un macabro gioco di scatole cinesi, ci sono storie nella storia, e così un unico racconto risulta il contenitori per altri incubi di Poe che vengono solo narrati, ma non per questo risultano meno suggestivi. Il manoscritto ritrovato in una bottiglia, il ritratto ovale, il cuore rivelatore...L'orrore di Poe è psicologico, i cui protagonisti sono allo stesso tempo carnefici e vittime e questo sceneggiato riesce a farcelo capire al meglio. Completano l'angosciante quadro le melodiche e struggenti musiche dei Pooh (qui alla loro unica colonna sonora).