Nel '39, quando ha solo 8 anni, Michel viene casualmente a sapere di essere ebreo e, come tale, esposto ai pugni o agli insulti dei compagni di scuola. Quando scoppia la guerra e inizia la persecuzione antiseminita, deve adattarsi a portare un cognome falso e ad emigrare di nascondiglio in nascondiglio. Nel frattempo sa che il padre è andato a combattere contro i tedeschi e segue con curiosità le avventure del fratello Jean che accoglie nel letto una giovane profuga o fuma all'improvviso davanti alla mamma; non comprende le disavventure della sorella Nathalie che, tradita dal fidanzatino, abbandona la famiglia per vivere equivocamente come indossatrice a servizio dei tedeschi a Parigi. Attorno a Michel rimango una delicatissima mamma e una serafica nonna che il nipotino troverà in una chiesa cattolica in colloquio con Dio: i tre ripareranno in Svizzera rocambolescamente.
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I VIOLINI DEL BALLO
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