Joker è noto per essere uno dei nemici storici di Batman. Ma la storia del suo alter ego Arthur Fleck rivela come un uomo trascurato dalla società possa riversare tutta la sua grinta in qualcosa che sarà di futuro monito per tutto il mondo.
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Ero un po' restio nell'avventurarmi nella visione di questo film, non essendo un fan di Batman. In realtà ho piacevolmente apprezzato che di fantasy e supereroi in JOKER non c'è assolutamente nulla! Potremmo catalogarlo come un film drammatico, per certi versi estremamente verosimile, realistico, che tocca temi quanto mai delicati e attuali, come quello dell'emarginazione sociale di chi viene visto come diverso e imperfetto, e quindi additato come essere inferiore e oggetto di scherno. Un film eccellente, che mi trova in sintonia con l'alta media dei voti complessiva. C'è però un'unica cosa che non mi ha colpito favorevolmente nella peraltro in generale buona performance di Joaquin Phoenix - mi sembra di essere l'unico ad averlo notato -, mi riferisco alla risata. All'inizio del film, quando Joaquin Phoenix ha incominciato a ridere, la risata mi è sembrata talmente falsa e innaturale, che ho pensato che stesse facendo dei provini per sforzarsi di ridere, senza però riuscirci! Solo procedendo con la visione ho poi capito che il suo personaggio era in realtà affetto da una risata isterica incontrollabile. Mai mi sarei immaginato che stesse cercando di trattenersi, mi ha dato assolutamente la sensazione opposta!!
Simpatica la 'resa dei conti' in studio durante la trasmissione in diretta, con la pallottola in fronte a Robert De Niro :-)
Bello anche il monologo di Joaquin Phoenix nel camerino, un chiaro richiamo a Taxi Driver, quando Robert De Niro, davanti allo specchio, si prepara le battute per apostrofare l'eventuale antagonista "What? Are you talkin' to me?", prima di estrarre la pistola