la bestia uccide a sangue freddo regia di Fernando Di Leo Italia 1971
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la bestia uccide a sangue freddo (1971)

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locandina del film LA BESTIA UCCIDE A SANGUE FREDDO

Titolo Originale: LA BESTIA UCCIDE A SANGUE FREDDO

RegiaFernando Di Leo

InterpretiKlaus Kinski, Margaret Lee, Rosalba Neri, Monica Strebel

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 1971
Generethriller
Al cinema nel Giugno 1971

•  Altri film di Fernando Di Leo

Trama del film La bestia uccide a sangue freddo

In una clinica per donne affette da problemi sessuali, un ignoto maniaco si aggira silenziosamente, spiando le pazienti prima di ucciderle con i sistemi piú cruenti. I sospetti si concentrano sul direttore dell'istituto ma anche il comportamento degli altri ospiti lascia spazio al dubbio che ad uccidere possa essere uno di loro. La polizia decide di tendere una trappola al killer.

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Voti e commenti su La bestia uccide a sangue freddo, 22 opinioni inserite

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Boromir  @  19/03/2023 17:02:19
   6 / 10
Che Fernando Di Leo disprezzasse il progetto e più in generale il giallo-horror argentiano lo si deduce tranquillamente dalla svogliatezza degli attori, dagli evidenti problemi di ritmo sparpagliati qui e là. Resta da vedere se la sciatteria di una sceneggiatura piena di buchi e dialoghi scalcagnati sia diretta conseguenza del ripudio o un voluto autosabotaggio atto a trasformare il contenuto in parodia: il fatto che la vicenda sia ambientata in un maniero-manicomio pieno di armi medievali a portata dei pazienti, e l'esasperazione dell'elemento erotico contrapposto allo spargimento di sangue lascia propendere per il secondo scenario.
Tra i pregi di questo strambo film pulp: le tese, sanguinosissime scene di omicidio; l'ambientazione pseudogotica che ha il suo perché; la sempre magnetica presenza di Klaus Kinski. Così male è così buono fino all'ultimo fotogramma.

Alpagueur  @  14/01/2021 10:59:04
   6 / 10
Fernando Di Leo, noto principalmente per i suoi thriller d'azione italiani, ha diretto questo filmetto di exploitation, ambientato in un elegante "manicomio" dove le mogli ricche vengono "messe via" per "stare meglio" dai loro mariti "preoccupati". Immagino che molti considereranno "La bestia uccide a sangue freddo" (alias "The cold blooded beast"...titoli alternativi come "Slaughter Hotel", "Asylum Erotica" o addirittura uno francese che si traduce approssimativamente come "Le insaziabili bambole erotiche del Professor Hitchcock" penso non siano accurati e anzi fuorvianti) una sorta di giallo. Un assassino, che indossa un mantello nero, guanti neri e un passamontagna (Di Leo lo inquadra per lo più in ombra e da lontano), sta selezionando le pazienti da uccidere e spetta allo spettatore decidere chi è questo misterioso psicopatico. Potrebbe essere l'enigmatico uomo di poche parole, il dottor Francis Clay (Klaus Kinski, affascinante e con le labbra serrate come lo era normalmente in questo periodo della sua carriera), adorato dalla paziente trascurata, Cheryl Hume (Margaret Lee)? Potrebbe davvero essere qualcuno con una psicosi squilibrata a indurlo a scagliarsi contro le donne? Lo stuolo di bellezze che popolano questa istituzione bloccata includono Rosalba Neri (che ha rubato la parte nei panni della sensuale ninfomane, Anna Palmieri, la cui malattia potrebbe derivare dalla fine della relazione incestuosa con suo fratello, che fornisce uno strato extra di sporcizia che non mi aspettavo), Jane Garret (nei panni di Pearl, ragazza mulatta praticamente abbandonata dai suoi genitori) e Gioia Desideri (nel ruolo di Ruth, una paziente con tendenze suicide e omicide). L'istituzione, che assomiglia più a un resort alla moda che a una tana per pazzi, ha una grande stanza piena di armi bianche medievali (non sono sicuro del motivo per cui queste armi siano usate come decorazioni per un luogo dedicato a mogli ricche, ma tormentate) che l'assassino userà ovunque, come un pugnale, una spada, una balestra, una Vergine di ferro (!) e un mazzafrusto (usato per colpire le teste delle infermiere in un assalto affrettato e disperato mentre la polizia lo insegue!). La violenza, ad essere onesti, è fuori dallo schermo e curata in modo da non dettagliare eccessivamente il tipo di ferocia che sembra implicita (quando Di Leo mostra i risultati della ferocia dell'assassino, essi sono meno raccapriccianti di quanto potrebbe sembrare, come per es. il destino di Rosalba/Anna). Questo film presenta anche (con mio grande piacere) una fiorente storia d'amore saffica tra un'infermiera (la bellissima e minuta Monica Strebel/Hylde) e la sua paziente preferita, Pearl, inclusi un massaggio e una insaponata al seno con la spugna nella vasca da bagno, culminante in una sensuale danza afro e una breve, ma eccitante, sessione d'amore. Ero un po' frustrato dal fatto che Di Leo si allontani dal loro climax proprio mentre stava diventando bello, ma l'intero film sembra evitare di "andare troppo lontano" (anche se ci sono un sacco di riprese inguinali a nostra disposizione). La Neri, a dirla tutta, è il motivo per rispolverare questo film d'annata: brucia il potere seduttivo e fa l'amore con noi attraverso la telecamera (ogni centimetro del corpo di questa donna è allettante). Chi potrebbe criticare il giardiniere (John Ely) per non essersi rotolato con lei nella serra?!? Ancora una volta, la loro scena di sesso arriva solo a un punto "sicuro" specifico, senza diventare troppo softcore. Anche Margaret Lee, che non è certo una sciatta, ha una scena simile a quella finale della Neri, dove si contorce in estasi sul suo letto, nuda e in uno stato di beatitudine, apparentemente colta in un sogno fantastico. Se ti piace tutto ciò, allora Di Leo non ti deluderà. Rosalba praticamente fa l'amore con il suo letto, si masturba e sguazza tra le lenzuola così come un maiale si rotola nel fango; è affascinante se ami la forma femminile. Kinski (dott. Francis Klay) è ambiguo e strano nel comportamento, tanto quanto deve esserlo per convincere il pubblico che forse è lui l'assassino. Un John Karlsen dall'aspetto un po' confuso e anziano interpreta il medico principale della clinica (prof. Osterman), con vari altri inservienti e personale addetto alla cura dei giardini, completati dal sinistro Mr. Hyde, l'attore Fernando Cerulli (Augusto, l'autista), inventato per sembrare un po' un alter ego del buon professore/Kinski...una bambola kewpie per coloro che si divertono ad indovinare chi è l'assassino! Questo film è stato uno dei thriller più efficaci del dopo "Gli orrori del liceo femminile" (alias "La residencia"/"The house that screamed", anno 1969) a venire fuori iniziando a mescolare contenuti sessuali grafici con violenza sempre più grafica: l'unica domanda è diventata come giustificare narrativamente questa combo sesso & sangue. Fernando Di Leo ha scelto un'angolazione divertente e soddisfacente che in realtà suona come la premessa per un film porno. Klaus Kinski ha un taglio di capelli qui che lo fa sembrare un membro degli Yes dei bei tempi ed è sullo schermo per forse venti al massimo dei novanta minuti circa di attività del film, durante i quali riesce a fumare due o tre sigarette, pronunciare alcune righe di psico-balle e fare innamorare Margeret Lee di lui. Abbastanza buono per un paio di settimane di lavoro, direi. La "vergine di Norimberga", usata dall'assassino per uccidere Augusto, mi ha ricordato quella de "Gli orrori del castello..." di Mario Bava, stesso anno di questo (non so quale dei due sia uscito prima). Certo è piuttosto curioso vedere strutture sanitarie di quel tipo con asce da battaglia a due mani et similia come decorazioni murali nei loro edifici, ma mi è piaciuto anche il modo in cui Di Leo è stato in grado di combinare gli elementi di un thriller gotico con una lurida immagine di sesso moderna in modo così semplice: le scene dell'assassino che si aggira nell'oscurità, seleziona le armi e poi deve scorrazzare per rimanere inosservato hanno avuto una certa qualità, che in un certo senso ci hanno permesso di infilarci nei panni dell'assassino, anche se ci si chiede perché una clinica medica potesse avere quella che sembrava essere una scorta inesauribile di sigarette per i personaggi su cui sbuffare così copiosamente, ma a quanto pare nel 1971 in Italia tutti fumavano. Di ulteriore interesse la villa utilizzata per almeno alcune delle riprese, è lo stesso edificio utilizzato in "Nella stretta morsa del ragno" (alias "Web of the spider") di Antonio Margheriti, dello stesso anno (1971)...il corridoio al piano di sopra è esattamente lo stesso set, solo con le pareti dipinte di bianco e i mobili riorganizzati (la casa di cura in Francia, questa sorta di asilo dove gli "ospiti" sono liberi di entrare e uscire a loro piacimento e le deliziose pazienti sembrano passare la maggior parte del tempo a giocare a croquet, è in realtà Castello Chigi a Castel Fusano, nell'Agro Romano).

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Italo Disco  @  24/02/2020 20:58:59
   4½ / 10
Squalliduccio e un tantino idiota si disinteressa della trama per soffermarsi di più su nudità e morbosità da guardoni. Di Leo si piega alle regole del genere in maniera birichina con inquadrature variegate, montaggio spezzettato, zoomate sul basso ventre e il film per qualche momento si regge; ma tra il sangue più finto che abbia mai visto, un finale cretino e idee strampalate l'impossibilità di salvarlo è scontata.

DitaAppiccicose  @  07/08/2017 22:01:53
   5 / 10
Film che va molto al di là del solito connubio tipico degli anni settanta tra il genere giallo e quello erotico. "La bestia uccide a sangue freddo" è un film erotico in tutto ( in alcune scene addirittura rasente la pornografia ) che sfrutta l'espediente dell'assassino probabilmente per attirare più pubblico. Purtroppo però la pellicola ne risente parecchio ed è quindi ( in parte ) accettabile solamente come film erotico. Dire che Klaus Kinski sia sprecato è addirittura un eufemismo...

Neurotico  @  24/03/2014 22:06:11
   5 / 10
L'ho visto per completismo dovuto a un grande regista di genere. Ma questo thriller/giallo con sfumature erotiche (che stonano in modo inopportuno e che appesantiscono un film di per sè abbastanza lento) annoia più che appassionare, e se lo fa, raggiunge l'obiettivo per questioni meramente "ormonali". Nel finale la violenza e il sangue risollevano un pò le sorti di un thriller scontato e fiacco. Un lavoro minore nella filmografia di Di Leo. Kinski sprecato.

Goldust  @  27/07/2013 09:13:01
   4½ / 10
Se non si è più che appassionati al genere non vi è proprio motivo di vedere questo insulso thriller dalle venature erotiche, povero sia di idee che di tensione. Recitazione sotto il livello di guardia, e anche Kinski sembra spaesato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/02/2012 13:34:21
   2 / 10
Insulso thriller erotico realizzato davvero male...
In una clinica femminile dove non mancano nifomani e lesbiche arriva un killer che sceglie ogni volta un'arma diversa per i suoi omicidi...del resto la clinica mette a disposizione una sala piana di armi di ogni genere proprio vicino all camere delle ragazze...e ricordiamo che siamo in un istituto pschiatrico!
Ma non sono tanto le scene di violenza che saranno ricodate in questo film (per altro realizzate male e con evidente vernice rossa) poiche sono i siparietti sexy a tenere la scena...
Ridicolo

Oskarsson88  @  11/11/2011 19:52:56
   4½ / 10
Vabbè questo film ha davvero poco senso... avete già detto tutto o quasi quello che c'era da dire... clinica psichiatrica con sole stradio** perennamente a crogiolarsi in nudità tra le coperte, armi medievali sparse ovunque per tutta la clinica pronte all'uso di chiunque, un omicida che nel giro di poche ore (?) fa fuori indisturbatamente un buon numero di pazienti (poi è ridicolo, tutto lento e affannato...) e la polizia che addirittura usa una paziente come esca!?!?! E poi una volta scoperto se lo lasciano immancabilmente sfuggire un'altra volta e gli consentono di spiattellare il cranio ad un'altra decina di persone (tanto per fare, perchè poi lui ormai era fregato)... no proprio no, questo film non ha davvero senso. Salvabili le musiche e qualche atmosfera, e qualche bella pulzella seppur al sodo effettivamente non ci si arrivi mai... prima opera di Fernando di Leo che mi trovo a dover bocciare in maniera assoluta, cosa tral'altro che ha fatto anche lui stesso... e vabbè, mettiamoci una pietra sopra.

Leonardo76  @  24/08/2011 14:58:34
   5 / 10
Troppe e troppo lunghe le scene erotiche, omicidi fatti male (anche se l'idea delle armi medioevali era buona), Klaus Kinski fuori parte. Inferiore a tanti gialli\thriller italiani dell'epoca.

JOKER1926  @  01/06/2011 15:44:51
   5 / 10
Partiva molto bene questo film di Fernando Di Leo "La bestia uccide a sangue freddo", cioè la location prometteva molto, la prefazione circa la storia non era affatto trasandata ma in modo inesorabile il film presenta delle crepe mostruose, passi il termine "mostruoso" che talaltro si sposa un po' al contesto.

Quando si parla de "La bestia uccide a sangue freddo" comunque urge esporre una breve ma efficace avvertenza, questo di Di Leo non è dopotutto un thriller nel senso più assoluto della parola, infatti eccetto determinate scene (vedere quelle finali) il prodotto cinematografico dirotta le proprie azioni in pazzoide e al contempo deliranti sequenze sessuali ove traspare, senza filtri, tanta roba.
Per chi ama il sangue, la logica, la "tattica" assassina del killer deve star lontano da "La bestia uccide a sangue freddo". Con questa premessa in modo automatico scemano le ambizioni, gli apprezzamenti per il film in questione, ma è ovvio.
Di Leo in linea generale floppa, ed è un vero e proprio peccato perché oltretutto qualcosa di buono c'era. Le maggiori positività si riscontravano sul piano della bellissima fotografia amalgamata in colori vivi, in una bella (quasi spettrale) atmosfera e come accennato all'inizio a far colpo era lo scenario, ovvero una clinica psichiatrica femminile che quasi strizzava l'occhio alla scuola di danza "Argentiana".
La forza di propulsione parzialmente si intravede lo stesso nel film, nonostante la pellicola sia molto lenta e leziosa (altro rimprovero questo alla regia!) lo spettatore bene o male non proverà mai in modo integrale la noia, insomma l'intrattenimento giocoforza persiste abbastanza a lungo. I problemi sono altri come la scarsissima infarinatura di narrazione e le troppe scene erotiche che si susseguono senza specifico senso. Comunque ci pensa il finale, davvero sanguinoso e mattatore, a dare un po' di verve. Certo "La bestia uccide a sangue freddo" rimane insufficiente, da ricordare Klaus Kinski nei panni di un improbabile dottore, da scordare per sempre, invece, il movente e il killer, siamo a livelli impronunciabili purtroppo.
L'ultima osservazione è positiva e riguarda da vicino la scelta della regia di metter in mostra le varie armi, davvero suggestiva la cosa, anche se poi a livello concettuale il tutto stona un po', ma a conti fatti in un film thriller, in linea teorica, è la forma, il pathos e il magnetismo di un determinato evento/cosa che nasconde consequenzialmente pecche, forzature e varie illogicità del caso.

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Ultima risposta 01/06/2011 17.17.06
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  29/08/2010 11:00:11
   4 / 10
Purtroppo è il primo film brutto di Di Leo che vedo. Ha una sceneggiatura mediocre, situazioni poco credibili, troppe sequenze allungate senza criterio a dismisura e la presenza di situazioni erotiche molto forti usate più come un riempitivo di una certa mancanza di idee. Inoltre non riesce a sfruttare a dovere la presenza di Kinski, un potenziale valore aggiunto rimasto molto in sordina.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  27/08/2010 10:27:00
   4½ / 10
Già stato detto tutto da goat.
Il film tocca apici di comicità assoluta, non si può rimanere seri a guardare sto film.
Nota: si potevano tagliare ben 15 minuti di sogni. Sono gli "incubi" più inutili della cinematografia, le scene sono uguali a quelle già viste. Il risultato è quello di sbragare le palle ancora di più.
dò un voto così alto per il massacro finale, le belle donne e la comicità straordinaria.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  26/07/2010 11:54:38
   4½ / 10
Pessimo e inconcludente thriller di Di Leo.
Girato solamente per cavalcare l'onda del successo argentiano,come ammesso successivamente, non riesce ad avere un minimo dell'eleganza stilistica e della tensione dei primi lavori di Argento,quando era uno che i film li sapeva fare.
Quello che da più fastidio è che a buttare tutto in vacca sia stato proprio Di Leo che precedentemente aveva dato prove di grande bravura nonostante sceneggiature non eccelse. Qui di trama neanche a parlarne,solo un pretesto per mostrare volgari erotismi di bassa lega. Certe inquadrature ginecologiche non lasciano spazio a dubbi di sorta. A fare da collante agli omicidi per la maggior parte svogliati sono le performance di nudo delle residenti della clinica.
Gli assassinii sono pessimi a parte uno ben fatto,ogni tanto Di Leo sembra svegliarsi è mostra la sua bravura per poi tornare assopito ad inquadrare qualche natica o bacio saffico.
Salvo solo Kinski,anche se solo in un film potevano avere un dottore del genere.


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Da vedere solo se si ha qualche prurito (ma neanche per quello) e per il finale ben fatto. Troppo poco anche solo per salvarlo.

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Ultima risposta 26/07/2010 12.27.42
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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/11/2009 11:28:06
   6½ / 10
Insomma. La storia è abbastanza ridicola ma regia e cast rendono il tutto godibile.
Thriller-giallo dalle tinte horror pregno di erotismo anche molto esplicito.
Filmetto anni '70 che lascia guardare tranquillamente.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  27/09/2009 17:15:09
   7 / 10
Non facile da commentare, il film ovviamente pecca di sceneggiatura(peccato perchè ritengo Di leo il migliore) e alcune cose francamente sono stupide e senza senso. Però dal punto di vista registico, qui il nostro Di leo ci sazia di inquadrature di altissimo livello, e il film, tutto sommato è godibile..poi stiamo parlando di un b-movie anni 70 e un Di leo non ancora al massimo della sua espressività cinematografica ( come ho ripetuto prima pecca il film nella sceneggiautra). Klasu KInski(come dal resto anche Henry Silva ina ltri film del Di leo) sembra nn fare l attore, e la sua stabilità sembra veramente naturale.

Per i buon gustai di cinema, e soprattuto per i fan sfegatati dei b-movie anni '70 questo film è imperdibile, ma se non conoscessi ne i b-movie e nè il DI leo avrei dato qualche punto in meno al film,

GodzillaZ  @  21/04/2009 16:17:42
   6½ / 10
Purtroppo la storia non stà in piedi... è tutto illogico: armi mortali (balestre, spare, asce, mazze ferrate...vergini di ferro!!!) a disposizione di gente dalla mente instabile (anche pazienti palesemente folli omicidi!), tutte, ma TUTTE le donne presenti nel film sono gnoche da paura...ecc.ecc.
Però, nonostante il tutto sia stato fatto APPOSTA per poter girare il film, la cosa risulta godibile. Erotismo, violenza (sembra uno slasher!!!) all' interno di un unico edificio. Bella fotografia e Kinski completano il tutto.
Il finale è improvviso e da paura!
Non mi sono sentito di dare di più però il film, se preso per quello che è, saprà divertire.

phemt  @  18/05/2008 18:32:05
   5½ / 10
Stimo molto Fernando Di Leo ma oggettivamente a parte l’indiscusso valore della trilogia poliziesca (La Mala Ordina, Il Boss e Milano Calibro 9) bisogna ammettere che i restanti lavori del regista pugliese sono sempre stati un infinita altalena di alti e bassi con alcuni buoni film alternati ad altri francamente evitabili…
La Bestia Uccide a Sangue Freddo fa parte proprio di quest’ultimo gruppo ed è uno pre slasher movie che cerca di mischiare omicidi e un po’ di soft core…
La regia è molto anni 70 e a tratti addirittura al limite del trash tra zoomate, rotazioni e flashback inutili inseriti in momenti sbagliati ma il buon uso della soggettiva e il mestiere del buon vecchio Fernando salvano tutto in corner…
Gli omicidi sono infatti ben congegnati e tutti diversi tra loro e bisogna ammettere che la prima parte tutto sommato riesce pure ad interessare e a catturare lo spettatore… Il problema grande del film sta nella sceneggiatura: si ha infatti la netta impressione che lo stesso Di Leo probabilmente non aveva le idee molto chiare su quello che stava facendo visto il livello dello script…
La parte erotica non osa mai, i dialoghi sono terribili e di una banalità sconcertante e alcune caratterizzazioni pessime e fuori da ogni logica: l’ispettore di polizia dice solo stupidaggini, Kinski non si capisce bene cosa ci faccia nel film visto che non fa altro che girare per la villa vestito di gran classe e fumare sigarette (si prende una pausa giusto quando si pacca la depressa) e il direttore ha spesso comportamenti poco sensati… Il movente finale preferisco poi nemmeno commentarlo perché onestamente non ha senso…
Peccato perché come idea di base l’unione tette-sangue ci stava pure ma alla fine della fiera rimangono giusto un paio di omicidi ben diretti, qualche tetta o **** al vento e una storia senza logica…
Gli appassionati però potrebbero trovarci qualcosa di buono e quindi tutto sommato un’occhiata gliela si può dare… E poi è pur sempre un Di Leo…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  21/04/2008 17:20:30
   4 / 10
Realizzato su commissione per sfruttare il successo ottenuto da Dario Argento con le sue due prime pellicole, “La bestia uccide a sangue freddo” è un pasticcio senza senso che lo stesso Di Leo ha definito come il suo peggior film.
L’incipit è davvero interessante e lascia presagire il meglio,ma con il passare dei minuti non si capisce bene a cosa si stia assistendo,la trama è infatti priva di logica,ricca di incongruenze madornali e di buchi clamorosi.Le malefatte di un killer psicopatico,il cui movente è risibile,passano in secondo piano davanti al corollario di bellezze disinibite che mostrano senza problemi le loro grazie.Non si capisce bene se si tratti di un porno soft,con svariate scene di nudo ed anche un paio di inquadrature decisamente eloquenti ma al tempo stesso ben poco conturbanti o di un giallo che non possiede assolutamente la capacità di avvincere o disturbare,mettendo in scena una storia banale e una violenza all’acqua di rose (a parte una scena).
La regia di Di Leo non è malvagia,ma i continui flashback appaiono inutili tanto quanto la presenza di Klaus Kinski praticamente un pesce fuor d’acqua e sfruttato molto male.La figura del killer ansimante e di nero vestita ha il suo perché,ma viene affossata dalle magagne di cui sopra.
Alla fine gli unici motivi d’interesse restano l'avvenenza delle attrici e un paio di sequenze ben congegnate,un po’ pochino…

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  10/04/2008 10:08:44
   5 / 10
non da buttare del tutto, ma secondo me è l'unico passo falso flagrante della carriera dell'ottimo di leo. oltretutto non sono mai riuscito a vedere l'uncut di 97 minuti, e pure questo non aiuta.
l'idea c'è: il castello abbandonato, la collusione fra soft-core e slasher, belle donne che smaialeggiano fra di loro e col personale, ma il film paga dazio per uno script illogico e involontariamente comico.
la location è un istituto di cura per le malattie mentali (in cui, attenzione, ci sono anche pazienti violente). orbene, è mai possibile che nella sala ricreativa, liberamente accessibile a tutti, ci siano ASCE, PUGNALI, SPADE, MAZZE FERRATE e una VERGINE DI FERRO?!?!
oppure: scambio di battute fra sbirro e medico, il poliziotto propone di usare una delle pazienti come esca per attirare il maniaco. e il dottore risponde: "Sì, MI PARE UNA BUONA IDEA!". ma come?! mandi così a cuor leggero una tua paziente verso una morte probabile?! che ***** di fine ha fatto il giuramento di ippocrate?!
reso ridicolo anche il povero kinski, che sta in scena una decina di minuti, fuma 20 sigarette, va' in giro come fosse un pappone nel suo harem e fa in tempo a limonarsi una delle internate (minchia che fior fior di dottoroni che c'erano...).
non gli do 4 solo per alcuni motivi: le belle donne, che rendono tutto sommato piacevole la visione, il fatto che la mia versione fosse cut, e il massacro finale, che mi ha ricordato troppo quello di ted bundy alle Chi Omega.

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Ultima risposta 19/05/2008 08.21.23
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clone 1975  @  09/07/2006 16:29:00
   7½ / 10
deciso a dare 10 dopo la prima ora di film,omicidi che si facevano attendere ,ma che preannunciati dal respiro affannoso dell'assassino arrivavano ,belli ,specie quello chiuso nel sarcofago,poi arriva il finale bellissimo,nn me lo sarei aspettato il killer,però il movente,o Dio nn sto dando 5 solo perchè magari è fatto apposta proprio per specificare la sua pazzia,altrimenti i moventi del tenente colombo e la signora in giallo sn migliori

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/07/2006 18:38:54
   3 / 10
Non c'è una cosa che funziona: come giallo è imbarazzante, come film erotico non si capisce dove voglia arrivare...riassunto: 3 è il voto più appropriato. Non so che film abbia visto chi ha commentato prima di me...

6 risposte al commento
Ultima risposta 06/07/2006 10.50.05
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benzo24  @  21/06/2006 18:48:14
   10 / 10
Mix di violenza e sesso con la regia d'autore del grande di leo.

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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