la dolce mano della rosa bianca (2010)

er essere un prodotto fatto con pochissimi mezzi è interessante. Mette al centro la tematica degli incidenti stradali dovuti a comportamenti irresponsabili o quantomeno imprudenti e si filtrano attraverso un racconto dalle forti atmosfere gotiche, dove la presenza stessa della bambina non può evocare Operazione Paura di Mario Bava. La narrazione non è particolarmente elaborata o foriera di sorprese, ma va dato atto della buona resa fotografica della seconda parte ambientata nel cimitero.

Dopo aver sentito parlare più volte di questo cortometraggio, sono finalmente riuscito a vederlo e la mia impressione è più che positiva. Buona la sceneggiatura, che si basa su un problema attuale che riguarda i giovani: la conduzione. Nonostante il film sia tremendamente drammatico, esso presenta anche argomenti tipicamente horror, come il cimitero con le sue tombe e ragnatele, la notte con le sue ombre e la pioggia con i suoi tuoni. Ogni componente è amalgamata perfettamente con l'altra (regia – recitazione – fotografia – musica - montaggio), creando così un piccolo gioiellino. Questo è il terzo corto che vedo di Melini e la mia impressione è che siamo di fronte ad uno dei migliori registi nell'ambito del corto. Da vedere!