Sopravvissuto ad un incidente aereo per la sesta volta in tutta la sua vita, il magnate internazionale Zsa-zsa Korda tenta di ricucire i rapporti con sua figlia Liesl, nel frattempo diventata suora, che non vede da troppo tempo.
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Al solito, i primi minuti di film li passi ad esclamare "Wow che stile visivo!", "Wow che scrittura brillante!". Poi però arrivi al minuto 10 e già ne hai abbastanza, anche perché per il resto del film non c'è granché d'altro. Ci sono solo personaggi che parlano a duemila chilometri orari (la morte del ritmo, non essendoci mai un momento in calare), episodi autoconclusivi che si susseguono senza interesse, solo per dare una parte a qualche altra star del cast e nessuna, ma proprio nessuna, relazione umana di cui ti freghi qualcosa. Sta di fatto che il giorno dopo averlo visto non lo ricordo già più. Anderson deve rinnovarsi, non c'è più nessuna sorpresa nei suoi film.