la vita accanto (2024)

Una mamma che ripudia la sua creatura (Rebecca ), perchè nata con una macchia purpurea rossa sulla guancia e una bambina che cresce infelice e nell'angoscia di essere rifiutata da chi l'ha messa al mondo perché colpevole di essere venuta alla luce con quel "marchio" sul viso di cui nessuno più di tanto sembra accorgersi tranne la madre.
Sembrerebbe questa la storia che Giordana vuole consegnarci, se non fosse tutto ciò immerso in un contesto familiare un po ambiguo, all'interno del quale osserviamo la presenza di un padre arrendevole e quasi assente che asseconda suo malgrado (chissà perchè) tutte le volontà e gli atteggiamenti della moglie, e poi c'è la zia (un po ambigua?), donna colta, premurosa e presente, oltre che pianista di grande talento.
Il film scorre lento, ma tiene lo spettatore in attesa di qualcosa, quasi consapevole che non può finire così e infatti così non finirà .........
Gli attori, quasi sconosciuti (al sottoscritto naturalmente), fatta eccezione per Sonia Bergamasco (la zia) che in definitiva non brilla, sembrano arrancare stancamente.
Brave, invece, le bimbe e le ragazze che col passare degli anni recitano nel ruolo di Rebecca che cresce.
Il finale del film fa lievitare di almeno un punto la sua valutazione complessiva.

SPOILER