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Non mi è piaciuto. Riconosco la bellezza delle musiche, le quali, secondo me, sono l'unica cosa decente del film. Non mi dilungo sul fatto che è molto simile a "l'attimo figgente", ma esprimo solo il mio parere: mi ha lasciato indifferente, mi ha stuccato e un pò infastidito. Meno male che non ha preso l'Oscar...
L'ho visto in lingua originale e quindi non l'ho capito del tutto. Ma quanto ho visto (e tradotto) mi ha fatto capire che senz'altro non è un capolavoro. Da quanto mi è parso credo che sia troppo legato a "L'attimo fuggente", gli attori (non i bambini) sono troppo imbalsamati e le musiche, che in un primo momento possono senz'altro piacere, dopo un analisi un po' più dettagliata sono state troppo "morriconiane". Dunque mi è sembrato che a salvarsi siano stati i bimbi, non (troppo) impacciati davanti alla camera.
solo un film francese poteva poteva creare una commistione tra la vera essenza malinconica di questo film( derivata dalla situazione dei ragazzi educati con la massima durezza dal preside ) e le situazioni buffe che strappano un sorriso al pubblico angosciato da questo film non proprio leggerissimo.commuvente la scena in cui il professore\musicista abbandona il collegio ed i bambini che non possono vederlo gli lanciano aereoplanini con scritti messaggi di addio e di rigraziamento. toccante anche la scena in cui sembra che il piccolo peppinot sia abbandonato sia destinato a rimanere abbandonato per una seconda volta ,questa però dal maestro.falso dunque un commento che lo definisce un film che non riesce a suscitare emozioni. un bellissimo film che non è però il mio genere....
Ma come diavolo si fa a mettere voti così alti ad un film del genere, dico io. Un film di questo tipo dovrebbe come minimo riuscire a smuovere qualcosa dentro di noi, altrimenti non ha senso... Suvvia, non c'é neanche un misero effettuccio strappalacrime! Il nulla... Lo spettatore rimane lì dov'é, seduto sulla sua poltrona a sbadigliare... Aridatece tutti insieme appassionatamente.
Favoletta noiosa e irreale. Una trama molto interessante e importante, sebbene un pò inflazionata, questa dell'educazione e dell'abuso, purtroppo solo accennata senza alcuno sviluppo concreto. Superficiali e marginali tutti i personaggi; unica figura di rilievo appare il sorvegliante musicista che con un dolce sorriso rimette in riga una moltitudine di scatenati scapestrati, e con lo stesso imperturbabile approccio accetta i rifiuti dell'amore e le mancate riconoscenze, un esempio sociale di benefattore dell'umanità, figura piuttosto rara quanto insolita...