l'ordine naturale dei sogni (2010)

Commedia drammatica
3 ragazzi ognuno con un destino, legati da amicizia in un paesino inglese dove il lavoro in fabbrica sembra l'unica speranza.
L'amore.

C'è una bella colonna sonora. Ho apprezzato la canzone scelta per la fase chiusura...

Gervais fa ridere, ma non limita a questo. I suoi messaggi sono sempre costruttivi.

Tecnicamente ben fatto. Personaggi tutti ben caratterizzati.

Una bella sorpresa come commedia drammatica giovanile con un cast molto buono ed un buon regista come Ricky Gervais (che in quelle poche occasioni che qui recita fa ridere davvero di gusto)....assolutamente nulla di imperdibile e non c'è nulla che non si sia già visto e sentito altre volte ma la grazia con cui il tutto è amalgamato rendono più che piacevole, ed istruttiva, la visione.
Ci sono una manciata di dialoghi importanti, delle battute divertentissime ed una colonna sonora anni 70 strepitosa!
Io mi son divertito parecchio e Gervais lo trovo un piccolo mito....

Scritto da quel mezzo geniaccio di Gervais insieme a Stephen Merchant, suo collaboratore, co-autore nonchè amico - insieme hanno realizzato anche quella ****ta che porta il nome di "The office"- "Cemetery junction" svela il lato meno cinico e spietato del comico britannico, senza però scadere in quei facili sentimentalismi che frequentemente appesantiscono pellicole simili.

Gervais racconta con leggerezza e un filo di malinconia la storia di tre ragazzi di periferia che si stanno affacciando all'età adulta e che devono fare i conti con tutte quelle problematiche che essa prevede, ma lo fa senza dimenticarsi nel mazzo la propria carta vincente: l' ironia, estratta con tempismo ed efficace nel dare maggior respiro ad una vicenda altrimenti non certo inedita.

Nonostante non si tratti di una pellicola rivoluzionaria, grazie anche a un cast affiatato e ad un'ottima colonna sonora "Cemetery junction" è un buon esempio di come si possa fare ancora una buona commedia con pochi, semplici ingredienti ma ben miscelati.

Film piuttosto carino, tenero e simpatico e ben fatto...da vedere per passare un paio d'ore piacevoli

film interessante, delicato. Non male e ben congeniato, carina la storia fino alla fine.

Tra spunti decisamente esilaranti e un'analisi sociale dagli scialbi approfondimenti si snoda la vita di tre giovani alle prese con le incertezze provocate dal passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta.
Lo sfondo è quello dell' Inghilterra operaia degli anni '70, ancorata a vetuste tradizioni e votata al culto del lavoro e della famiglia, ferma quindi ad una condizione insoddisfacente per le nuove generazioni.
Ricky Gervais, noto soprattutto per la serie tv "The Office", imbastisce bene le varie problematiche , delinea un quadro proletario segnato da palesi differenze di classe e dispute razziali offrendo spunti di riflessione a ripetizione. Questi però passano in secondo piano ingoiati da una leggerezza di fondo che doma ogni bruttura attraverso espedienti regolarmente accomodanti.
Nulla di male in tutto ciò, resta però l'amaro in bocca per tale abbondanza di temi delicati lasciati cadere nel vuoto o appianati in maniera fin troppo indulgente.
Si storce il naso per il modo semplicistico con cui Gervais mette al proprio posto ogni tassello, mostrando brillantezza pura solo nei siparietti comici tra cui spiccano alcune scaramucce verbali e delle freddure da urlo, tipo quella riguardante la contrapposizione tra musica classica ed Elton John. A proposito di musica il regista va sul sicuro scegliendo pezzi di autori pregiatissimi, purtroppo buonismo di fondo sminuisce la credibilità dei personaggi e la consistenza della narrazione.
Un film passabile sul disagio giovanile che ha il grande difetto di attenuare i momenti spinosi con sviluppi più adatti ad una rivista per sospiranti teenager.

Nella vita siamo sempre davanti ad un bivio, sopratutto a quell'età...
Commedia nostalgica e a tratti profonda. CONSIGLIATO

"Smettila di ascoltare musica classica fatta da froci. Metti qualcosa di Elton John".

Una battuta folgorante di questo tipo, all'inizio del film, già ti predispone più che bene.
Aldilà delle facezie, sarà probabilmente per Saturday night alright for fighting di Elton John che questo film mi ha ricordato Fandango di Kevin Reynolds, ma mentre nella pellicola americana c'era il naturale sfogo verso gli spazi sconfinati dell'America ad essere teatro del definitivo passaggio all'età adulta, questa pellicola ne è al contrario la sua versione centripeta. Non ci sono spazi sconfinati ma la squallida piattezza della vita di paese dove le alternative sono un futuro in fabbrica o la compagnia di assucurazioni, culla di yuppies in erba.
Non esiste una vera e propria scelta, al limite tu puoi scegliere il binario dove incanalare la tua vita, poi basta. Nessun cambiamento ulteriore.
Il contesto raccontato dal regista gioca su toni apparentemente leggeri, ma grazie al forte sarcasmo dei suoi dialoghi si intuisce chiaramente la realtà tragica dove sono immersi i giovani protagonisti. Un film sorprendente che con pochi tratti parla di molte tematiche senza superficialità e facendoti fare quattro sane risate. Anzi, in una qualche misura mi ha ricordato la gloriosa commedia italiana che fu.

Bella sorpresa questo film diretto da Ricky Gervais fra l'altro con un' ottima regia, una buona fotografia ed anche una bella colonna sonora. Non smetterò mai di essere grato a questo sito perchè dai commenti delle persone si riescono a scoprire veramente dei bei film. L'ambientazione ci riporta indietro agli anni '70 in uno sperduto paese dell'Inghilterra dove un gruppo di ragazzi passerà dall'età dell'adolescenza a quella adulta scontrando i propri sogni con la realtà del mondo che si trovano di fronte. Tutto il cast ottimamente in parte, i tre protagonisti bravi, e buoni i ruoli di contorno di Ricky Gervais, Ralph Fiennes e Emily Watson. Da tenere d'occhio questo attore regista che già mi aveva colpito con un'altro film passato in sordina Il Primo dei Bugiardi. Mi aveva invece deluso in Ghost Town. In conclusione bel film da riscoprire sicuramente. Voto 7,5

Commediola leggera e coinvolgente a partire da questi sogni che fan parte di tutti noi, condita con un po retorica, dei bravi giovani e alcune battute riuscite; in conclusione un pensiero la lascia... carino.

Non è una commedia, ed ha il solito risvolto finale che non è piacevole per me. Nonostante i temi siano molto reali, "di tutti", è un film che non mi ha dato nulla

Commedia impegnata dal sapore retrospettivo, che lascia la sensazione continua che ciò che viene raccontato non si svolge nel presente ma è la memoria dei passati anni adolescenziali. Non a caso il film è ambientato negli anni 70. L'incontro-scontro con il disagio profondo dei giovani, o di chi è stato giovane, la difficoltà di trovare la propria strada, il desiderio di fuggire dalle scatolette che il mondo ha preparato per chi non trova la forza di ribellarsi. Bel film, pervaso di ironia scanzonata ma tratti perfino commovente. Azzeccato (una volta tanto) il titolo italiano.

Commedia ben riuscita e abbastanza gradevole.
Non sarà il massimo del divertimento ma riesce ad affrontare vari temi con intelligenza.

Bel film, vale la pena vederlo.

Ogni volta che vedo un film di Ricky Gervais (qui anche produttore e sceneggiatore, sebbene in condivisione) aumenta la mia stima nei confronti di quest'uomo.
Cemetery Junction è un'intelligente, profonda e divertente commedia ambientata negli anni 70 in Inghilterra (e già questo a me poteva bastare…) che descrive le gesta di 3 amici nel periodo più delicato della crescita, quello in cui bisogna decidere che tipo di adulti diventare. Se i temi trattati non sono poi così originali (non sprecate la vostra vita, perseguite i vostri sogni e le vostre inclinazioni, sceglietevi un partner che vi rispetti e vi ami davvero), ciò che da qualità a questo film è la sua capacità di emozionare e divertire allo stesso tempo, grazie alle fini caratterizzazioni dei vari personaggi, alle situazioni sempre in bilico tra il comico e il drammatico, e soprattutto ai dialoghi, taglienti ed arguti come sempre nei film di questo autore. Molto toccanti in questo senso la vendita della polizza ai due poveri pensionati, tutte le scene in cui è presente il padre di Bruce, e l'ultima sequenza in prigione con lo stupendo "*****atone formativo" del capo della polizia. Simpaticamente deliranti invece le discussioni in casa di Freddy, con la nonna mito.
Da notare anche il cast, che abbastanza in sordina ci regala un cinico Ralph Fiennes ed una sensibile e rassegnata Emily Watson.
Decisamente rafforzata (come sempre) la carica emotiva se visto in lingua originale.

Una bellissima commedia, ingiustamente passata inosservata in Italia, con a disposizione un cast ottimo, una bellissima colonna sonora ed una trama , seppur non originale, che il bravo Ricky Gervais riesce a rende spontanea e simpatica ! Davvero consigliato!

Dagli autori di The office una commedia agrodolce ambientata in un quartiere operaio di Reading.
Un film nostalgico, sulla memoria e sui sogni. Un mix riuscito tra dramma e commedia brillante. Buono il cast e bella la fotografia.
In Italia uscito direttamente in dvd.