Un uomo viene picchiato duramente appena arrivato ad Helsinki. Colpito da una forte amnesia, l'uomo non ricorda cosa né cosa sia successo, né il suo nome, o qualsiasi altro particolare legato alla sua vita. Si ritrova così senza casa, senza lavoro, e senza una vera identità...
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Mi ha colpito più questo che "Miracolo a le Havre" (che ho visto prima). Interpretazioni molto posate e calibrate, le espressività, la mimica degli attori anche il gioco di chiaro scuri di alcune scene, danno l'idea, in certi passaggi, di una piece teatrale più che di un film. Tocca tanti temi: integrazione sociale, senso di inadeguatezza, la voglia di ripartire da zero, amore, affetti. Nonostante narri una storia, fondamentalmente, fatto di solitudine e disperazione, riesce a mantenersi leggero ed a tener desta l'attenzione fino all'ultimo. Peccato sia stato penalizzato da una traduzione e doppiaggio in italiano che rendono forzati e monocordi molti dialoghi. Sarebbe da rivedere in originale con i sottotitoli :)