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Simpaticamente sboccata, godereccia, ritmata e con una punta (accentuata) di sentimentalismo, è l'ennesima commedia ridanciana di un Tomas Milian (r.i.p.) sempre simpatico e sornione.
Ennesima rivisitazione del Monnezza, stavolta più accentuato sul lato dei buoni sentimenti. Tenero e sincero, per quel che vale; il connubio parolacciaro Milian/Amendola ancora una volta garanzia di risate, ma non sono da meno l'altruista Ralli ed il figlioletto interpretato da Fabrini.
Una visione in tutta tranquillità; a sentir Milian, "Manolesta" e' il film che ricorda con più affetto.
Commedia buzzurra di Campanile, che si perde spesso nel buonismo, ma allo stesso tempo riesce a stupire con qualche sequenza interessante e una sceneggiatura efficace. Il film presenta parecchie volgarità, e guardacaso alla sceneggiatura risulta ci abbia lavorato Oldoini, che farà decisamente di peggio in futuro. A sorreggere la pellicola troviamo due ottimi interpreti come Milian, bravo nell'interpretazione, ma doppiato DIVINAMENTE da Ferruccio Amendola, e il bambino che riesce anch'esso a recitare molto bene nonostante la tenera età. Buon approfondimento del rapporto padre-figlio, anche se un po stereotipato riesce a colpire. Alla fine risulta una buona commedia, senza particolari picchi, ma gradevole.
Solito personaggio del buon Milian, qui però nelle vesti di un padre furfantello.. Carino, parecchio melenso e buonista, riesce però a strappare qualche risata e la storia è abbastanza coinvolgente.