meat grinder regia di Tiwa Moeithaisong Thailandia 2009
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meat grinder (2009)

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locandina del film MEAT GRINDER

Titolo Originale: MEAT GRINDER

RegiaTiwa Moeithaisong

InterpretiMai Charoenpura, Duangta Tungkamanee, Rattanaballang Tohsawat

Durata: h 1.38
NazionalitàThailandia 2009
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 2009

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Trama del film Meat grinder

Boot è una donna stressata che vive apaticamente la sua vita e passa tutto il suo tempo nel ristorante della sua famiglia. L'unica caratteristica distintiva di questa donna, altrimenti banale, è la voce che le dice di volta in volta cosa fare e cosa non fare. Un giorno durante una rivolta di piazza viene salvata dalla folla da Attapol, un uomo che in seguito diventerà suo compagno.Tornata a casa, nei pressi del suo locale, vede un uomo steso a terra.È a questo punto che la sua malefica vocina le suggerirà un'idea assolutamente innovativa. Boot prende un coltello comincia ad affettare l'uomo e crea così la sua nuova ricetta. Il suo ristorante diventa affollatissimo, tutti vogliono mangiare le sue prelibatezze e lei guidata dalla sua "vocina" continua ad attirare persone per poi ucciderle...

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Voto Visitatori:   7,31 / 10 (13 voti)7,31Grafico
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Voti e commenti su Meat grinder, 13 opinioni inserite

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ferzbox  @  27/04/2016 19:17:26
   7½ / 10
Con il cinema orientale ho un rapporto di amore e odio; delle volte rimango affascinato dal loro stile onirico, psicologico e visionario, al punto che per alcune opere riesco pure ad apprezzare il loro ritmo lento e macchinoso, ma in altri casi fatico non poco; non saprei perchè....forse per il fatto che non sempre sento giustificata la loro lentezza a causa di troppa presunzione o voglia di strafare con scene forzatamente d'autore.
"Meat grinder" sta un pò nel mezzo secondo me.....la storia da una parte è affascinante; è un lungo viaggio contorto all'interno della mente insana di una giovane donna con seri problemi causati dall'infanzia infelice e dalla solitudine, con momenti piuttosto grotteschi e malati; dall'altra si sente un pò tanto la voglia di voler allungare la brodaglia con parecchie scene inutili e poco coinvolgenti; se lo spettatore riesce a continuare è solo per alcuni aspetti perversi e psicologici che riescono a farsi breccia all'interno di una sceneggiatura troppo macchinosa e volutamente(ed esageratamente) contorta....
Gli appassionati dell' horror(sopratutto coloro che cercano prodotti fuori dalle righe) possono trovarci qualcosa di interessante; stessa cosa vale per chi è desideroso di scovare pellicole artistiche azzardate......a tutti gli altri non saprei proprio se consigliarlo.....anche perchè c'è pure la componente del "Made in oriente" che non tutti digeriscono...
Comunque a livello di fotografia e montaggio il film è meritevole..... ragion per cui non posso negare il suo valore....e per me non è stato semplice decidere il voto finale.....è un film parecchio strano....

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/01/2015 15:51:35
   8 / 10
Ad essere sincero lo spunto non è che mi stimolava tanto, tuttavia mi sono subito reso conto che questo film, che ha i tutti i crismi formali dell'horror, oltre a scene gore abbastanza spinte, ambisce ad essere molto più di un semplice film di genere, riuscendoci in maniera pregevole. Alternando diversi piani temporali, mantenendo comunque una certa linearità narrativa, Meat grinder è un viaggio all'interno di una mente sconvolta da un passato drammatico e doloroso che l'hanno segnata irrimediabilmente (si potrebbe insinuare qualche lontana parentela a Maniac). Straordinaria la protagonista, personaggio segnato da ogni vessazione ed in perenne conflitto con la figura maschile, autoritaria ed infida, dal quale è impossibile non provare un minimo di compassione nonostante le sue azioni. Qualcosa di più di un semplice horror di genere con un bel finale.

-Uskebasi-  @  29/05/2014 03:21:31
   7 / 10
Meat Grinder ci va giù pesante.
Con le immagini: violenza, sangue, smembramenti... chiodi nelle dita su tutte;
Con i contenuti: lutti, soprusi e incesti, sempre più frequenti nei film asiatici;
Con il ritmo: il regista diluisce troppo almeno 4/5 scene dove la metà del tempo sarebbe stata perfetta.
Mentre i primi due pesi possono considerarsi pregi, il terzo è un difetto, che unito a una narrazione leggermente e/ma gratuitamente complicata, ridimensiona un horror potenzialmente devastante. Alla fine si comprende tutto benissimo, ma durante il film si fatica un po' a catalogare le immagini e così non si vive nel migliore dei modi la drammaticità della storia. Credo che in relatà il problema non sia nella presunta confusione di piani temporali, ma in chi come me ha delle difficoltà a distinguere sti volti simili, e ad associare sti nomi assurdi a sti volti simili.

chem84  @  12/02/2013 17:18:20
   6 / 10
Confusionario, un po' troppo lungo e a tratti inverosimile, ma nel complesso sufficiente in quanto riesce a coinvolgere in maniera tutto sommato accettabile.

TheLegend  @  15/09/2012 03:35:57
   6½ / 10
Non sono un fan di questo genere di film però devo ammettere che mi ha stupito.
Tecnicamente valido e di forte impatto.

baskettaro00  @  31/08/2012 12:25:27
   7 / 10
diverso dagli altri dello stesso sottogenere,però troppo confuso.si capisce poco quel che è avvenuto nel passato.l'ho trovato anche poetico e con ottimo make-up.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  03/12/2011 23:47:00
   7½ / 10
Mannaggia a me mannaggia. Mi ritrovo, una delle prime volte in vita mia, ad aver visto un film in due tempi, addirittura con 2 giorni di intervallo uno dall'altro. Questo è qeullo che succede a voler cominciare la visione di un film all'una di notte... La mia lamentela si riferisce al fatto che vedendolo in due rate sono sicuro di aver perso non solo un pochino d'empatia ma anche di non averlo compreso come meritava.
Sì, perchè almeno a livello puramente narrativo Meat Grinder è un film abbastanza ostico che mischia i piani temporali (almeno 3, presente, passato prossimo, passato più remoto) e il concetto di reale/immaginario più e più volte.
La cosa stranissima di questo cult thailandese è che pur spingendo largamente sul gore (sia nella trama che negli effetti) ha una componente emotiva e drammatica che forse prevale addirittura sul resto. L'ultima volta che ho notato nell'horror un tentativo così autoriale, intendendo per autoriale la ricerca di trattare temi importanti e difficili in un genere che non li richiederebbe, è stato con lo splendido Martyrs di Laugier. Sta di fatto che Meat Grinder, in modo furbetto o no, si eleva dal solito concetto di torture porn e cerca di essere qualcosa di più.
Boot, una ragazza che nella vita le ha passate di tutte, gestisce un piccolo ristorante. Per tradizione familiare il ristorante presenta un menu alla carta parecchio particolare, diciamo quasi del tutto incentrato sulla carne umana. Boot si innamora di un ragazzo ma alcuni demoni del passato non le permettono di vivere il suo amore, e la sua vita in generale, nel migliore dei modi.
Aiutato da una colonna sonora meravigliosa Meat Grinder è un prodotto senz'altro di qualità. La giovane attrice protagonista è bravissima, la regia regala alcune scene davvero memorabili (la ragazza nella vasca di sangue, la protagonista che cammina nelle rotaie, la corsa nei vicoli, la carneficina dell'affittuario e degli scagnozzi) e il livello degli effetti splatter è di primordine (la gamba tagliata all'inizio, le unghie, le martellate, il palo-spiedo).
Ma, come dicevo, la componente drammatica è predominante. Non è facilissimo ricostruire la storia e non intendo nemmeno farlo nel dettaglio per non rovinare la visione a chi sta leggendo. Sta di fatto che Boot ha alle sue spalle un passato violentissimo fatto di soprusi (anche incesto?), omicidi ed umiliazioni. La ragazza vive come in una specie di trance dovuta ai profondi shock subiti. Per lei fare una vita normale, avere rapporti interpersonali normali è impossibile. La cosa che non mi convince del tutto è l'abbinamento di questa tragedia umana con la trama principale del ristorante di carne umana. E' vero, il concetto di vedere la carne di quelle persone come "cibo di espiazione" per i loro peccati ci può anche stare ma mi resta la sensazione che una trama del genere non doveva avere questa profondità o, di converso, che una storia così drammatica aveva bisogno di una cornice diversa (sembra lo stesso concetto ma non lo è).
L'ultimo quarto d'ora è veramente grandioso e il finale l'ho trovato magnifico.
Boot finalmente raggiungerà le uniche due persone che le hanno voluto bene.
Lo scenario è incredibile, tutto l'opposto di quello che ci si aspetterebbe (ed è per questo che molti sono forse caduti nella doppia lettura) ma lo scenario è niente rispetto a quello che la scena significa.
Una scena che probabilmente ognuno di noi desidererebbe poter vivere.
Quando sarà.
Più tardi possibile.

pinhead88  @  01/04/2011 13:43:08
   6 / 10
Me l'aspettavo più grottesco, divertente, in poche parole come un 'Ebola syndrome' o un 'The untold story', invece si prospetta un dramma profondo e per nulla banale. Di certo l'intento era quello di prendere tutte le distanze dal tipico umorismo nero Hongkongese. La storia è piuttosto lenta e piena di rimandi temporali, quindi il più delle volte confusa. Nelle sequenze torture-porn non c'è alcun compiacimento ma solo un dolore di base e follia legati all' orrore interno della protagonista. A me francamente ha un po' annoiato, però merita una visione attenta.

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  21/02/2011 09:47:11
   8½ / 10
Bellissimo, terribile e struggente, come solo i film orientali sanno essere.
Diverse scene sono molto crude e potrebbero urtare chi non ha il pelo sullo stomaco.
Bravi gli attori e strepitosa la protagonista; esteticamente poi è una gioia per gli occhi.
La storia non è nuova ma gli sviluppi sono interessanti.
Da brividi gli ultimi cinque minuti, ed il finale, secondo me, si presta ad una duplice interpretazione, ciascuna delle quali soddisfacente.
Da non perdere.

marfsime  @  26/01/2011 14:48:34
   6 / 10
Tentativo di scopiazzatura di alcuni film che riguardano una tematica tanto cara agli orientali..quello dei ristoranti gestiti da pazzoidi che servono carne umana. Sulla scia dell'inimatabile "Untold story" o "Cruel restaurant" (per citarne solo un paio) di sviluppa questa pellicola in chiaro scuro. La parte migliore è sicuramente quella tecnico-realizzativa..buona regia..ettolitri di sangue..belle scene gore che riescono a colpire nel segno. L'aspetto negativo si ritrova invece in una sceneggiatura troppo fumosa ed ingarbugliata..ed in una lunghezza del film a mio giudizio eccessiva pur essendo di circa 1h40..ma vi sono tuttavia troppi momenti morti ed esageratamente lenti che finiscono per appesantire il tutto. Sinceramente non mi trovo concorde con i commenti precedenti..di film di questo genere ce ne sono sicuramente di meglio (il precedentemente citato "Untold story" su tutti)..diciamo che la sufficienza la strappa..ma era lecito aspettarsi qualcosa di più.

trickortreat  @  01/08/2010 19:45:14
   7½ / 10
Un altro ottimo prodotto dalla Tailandia, che si differenzia dai soliti clichè dell'horror orientale (con il classico spettro) ma che riprende un altro tema comunque caro all'oriente, il cannibalismo. Fotografia, interpretazioni e regia sono, come sempre, molto buone e anche la colonna sonora l'ho trovata bellissima. Non fatevi ingannare dalla trama che lo fa sembrare soltanto un torture porn; infatti il film alterna buone situazioni splatterose con altrettanti struggenti momenti drammatici. Sembrerebbe tutto positivo, eppure lo svolgimento della storia è davvero troppo troppo confuso, e questo penalizza forse un po il voto complessivo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/08/2010 11.00.24
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Ciaby  @  07/05/2010 20:38:40
   8½ / 10
Film della maturazione di un regista thai da sempre appassionato agli horror, ma che prima d'ora non aveva mai offerto troppi scossoni (la pallida e innocua copia di "Ju-On" sotto il nome "The Sisters"), si rivela un film finalmente riuscito, peccato solo da un'eccessiva confusione nello svolgimento della trama.
Questo è, tuttavia, una pecca sorvolabile in quello che è un vero e proprio torture-porn romantico, che non rinuncia alla bellezza di situazioni ad alta tensione e persino a momenti drammatici che strappano il cuore.

Un horror d'autore che riprende un tema già abusato nel cinema horror orientale, sin dagli anni '80, ma lo rilegge in chiave completamente innovativa e, con uno stile che lo fa apparire un vero e proprio horror d'autore sulla scia di "Martyrs".

Un film potente, crudo, spiazzante, che colpisce in una parte finale incantevole e malata allo stesso tempo.

DarkRareMirko  @  06/05/2010 21:33:40
   9 / 10
Diretto benissimo, interpretato altrattanto bene, il film perde colpi sulo riguardo alal confusione che ogni tanto presenta riguardo alla storia, che è un pò confusa; il finale comunque chiarisce almeno un pò la situazione.

Eccelse fotografia e colonna sonora; violenza e sangue a piene mani (qualche sequenze ha messo a dura prova pure me), spessore cinematografico comunque ben presente.

Promosso a pieni voti.

Ehy, però il tema "ristorante che serve carne umana" non è per nulla nuovo all'Oriente, vero?

14 risposte al commento
Ultima risposta 08/05/2010 20.46.03
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