miracle (2004)

Buon film biografico sull'hockey, bella performance di Kurt Russell, il film appassiona molto, anche se come spesso accade in america i sovietici vengono presi di mira, forse qui ci si limita a considerarli dei rivali e non dei nemici, come in molte altre situazioni, bella narrazione e regia molto funzionale, a me è piaciuto parecchio.

Mi ha piacevolmente sorpreso! Non essendo ancora nato negli anni in cui si svolge il film l'ho guardato da neofita totale senza sapere la vera storia ed e' riuscito a raccontarmi in maniera piu' o meno veritiera (questo non sta a me deciderlo) la storia. Mi ha molto coinvolto e dato la carica sopratutto nel finale.
BUON PRODOTTO.

Questa per O'Connor è stata un'occasione da non perdere, il soggetto americanista e la produzione Disney minano un certo tipo autorialità, ma per un esordiente sono riflettori a cui non puoi sottrarti. Più avanti si costruirà una filmografia ammicante al machismo, col focus puntato sulla famiglia, i rapporti che intercorrono tra figliol prodigo e figura paterna. Il film deve avvincere e lo fa bene anche perchè il regista sa il fatto suo con le virtuosistiche inquadrature geometriche che raffinerà anche con 'Warrior', procede tensivo scandendo ogni dettaglio della gara, canalizzandosi solo sulla partita contraltare delle schermaglie politiche tra le 2 nazioni.

Odio la retorica americana dei film sullo sport, Miracle non fa differenza. Anzi, forse parliamo di un peso massimo in questo campo. Ma la storia pur cadendo in questa inevitabile trappola è davvero affascinante. Un'impresa storica che poteva essere resa senza descrivere i russi come il mostro cattivo di turno, ma agli americani gli piace e allora che macchietta sia. Incredibilmente reali le riprese della partita per un 3/4 d'ora finale davvero da urlo. Nel cast salvo solo Kurt Russel, gli altri personaggi rimangono tutti relegati sullo sfondo. 6,5 perchè come resoconto di una cavalcata vincente funziona. Del resto nella sezione sport, Moneyball è una rarità.

Un evento sportivo storico rimandato in maniera molto convincente, il risultato é un ottimo film dai grandi sentimenti

il film si lascia guardare, i ritmi sono buoni, e non appesantiscono mai.
forse la storia da la sensazione di un visto e rivisto.
ma e'una storia vera e quindi ce poco da fare.
passabile

classico film americano tratto da una storia vera,seppur interessante.
la struttura narrativa non esula molto dai film del genere rasentando la retorica e al tempo stesso ,se non fossimo nel 2008, anche un bel pò di propaganda a stelle e strisce di amor patrio.

Giudizi, sin qui, troppo severi per questo flm che non è un capolavoro, ma racconta una storia vera, quindi retorica sino a un certo punto.
Si trattò davvero di un miracolo (sportivo), dato che l'URSS dominava sistematicamente tutti i Giochi Olimpici, hockey su ghiaccio compreso (dove vinse ininterrottamente dal 1964 al 1988, eccetto...). Certo, con una sceneggiatura così, già pronta, strano che Hollywood si sia fatta scappare la possibiltà di farci un Blockbuster (il cast è mediocre).
Consigliato per chi ama i film sullo sport.

bellissimo film!
sara' anche il solito film sulla squadra che vince tutto..e sara' anche molto americano..ma vorrei far notare cheil film nasce da una storia vera..

CAPOLAVORO

Ma quanto sono bravi questi americani....

Il film è orrendo ma 'sti americani sono troppo bravi, quanta commozione
10 e lode, ma che dico 110 e lode!!!

alla fine il solito film della squadra s****ta che vince tutto... masseè se fosse cosi sarebbe da 4... il fatto di basarsi sulla storia vera e il carattere unito di tutti questi ragazzi che ci credono fino in fondo rende bello questo film.

Suggerisco di prendere una bella bolla di popcorn e di vedere questo film. Non cambierà la vostra vita come i grandi capolavori sanno fare, però vi farà passare 2 ore in tutta tranquillità.
Gli stereotipi ci son tutti (americani vs russi: olè!).

Snif snif... mi ha commosso vedere così tanti ragazzi appassionati veramente a questo sport.... bello!

non male insegna che nello sport non si puo' sottovalutere nessuno e anche rispetto degli avversari ciao gianfranco