Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Film ricco di tensioni d'attesa, senza una trama dal significato univoco... Linch gioca molto sulle invenzioni a blocchi di immagini ricchissime di particolari, a situazioni tese e scollegate tra di loro a patto che lo spettatore non lo sappia, situazioni avvincenti proprio perché non esplicitate del tutto, l'insieme dei blocchi non risponde a un'esigenza di chiarezza narrativa, il finale è insignificante, solo atteso e volutamente deluso. LInch rimescola generi e aspettative tipo a vantaggio di un cinema poetico, dove l'immagine non dà senso ma lo toglie, e in questa sottrazione nasce una curiosità morbosa, patologica, che risveglia l'inconscio di ciascuno verso nuove sorprese dei sensi...