Napoli, 1942. Donna Amalia e suo marito Gennaro Jovine vivono in un modesto basso con i loro tre figli, Amedeo, Maria Rosaria e la piccola Rituccia. Per risolvere la precarietà quotidiana Amalia decide di entrare in affari con Enrico Settebellizze, giovane senza scrupoli, divenuto una pedina della borsa nera. Nel corso degli anni di matrimonio Amalia ha preso a disistimare Gennaro, lo giudica un buono a nulla che filosofeggia invece di portare a casa denaro per sfamare la famiglia. Amalia convince anche i figli più grandi ad altri tipi di commerci ma, quando il brigadiere Ciappa effettua un controllo in casa, Gennaro è costretto a fingersi morto per salvare la moglie dalla galera.
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