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Trashata firmata Bianchi che al tempo ancora cercava di prendersi un po’ sul serio e che quindi finisce per valere meno anche del ben più terribile (ma anche più divertente) Zombi Horror… Bianchi ci prova e tenta la strada del giallo in pieno anni 70 style (con vistosi riferimenti a Bava ed Argento) mischiato ad un pizzico di erotismo e il tutto girato con ritmo (fin troppo) lento… Già la primissima scena fa capire con che razza di pellicola abbiamo a che fare, la trama ha davvero poco senso e il film finisce per essere giusto una rassegna di omicidi (comunque coreografati non male) che si susseguono senza molto senso logico… E la soluzione finale non riesce né a stupire né ad esaltare! L’idea dell’assassino vestito con tuta da motociclista completamente nera e casco integrale ora può sembrare poco originale ma al tempo era sicuramente innovativa, Bianchi ci infila dentro anche qualche effetto splatter (dozzinali ma visto il budget difficilmente si poteva chiedere di più), peccato che il cast e i dialoghi facciano abbastanza schifo… Tra una scena di sesso, un omicidio e un nudo il film scivola con estrema facilità nel trash più becero con un picco al limite del ridicolo/patetico nella scena del povero Franco Diogene imponente (ma impotente) alle prese con una bambola gonfiabile, unica sua amica… Tutto sommato (malgrado un pelo di noia) il film si fa guardare più che altro per la gran quantità di nudi frontali e di gnocca esposta (la Benussi è praticamente sempre nuda, poi c’è pure la Fenech), ma finisce per non riuscire né ad appassionare né a divertire più di tanto… Malgrado la confezione sia molto più decente di Zombi Horror se proprio dovete vedervi un Bianchi vedetevi quest’ultimo che, non avendo nessuna velleità “seriosa”, è un vero e proprio trashone duro e puro… Ah, il discorso finale è talmente trash che con il passare degli anni è stato così tanto rivalutato che c’è qualcuno in giro che lo considera addirittura geniale…