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"Quattro Notti di un Sognatore" è un buon film, ma secondo me non completamente riuscito. Tratto dal bello ma immaturo romanzo di Dostoevskij "Le Notti Bianche", Bresson dirige quest'opera gradevole ma un po' lacunosa. La regia è buona, Bresson non vuole fare il virtuoso, le inquadrature vogliono sondare l'animo dei personaggi, le loro espressioni sono l'enfasi della scena, non servono movimenti di macchina eccessivi. Ma tra la bellezza delle inquadrature, del montaggio e dei silenzi ci sono una fotografia veramente molto insipida, una sceneggiatura a volte meravigliosa a volte completamente adagiata sulle parole dell'opera a cui si ispira e una interpretazione degli attori veramente rigida e fredda. Penso che complessivamente il punto più basso del film sia proprio la recitazione: i volti svampiti, i personaggi freddi, incompresi, esistenze silenziose nella caotica Parigi notturna, fanno tenerezza nella prima mezz'ora, per poi diventare irritanti e noiosi per tutto il resto del film. Non si sente l'amore, la passione che comporta, ma c'è freddezza assoluta. Forse è una caratteristica che Bresson ha voluto mettere esplicitamente per descrivere qualcosa che evidentemente io non ho capito. Tuttavia rimane un buon film, scorrevolissimo ma purtroppo a tratti veramente pesante.