quattro pazzi in liberta' (1989)

Commedia simpatica e vivace, sorretta dall'incredibile verve dei quattro protagonisti, ognuno a proprio agio con la schizofrenia del suo personaggio. L'intreccio thriller serve da pretesto per vedere i quattro pazzi coinvolti in situazioni più grandi di loro. Il ritmo è veloce, si ride spesso grazie a battute fulminee e inaspettate, quasi mai banali. Buona la scelta delle canzoni in colonna sonora.

Uno psicopatico Christopher Lloyd "ritorna dal futuro" e va ad interpretare un "pazzo" che si crede un dottore ,mentre in realta' e' un paziente di una casa di cura ,in sieme a lui un Peter Doyle,la "cratura" di Frankenstein Jr.,che si crede Gesu' Cristo e con un Michael Keaton nella versione comica di Jack Nicholson in "Qualcuno volo' sul nido del cuculo" fanno dei casini inenarrabili dopo essere stati portati fuori dalla clinica,in viaggio premio,dal loro psichiatra.Una commedia davvero riuscita che diverte e coinvolge.I 4 pazzi alla fine si rivelano piu' raionali delle persone normali

Simpatica e divertente odissea metropolitana per dei protagonisti amabili. Quando l' ho peccato in TV, l' ho sempre rivisto volentieri. Ultimamente però è da un po che non mi capita più di rivederlo.

"Capolavoro" . Michael Keaton straordinario.
Un tuffo nel passato che tutte le volte mi lascia un sorriso stampato sul mio viso.

Media eccessivamente alta, per un filmetto. Dopo i primi venti minuti si passa alla noia, scontato e prevedibile. Troviamo gli stereotipi consueti, i cattivi di turno e gli sbadati che in un modo o nell'altro li consegneranno alla giustizia. Patetico il personaggio catatonico che si esprime con parole di baseball, non strappa un sorriso nemmeno per sbaglio. Gli altri si salvano, ma siamo ben lontani dal "cult", è solo nella media come tanti film anni 80

Cultone..!! Commedia anni '90 dalla comicità genuina e fortunatamente risaltata dai nomi di Keaton e Lloyd, che vi sfornano ovviamente (ma non solo loro) grandi interpretazioni. Ah, questi sì che erano film divertenti..

Son felice che su filmscoop "The Dream Team" (di gran lunga preferibile al titolo italiano) abbia una media simile, veramente veritiera, onesta e meritata dal film in questione. Adoro questo sito per questo movito.

Tutto vero quanto scritto prima di me e condivido tutto in toto.
Io l'ho voluto vedere solo per Peter Boyle (R.I.P.) perché è un attore che adoro soprattutto in parti comiche, e il fatto che comunque l'intero cast sia favoloso è solo stato un incentivo.

Aggiungo solo (visto che non è stato fatto troppo notare anche se qualcuno ha ricordato anche questo) che The Dream Team ad un occhio attento fa anche molto più del semplice compitino, anzi nasconde alla perfezione una marea di temi intelligenti: mette in mostra la "pazzia" della vita e della gente normale, il continuo discredito verso i 4 a cui quasi nessuno vuole credere e quindi la quasi impossibilità per cause esterne e non per loro colpa di uscire dalla loro condizione di pazzi, l'elogio alle relazioni vere basate su puro sentimento senza calcolo (la famiglia che aspetta Lloyd, la ragazza di Keaton che molla il milionario in modo epico: "dimenticatelo Riley, quell'uomo è pazzo!" "Almeno non è uno *******."), una critica alla reclusione nelle case di cura e all'uso quotidiano di farmaci come la Torazina, che inebetiscono e rendono un vegetale anche chi non lo è (v. i 2 psichiatri ******* sul finale), critica la religiosità quasi malata di certe persone (che infatti fino al suo denudarsi scambiano il folle Boyle per uno di loro e lo applaudono) ... e si potrebbe andare avanti all'infinito.

Tutto questo senza contare l'episodio di metacinematografia iniziale, con la visione e la citazione di "Furore" di John Ford (guardato poi da chi di "furore" c'è malato).

Non do il massimo dei voti non so perché, forse per quelle musichette anni 80' e la regia comunque banalissima (e adattissima ad una commedia simile comunque).
Comunque sul tema o atmosfera lo metto lì con "Risvegli" e "Qualcuno volò sul nido del cuculo" ... nella sua immensa semplicità alla fine riesce a diffondere non solo il messaggio di R. P. McMurphy (Lloyd stava pure lì in una parte quasi opposta) ma, come detto, anche una vagonata di altri pensieri.

In più fa ridere e i 4 sono tutti eccezionali (un vero Dream Team, che alla fine torna "a casa" in modo opposto che all'andata, non dovendo più fingere di essere normali canticchiando ma dialogando "normalmente", perché la sanità mentale è dietro l'angolo ), più di così non si può pretendere.

Simpaticissimo...poi Christopher Lloyd è bravo da paura...si ride molto e bene..

Bel film leggero e divertente. Bravissimi tutti gli attori soprattutto Michael Keaton che ha frequenti scatti d'ira e Peter Boyle che crede di essere Gesù. A tratti drammatico in altri simpatico il film regge le due ore tranquillamente senza annoiare. Da vedere !!!!!

Boh, a me non è sembrato tutto 'sto granché.
A tratti l'ho trovato scontato, dialoghi banali e situazioni da comiche che vogliono strappare per forza una risata.
In più di un'occasione mi sono annoiato.
Ed il finale è da casca-palle.
E poi mi sembra che abbia subito male il passare del tempo, sa di "vecchio".
Divertente solamente il personaggio che si crede Ge.sù.

mi associo ai commenti che mi precedono: un film semplice ma divertente e ben recitato!!!

io prima di dare un giudizio, devo iniziare con l'ammettere che non ho un debole per il genere commedia in generale! specialmente se sono come quelle nostrane fatte e piene zeppe di volgarità su volgarità....come i soliti cine-panettoni che più che ridere fanno pena e basta!! detto questo mi soffermo sulla sorpresa che mi ha regalato questo film....film che definirei semplice ma ben fatto....gli attori interpretano bene i propri "disturbi" e sono promossi tutti...non stona neanche il finale "thriller" se così si può definire!!! un film spassoso, che ha avuto il merito di farmi sorridere di gusto....e che mi fa rimpiangere le commedie così...d'altri tempi e mai volgari!!!! ce ne fossero di film così simpatici...

Commedia molto carina, anche se risulta un po ostico considerare il personaggio di keaton un buono visto il suo problema e ancor meno avere simpatia per lui. Ottimi gli altri 3, soprattutto il precisino esasperante interpretrato da Lloyd e il religioso di Boyle.

Una commedia divertente ed esagitata con quattro interpreti davvero irresistibili. Neppure la scontata sottotrama thriller stona troppo. Piacevole passatempo.

Divertentissimo ed allo stesso tempo anche intelligente e non volgare, quoto il commento sotto il mio!

Una commedia davvero gradevole e divertente e sopratutto mai volgare.

Divertente, ironica, bizzarra.
Commedia america, penso fatta per fare ridere e sorridere delle situazioni e ci è riuscita.
Consigliato

Simpaticissima commedia americana.

Una commedia semplice, ma molto divertente con quattro attori protagonisti eccezionali.

Me la ricordo come una commedia molto simpatica e divertente. L'attore che si credeva D.io mi faceva ridere, ma anche C.Lloyd me lo ricordo molto esilarante nel suo essere pignolo e rompiscatole. Un film semplice che gioca sulle paranoie di quattro personaggi e che riesce a divertire senza tante pretese. Orecchiabile la musica.

una commedia leggera e divertente come non se ne vedono da tempo

Quattro protagonisti uno più bravo dell'altro che danno vita ad uno spettacolo fantastico.... Ce ne fossere oggi di commedie come queste che fanno ridere senza parolacce, sesso o robe varie...

Quattro attori bravissimi che creano un'alchimia perfetta per una commedia esilarante e ben diretta, senza cadute di ritmo. Difficile scegliere chi sia più bravo dei quattro, ma propendo leggermente per Peter Boyle.

film molto spassoso.
belle le caratterizzazioni dei 4 pazzi.
da vedere

Un film che non è molto famoso, data anche la sua difficile reperibilità e gli annetti che si porta sulle spalle, ma che trovo sia un esempio di comicità impegnata molto riuscito. Tra le commedie da me preferite in assoluto, divertente, esilarante, diretto in maniera efficace e con interpretazioni davvero indimenticabili; i quattro pazzi sono letteralmente perfetti con un Keaton veramente mattatore della pellicola affiancato da un Lloyd egregio e un Boyle spassoso ed ironico. Nella sua estrema semplicità il film ci lascia anche qualche spunto di riflessione niente male, cosa da non sottovalutare per un prodotto di questo genere, inoltre le varie sequenze restano nella memoria molto a lungo. Consiglio a tutti coloro che non lo conoscono di riscoprire questa perla nella loro personale videoteca. Spero non ve ne pentirete.

" Io sono morto e sono risorto... posso farlo ancora! "

" Sei proprio matto..."
" Si lo dicono tutti..."