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Tanti elementi negativi, fin troppi direi, qualche spiraglio qua e là di qualcosa di divertente, ma fondamentalmente è un film non riuscito, con un trio di attori che per quanto mi riguarda potrebbero cambiare mestiere - Reynolds ancora ancora qualcosina di carino o accettabile l'ha fatto, gli altri due stenderei un velo pietoso -, il solito prodotto made in Netflix estremamente derivativo, che fa un gran mischione di grandi classici dell'azione e dell'avventura, c'è un po' di tutto, da una prima parte più ispirata alla saga di James Bond, qualcosina nella parte centrale presa dagli escape movie, un'ultima parte che è palesementa ricalcata dai primi tre film di Indiana Jones, il tutto condito da un umorismo molto presente e che gli fa prendere le fattezze di un buddy movie grazie al duo Reynolds - The Rock, col classico archetipo dei rivali che dopo gli iniziali attriti e una forzata collaborazione, iniziano a tenere l'un l'altro, ma se tutto sommato qualche momento più o meno riuscito c'è, e parlo della parte prettamente action, in cui bisogna ammettere tra una s*****ttata e l'altra, qualche volo dalla finestra, fughe improbabili, quantomeno riesce ad intrattenere, non funziona minimamente a livello di intreccio, con una serie di plot twist, quasi incolonnati, che rendono la pellicola un gioco ammiccante nei confronti dello spettatore, con talmente tanti capovolgimenti dal creare un forte distacco, e succede sempre fin troppo, nei rapporti, nelle improbabili soluzioni per trovare un pretesto per far scaturire la scena d'azione - Gal Gadot che li segue fino nel bel mezzo della giungla senza che loro se ne accorgano, daje, manco nei cartoni animati, o ancora, il commercianti di armi più temuto del pianeta che si fa fregare come un pivello con quel brindisi - al punto da seppellire quel poco di buono che si riesce a cogliere qua e là - la scena della fuga durante la corrida ad esempio, in cui Reynolds confonde il documentario sui tori con Jurassic Park, tutto sommato momento simpatico -
Probabilmente scade e pure tanto in una parte finale che raggiunge qualche picco di imbarazzo di troppo, non bastano le fin troppe forzature, personaggi che si teletrasportano, sistemi di sicurezza di roba di estremo valore che falliscono sempre al momento giusto, ci si mette pure Ed Sheeran, in uno dei camei più inutili e cringe della storia, vabè, visivamente non lo commento nemmeno, Netflix avrà le sue color standard che applica su ogni film, appiattendo tutto come al solito, con la sua tipica immagine slavata e leggermente patinata, aggiungendo l'ennesimo ammiccamento con la sottotrama sentimentale, rendendolo un film d'azione patetico.
Film banale, la maggiore pecca è la durata poteva durare molto meno con gli stessi risultati invece di portarla alla lunga e stancare l'intrattenitore.
Non mi è piaciuto. L'ho visto fino alla fine solamente perché è nella mia natura farlo. Brutto, poco avvincente. Mi spiace perché il cast poteva offrire di più a livello di puro intrattenimento.
Fischiettare la musichetta d'"Indiana Jones" (https://youtu.be/IgncJgSbbck) non è un omaggio ma un atto d'autolesionismo, autosabotaggio, un autogol, poiché induce al confronto con l'originale e non regge nulla. Come la prima scena dell'impalcatura smontata abilmente pezzo dopo pezzo, però con quell'ormai solito eccesso di frenesia che ti proibisce d'identificarti con qualsiasi personaggio e dunque di condividerne le vicende. Mnemonicamente delebilissimo all'istante, differisce dalla quadrilogia spielberghiana pure per il fatto ch'essa partiva da miti e leggende celebri, oggetto di studio e di ricerche, insomma poteva stimolare un approfondimento dell'interesse del Terzo Reich verso l'esoterismo. Qui invece ci si trascina a guardare la successiva vaccata del catalogo Netflix.