regoregitated sacrifice (2008)

Un tantino superiore a SLAUGHTERED VOMIT DOLLS

Guinea pig, Subconscious cruelty, Wall street (si, proprio lui, il riuscitissimo film di Oliver Stone!)...

Sono questi i film che, citati (anche se a volte di sfuggita) in questo secondo capitolo della vomitevole trilogia di Valentine, mi son venuti alla mente...

Riguardo al buon film di Stone (ma potrei citare anche qualsiasi film che critica il danaro in quanto tale), quest'ultimo mi è tornato alla mente durante la scena in cui si compie un parallelismo tra un coltello e delle banconote, entrambe inserite nella bocca di due diverse ragazze; cosa non assai lusinghiera nel confonto dell'oggetto soldo quindi.

L'ottimo film di Karim Hussain (Subconscious cruelty of course) si cita qua e là nella pellicola, e la scena che più gli si avvicina (o meglio, che più si avvicina all'episodio Right brain - Martydrom, sempre presente nel film di Hussain come ultima parte) è quello a cui ad una ragazza sdraiata vengono tolte da due ragazze seminude le interiora, gli intestini, il fegato, ecc., il tutto caratterizzato da discreti SFX.
Una tipa con parte dello stomaco, mettendoselo in bocca, si induce anche al vomito...
Bleargh!

Invece al primo capitolo della famigerata saga underground di Hideshi Hino (Guinea Pig ovviamente) ci si riferisce, più o meno palesemente quando, proprio con un lungo spillo, alla testa mozzata di una tipa viene dapprima ripetutamente trafitto, e poi proprio tolto, uno degli occhi.
Anche il primo Slaughtered vomit dolls citava Guinea pig 2 - Flowers of flesh and blood ad ogni modo.

Si cita anche una scena tagliata nel Salò di Pasolini, anche se in quest'ultimo il protagonista avrebbe dovuto essere un topolino a quanto ne sò; beh, qui invece c'è una tarantola, che viene inserita in una vagina...che poi viene ricucita; don't worry, la vagina comunque appartiene ad un...fantoccio!

Ritornando al vero e proprio film, diciamo che Valentine compie un pò meno virtuosismi con la mdp; ci son poi molti meno rallenty, un pò meno durata generale, molti meno flash, un utilizzo meno marcato del pitch shift della voce; invece sono presenti molte più parafilie, con molte più rappresentazioni della pratica che il buon Lucifer ama molto (vedi spoiler); si sottolinea anche molto il pissing ho notato.
Un disclaimer ad inizio film comunque ci informa che tutte le persone presenti nel lungometraggio sono tutte maggiorenni e consenzienti.

Le scene gore non son poi moltissime, ma mi son rimase in mente quella già citata della tipa a cui vengono tolti gli intestini e quella più o meno all'inizio, dove due gemelle siamesi attaccate per la testa vengono divise tagliando con un coltellone la loro attaccattura (tutto finto però ovviamente).
Agghiacciante anche quella nella parte finale dell'oepra, in cui una specie di polipo viene posto sulla famosa, citatissima e finta testa mozzata della tipa; arriva (credo) il solito ragazzone amante dello sbocco che ci vomita sopra, si mangia parte dei tentacoli, ecc.
RiBleargh!

Riuscite comunque imho le scenografie alla Matrix, ossia location tutte bianche con solo i personaggi in vista.
Interessanti anche le riprese notturne.

Si finisce con una bella fellatio ad opera della bella Lavey (fatta ad un pene palesemente finto che dopo un pò eiacula sangue, e molto).

Ringraziamo il regista che, almeno questa volta ed almeno in certe parti del film, ci aiuta nella comprensione della trama attraverso l'ausilio di qualche buon sottotitolo.

Non è che comunque si capisca moltissimo della trama; credo che praticamente sia una rappresentazione del fatto che ormai la protagonista Lavey sia entrata totalmente nel mondo di Satana, come altre ragazze del film (c'è una che addirittura dice di voler sempre più assomigliare a delle belle donne se Satana le dice che il suo corpo non gli va bene, o almeno così mi è sembrato di capire).

Concludendo un film credo girato in maggiore economia ed in modo meno interessante (anche solo per il weird seeker) rispetto al primo Slaughtered vomit dolls, ed un film quindi leggermente meno riuscito rispetto al primo capitolo della vomitosa trilogia Valentiniana.
Anche se solo i già discreti SFX fossero stati maggiormente curati un pò di più, ci si troverebbe di fronte ad un film rispettabilisismo in quanto ad orrore; qui invece, come già detto, si dà più attenzione al sesso deviato che al vomit gore, riuscendo sì a schifare lo spettatore, ma in modi più facili rispetto ad un film horror di tutto rispetto.

Si può anche non vedere quindi.
Vedremo il terzo capitolo allora.


SPOILER