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Un horror gotico argentino costruito in maniera interessante a livello scenografico e dall'atmosfera apocalittica. Un giovane diacono giunge presso la casa di famiglia devastata dall'epidemia di febbre gialla che ha colpito tutto il paese. I suoi parenti muoiono uno dopo l'altro e il sostegno della fede viene sempre più a mancare, come avvenuto al fratello che al contrario era un uomo di scienza. Di fronte alla devastazione della piaga la morale diventa sempre più debole ed è preda ad altre scorciatoie che poco centrano sia con la fede sia cn la scienza. L'inserimento dell'elemento febbre gialla all'interno di un contesto ormai malato sia all'interno che al'esterno della magione familiare è certamente riuscito. Anche la caratterizzione dei personaggi aiuta in questo e nel complesso il cast se la cava egregiamente. C'è da rilevare che personalmente ha spaventato poco, in quanto con una buona dose di tensione alla base non ha come contraltare adeguati picchi horror. Tutto sommato il film, considerando anche un budget non certo alto, possiede comunque degli elementi positivi. Buone le tavole disegnate di Enrique Breccia sui titoli di testa.
Pensavo fosse un horror invece la delusione è stata tanta per questo dramma psicologico con sprazzi esoterici, dove la realtà e l'illusione si scambiano i ruoli in modo poco dinamico e, soprattutto, poco avvincente. Il cast fa la sua parte, la regia non mostra grandi pecche, la fotografia è discreta, il ritmo è però altalenante e la sceneggiatura non presenta grandi colpi a sorpresa, per una storia tutto sommato vedibile ma non appagante...specialmente se ci si aspettava tutta un'altra piega.