scuola di ladri (1986)

Commediola trash anni 80 nata sulla scia del successo dell'americano Scuola di Polizia scritta da Castellano e Pipolo ma diretta pro forma da Parenti in quanto la coppia era destinata a girare, per lo stesso produttore Cecchi Gori, Grandi Magazzini…

Si pesca abbondantemente dallo slapstick da cartoon e la prima parte è abbastanza mediocre bisogna essere onesti, il livello si innalza notevolmente con l'entrata in scena di Salerno, l'addestramento e la parte relative a truffe e stangate varie fino al furto finale…

Villaggio era nel periodo nero della sua carriera in cui si era trasformato nella sua stessa caricatura Fantozziana ma la coppia con Banfi (eccellente improvvisatore e perfettamente a suo agio con certe tematiche e certi ritmi) funziona meglio di altre coppie provate prima e dopo (Villaggio/Pozzetto per esempio)… Boldi, pur cavandosela, è l'anello debole del trio ma ci pensa il solito immenso Enrico Maria Salerno (migliore in campo) a ristabilire il livello… Ma d'altronde ad occhio e croce credo che Salerno non abbia mai sbagliato un film in carriera anche in ruoli come questo dove, di fatto, era sprecato!
Buono anche il comparto relativo ai caratteristi dove si notano Antonelli e Allocca… La bella del film è Barbara Scoppa che pur non sfondando avrà un'onesta carriera cinematografica mentre Antonio Barrios (Nero) credo non abbia fatto più nulla, o quasi, cinematograficamente parlando…

Prodotto mainstream ammiccante al pubblico con tanto di colonna sonora in perfetto stile anni 80 tamarra e modaiola con Run to Me della Spencer che quell'anno vinse al Festivalbar… Incassò tantissimo tanto da aprire le strade ad un seguito dall'onesto successo commerciale…
Non si muore dalle risate ma alcuni momenti sono decisamente godibili (la simulazione di interrogatorio, la rapina ai grandi magazzini, la scena del matrimonio) e il finale è una mezza genialata! In più Parenti conferisce un ritmo sostenuto alle gag e la visione scivola via che è una bellezza!

Voto accessorio in quanto con film del genere entra in gioco per forza di cose l'effetto nostalgia!