sea fever - contagio in alto mare (2019)

Un film con differenti anime: quella tipica da monster movie, quella da survival horror e infine quella del dramma umano. Tre generi che la regista mette insieme nel migliore dei modi così da creare una storia coesa, anche se vista in tutte le salse, che trova un giusto equilibrio tra CGI e costruzione della tensione (con ricercatezze che ricordano molto "La Cosa" di John Carpenter. Aiuta sicuramente l'ampio cast, in cui notiamo pure una Connie Nielsen intangibile al tempo.

Fanta-thriller-horror (molto più fanta-thriller che horror) che mi è piaciuto per certi versi ma mi ha anche un po' deluso per altri. La cosa che mi ha convinto meno sono le reazioni umane da parte dei personaggi, a ciò che scoprono, e successivamente agli avvenimenti che accadono sul peschereccio. Non si percepisce più di tanto la tensione, lo spavento, il dramma di tutto ciò che accade. Questo è un peccato perchè tutto il film ne risente parecchio di questa cosa, ovviamente in negativo. Altra delusione, ma su cui dò meno importanza, è che il film in effetti, presentandosi specialmente come fanta-horror, ci mostra davvero poco, soprattutto per quanto riguarda la creatura, ma anche a livello di violenza visiva a parte giusto qualche breve scena. Per questo è decisamente molto più un fanta-thriller, e si dedica più che altro su un fattore psicologico da parte dello spettatore. Altra nota un pochino dolente il ritmo, a tratti la lentezza si fa sentire appesantendone la visione. Tuttavia ho apprezzato un po' tutta l'atmosfera del film, abbastanza misteriosa, cupa e fredda. La pellicola è capace di fare incuriosire, quindi lo si riesce a seguire sempre con interesse. Brava l'attrice protagonista Hermione Corfield, ad interpretare un personaggio un po' diverso dal solito per come siamo abituati a vedere in questo genere di film, difatti potrebbe persino non godere di simpatia o empatia da parte dello spettatore proprio perchè il personaggio ha un carattere parecchio distaccato dai sentimenti rendendola alquanto fredda e molto decisa. L'ho apprezzata. Non mi è dispiaciuto nemmeno il coprotagonista, l'attore iraniano Ardalan Esmaili, buono nel fare il suo. Niente male anche la regia di Neasa Hardiman. Fa piacere sapere che sempre più donne si dedicano con passione a parte a dirigere dei film ma proprio anche al genere della fantascienza e dell'horror. Da tenere presente comunque che il film è stato prodotto con un budget piuttosto ridotto, e il risultato direi in linea generale che quantomeno alla sufficienza ci arrivi senza troppi problemi. Finale del film che mi ha un pochino sorpreso intristendomi (nel senso buono della cosa), non me l'aspettavo. Bellissima e molto malinconica la canzone durante i titoli di coda dei Daughter - Shallows. Una piacevole sorpresa del tutto inaspettata.

Variazione sul genere del Monster movie contaminato con il classico horror pandemico.
La sensazione di deja vu è forte, però bisogna ammettere che la regia riesce a costruire un atmosfera piuttosto claustrofobica e soprattutto non abusa degli effetti speciali in computer grafica preferendo concentrarsi sugli effetti del parassita.
Non male la caratterizzazione dei personaggi e dignitoso il cast.
Per quanto non sia un lavoro memorabile è un film tutto sommato apprezzabile e degno di una visione, personalmente mi aspettavo di peggio invece è un lavoro sufficiente, godibile.

Film a parere mio che presenta sfumature più thriller che horror.
Buona la partenza, con una breve ma realistica entrata in scena dei personaggi, che effettivamente potresti davvero incontrare da qualche parte in quei porti del Nord.
Ma se la partenza pone buone basi, più si procede nella storia e più si ha la sensazione che i personaggi perdano "calore" ed agiscano perchè devono seguire un copione; le reazioni che infatti manifesteranno ad eventi a dir poco agghiaccianti mi hanno lasciato perplesso, dandomi una sensazione di finzione dei loro comportamenti.

SPOILER

Non si tratta certo di un classico film tutto azione e splatter,

SPOILER e questo può essere un punto a favore. Ma devo comunque ammettere che il messaggio ambientalista che la pellicola voleva lasciare mi è giunto piuttosto ovattato, poco incisivo. E questo a causa dei comportamenti dell'equipaggio che in certe situazioni paiono molto artefatti.

SPOILER

Il finale non mi ha convinto, anche a causa di certi comportamenti che io continuo a non ritenere razionali e credibili. Nel complesso è comunque un film che dopo una buona partenza va a smorzarsi progressivamente; si guarda una volta, se non altro per la curiosità di sapere come andrà a finire.

Inizialmente è molto appassionante, via via però perde colpi e annoia, sino a smarrirsi del tutto nella parte conclusiva.

Un mix tra "La Cosa" (a cui deve molto), "Leviathan" (quello degli anni '80, con Peter Weller) ed il primo Alien.
Nonostante la mancanza di slanci particolarmente originali, ad ogni modo tiene bene fino alla fine: ambientazione e fotografia curate ed il cast se la cava bene.
Non c'è CGI a rotta di collo, cosa che, insieme alla struttura (piuttosto lineare) contribuisce a dare al film un'atmosfera vagamente retrò. nonostante si vedano tecnologie moderne.

Sea Fever non è malvagio come horror fantascientifico con vago messaggio ecologista. Certamente i debiti con La Cosa di John Carpenter, specie nella seconda quando la paura si instilla nell'equipaggio, frantumando così l'equilibrio da famiglia allargata della ciurma. Bisogna dire che non abusa di spatter o eccessi di CGI. Tutto molto iù artigianale e la creatura, indefinibile nella sua forma completa, ha vaghe ascendenze lovecratiane. Molto solide le intereptazioni degli attori, caratteri ben definiti he sono un valore aggiunto ad un film sicuramente non originale ma più che dignitoso nel suo complesso.