sette spose per sette fratelli (1954)

Non siamo al livello del precedente "Cantando sotto la pioggia", vero e proprio capolavoro del genere, ma anche in questo musical di Donen ci si diverte a sufficienza. Nello schematismo zuccheroso di una storia che fa del ritmo e del disimpegno le sue armi migliori, colpiscono soprattutto le scatenate coreografie messe in pista durante la festa di paese ed i colori vividi della fotografia ( anche se i fondali sono palesemente fittizi ). E anche se l'assenza di veri attori è manifesta, la semplicità delle scene di raccordo tra una canzone e l'altra ne maschera i limiti. Oscar alla miglior colonna sonora.

Il film di Donen (tra quelli visti) ad avermi coinvolto meno.
Di per sé non ha niente che non vada, semplicemente lo vedo interamente stazionato sull'aggettivo "carino" senza niente che lo faccia passare oltre. Le musiche sono carine, i personaggi sono carini, la storia è carina (e fortunatamente la melassa viene contenuta al punto giusto) ma fondamentalmente priva secondo me di spunti realmente interessanti o appaganti (a differenza di un 'Cantando sotto la pioggia') e ne consegue che lo spettatore possa trovarsi coinvolto sul momento, ma il film ci metterà poco a scomparire dalla memoria, per quanto riguarda il mio caso.
Oddio forse un momento "bello" c'è in effetti, la scena del ballo di paese, ottimamente coreografato: viene del tutto fuori l'abilità nella danza degli attori dei sette fratelli (che se non erro dovrebbero essere pure ballerini) ma non solo. Bel segmento, probabilmente quello che più rivedrei con piacere.

Un pioniere rozzo e trasandato si innamora della paesana Milly e decide seduta stante di sposarla; dopo la sorpresa iniziale, la poveretta scopre che nella casa in cui vanno a vivere dovrà occuparsi non solo del marito, ma anche dei suoi sei fratelli, tutti ancora scapoli...
Il musical anni '50, decennio nel quale ha raggiunto il massimo splendore, è un genere che ha avuto alti e bassi, ma che per la maggior parte si è mantenuto su un livello qualitativo più che soddisfacente. Questo lavoro di Donen, che già aveva firmato sotto la supervisione di Gene Kelly quel gioiello che era "Cantando sotto la pioggia", risulta uno degli esempi migliori visti finora e, salvo qualche sorpresa inaspettata andando avanti nella mia retrospettiva, uno degli esempi migliori in generale.
Non c'è molto da dire, se non che la trama, semplice e diretta quanto basta, fila via raccontata con un ritmo impeccabile, privo di tempi morti o momenti di stanca, e viene appoggiata da un lato da interpretazioni divertenti e divertite da parte di tutto il cast, che mantengono la vicenda costantemente sui binari della commedia sentimentale leggera e spensierata, e dall'altra da un impianto tecnico di tutto rispetto. Si vede che Donen sa il fatto suo, e a testimoniarlo un uso strepitoso del colore,


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nonché delle signore coreografie, complesse e mozzafiato, che vivacizzano oltremodo i già di per sé notevoli numeri musicali, soprattutto nell'elettrizzante prima parte.


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Vero, la vicenda manca di qualsiasi livello di profondità, e in generale la storia è ad uso e consumo di un pubblico a cui importa più che altro rilassarsi nella poltrona e godersi uno spettacolo di musica, danze e sorrisi senza pretese; e proprio nella consapevolezza di che cos'è e di cosa si prefigge di fare giace il segreto del successo del film. Qua e là la commedia si tinge addirittura di toni farseschi o neri,


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variando un po' il menu quel tanto che basta a non rendere la visione troppo monotona. A voler cercare il pelo nell'uovo, le canzoni non sono memorabili quanto quelle del capolavoro con Kelly, ma nonostante questo le melodie restano perfettamente orecchiabili. Risate, colori e musica, per un film che è anche abbastanza saggio da non durare troppo a lungo: cosa si può chiedere di più a un film del genere di quest'epoca?

Storiella semplice ma frizzante, ispirata al ratto delle Sabine e corroborata da spettacolari coreografie da gustare sul divano, masticando popcorn o semi di girasole tostati (che vi consiglio vivamente).
Grande regia, ottimi attori.

Ci sono film nei quali io vorrei vivere, vorrei tuffarmi nello schermo e stare al fianco dei protagonisti, seguirli e unirmi alle loro avventure, fare tutto quello che fanno anche loro, in quei posti e tutto il resto. "Sette spose per sette fratelli" è uno di quei film, musical superlativo in cui è bandita la tristezza, dove si canta in modo magnifico e si balla sfidando ogni gravità. Che dire, sono un sentimentale boscaiolo e amo questo film semplicemente meraviglioso.

Qui c'è tutto quello che ci si può aspettare (meglio, che io mi aspetto) da un musical come si deve.
Anzitutto l'incredibili fluidità e scorrevolezza della storia, questo malgrado sembri andare tutto a cento all'ora. Adamo giunge in una cittadina dell'Oregon in cerca di una moglie, incontra Milly e viene travolto dalla sua bellezza e dalle sue capacità. In men che non si dica si sposano.
Ecco, tutto sembrerebbe un tantino troppo affrettato ma qui no! Per una ragione che fatico a trovare qui sembra giusto così... anzi, no, pare infine normale la cosa! Un normale corteggiamento (come Adamo spiega in una scena alla stessa Milly) credo sarebbe risultato decisamente meno convincente.
Ma non è solo l'inizio ad essere folgorante, perché il film non perde un colpo per l'intera quanto breve durata. Senza dubbio spassosa la scena in cui gli altri fratelli, su consiglio di Adamo, mettono in scena il loro personale "Ratto delle Sabine" a danno delle ragazze incontrate qualche giorno prima alla festa del villaggio. E, per una volta, lasciamo perdere termini quali misoginia o affini... il tutto è raccontato con una tale leggerezza e innocenza da non dover nemmeno far pensare a qualcosa del genere. Stiamo parlando di un musical incredibilmente leggero e divertente, prendiamolo come tale.

Fantastiche anche le coreografie che raggiungono l'apice proprio durante il ballo alla festa del villaggio, quando le ragazze si vedono costrette ai doppi turni per accontentare le due squadre di aspiranti seduttori che si trovano di fronte. Il tutto, poi, concluso con una grandiosa quanto rocambolesca s*****ttata.

Contrariamente ad altri film, inoltre, ho trovato carine e simpatiche persino le canzoncine interpretate dai protagonisti. Unica cosa che non capisco è perché alcune avessero i sottotitoli e altre no, vabbé!!

La scelta di un cast poco conosciuto, invece, non so come interpretarla. Ok, potenzialmente altri nomi avrebbero potuto dare ancor più lustro e spessore alla pellicola, ma visto il livello delle interpretazioni di quelli effettivamente scelti non mi sento di condannarla, anzi. La coppia Powell-Keel fa scintille... lei è letteralmente adorabile; graziosa e minuta sembrerebbe dover soccombere ai sette uomini che la circondano e invece... lui altrettanto divertente in quel suo voler essere burbero anche quando il suo cuore sembra andare nella direzione opposta.
Tra gli altri segnalerei Tamblyn, Richards e la Newmar, se non altro per il semplice fatto che, a differenza degli altri, un minimo di conoscenza su di loro ce l'ho.

In definitiva un gran bel musical, poco da dire!!!

carino, magari un po più adatto ad un pubblico femminile, leggero e simpatico

Due anni dopo Cantando sotto la pioggia, Donen firma un altro musical storico, magari un pò meno ben riuscito comunque rispetto al suo capolavoro.

Ad ogni modo anche qui tutto è al top: coreografie, ricostruzioni, scenografie, musiche, storia (che pesca molto da antiche leggende storiche).

Da buon ignorante (?) filmico non conosco gli attori, ma riconosco comunque la loro bravura (magari però puntare su qualche nome più conosciuto male non avrebbe fatto ad un film già di per sè ottimo).

Un altro classico must (proveniente dal teatro e poi riproposto anche a teatro) di un regista a suo agio in molti generi.

Bel musical che rilanciò il genere. Bravi attori e belle musiche. Un classico che non perde il suo fascino. Da vedere.

Molto carino, canzoni e balli adorabili.

D'accordo è anticotto e a tratti stucchevole ....ma lo ricordo con tanto piacere. Una decina di anni fa ne feci il pieno guardandolo decine di volte, intorno a natale, imponendo la visione anche ai miei poveri parenti. Mi ero innamorata di almeno tre dei fratelli.

Uno dei musical che forse non invecchierà mai, un sempre verde del genere, ha una freschezza che resta intatta anche dopo anni di visioni.
Molto leggero e la musicalità nel film riesce a non infastidire neanche chi non apprezza particolarmente il genere.
Consigliato.

La prima volta che la vidi, da ragazzino, mi rimase impresso per la fluidità della storia, per la musica godibile e per le ottime coreografie. Oggi ho avuto modo di rivederla e il mio giudizio è rimasto inalterato. E' scorrevole, gradevole per occhi ed orecchie, ha dei personaggi molto simpatici e perfino le canzonette mi sono sembrate carine.
Una commedia musicale briosa e teneramente ingenua che non provoca fastidi ma che anzi allieta piacevolmente chi guarda.

Piacevole anche se a vedere gli effetti speciali di una volta oggi fa un pò ridere, specie le scenografie fintissime. Peccato che non tutte le canzoni siano state sottotitolate in italiano: quella dei sei fratelli nel bosco d'inverno a tagliare la legna è bellissima!

mi divertii molto a vederlo. un musical senza pretese, con buone gag, forse un pò stupidino.

Non sono un grande appassionato del genere ma pur avendo sulle spalle diversi annetti di onorato servizio, questo musical riesce ancora a farsi guardare e apprezzare. Bravi gli interpreti e racconto gradevole.

" Bless your beautiful hide..."

non sono mai stata un'amante dei musical e questo pur se d'annata non fa eccezione. Per giunta oltre a cantare stanno sempre lì a sgambettare... e poi rapiscono le donne... insomma pur rendendomi conto che è un filmetto il cui grado di intrattenimento era perfettamente tagliato per i suoi tempi non è affatto il mio genere!

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uno dei migliori musical che abbia mai visto, visto da piccolo,divertentissimo. bellissime le musiche

Ottimo musical, divertente e colorato. E' un film simpatico con tutti i limiti imposti dal genere (che io non amo).

Divertente, elegante, orecchiabile, bella scenografia e una fotografia coloratissima. Un gioiellino degli anni 50 che vanta tanti inutili tentativi di imitazione.

Un classico del musical per tutte le stagioni... un po' di misoginia di troppo, ma perfetto nel calibrare coreografie stupende, canzoni spassose e un bel po' di kitsch in technicolor (la foresta sembra uscita da un cartone animato eh). Howard Keel era un ballerino e cantante strepitoso, ma non aveva il carisma di Astaire. La Powell ha vissuto il suo periodo d'oro in quegli anni.
Oggi è un po' invecchiato, ma si guarda volentieri, soprattutto a Natale

Il genere musical può non piacere, gli attori che attaccano una canzone ogni 8 minuti di film non è che alla lunga siano gradevoli, però "Sette spose..." è un film unico nel suo genere, poiché unisce al film romanzato e fiabesco lo spettacolo acrobatico per il quale è maggiormente famoso. La scena del ballo, che ballo quasi non è ma una fantasmagoria di bravura atletica sapientemente coreografata da Michael Kidd, è senz'altro la scena clou del film, dove il contrasto tra i "damerini" del villaggio e i fratelli Pontipee è risaltato non solo dalla goffaggine dei primi - forzosamente costretti ad essere legati - e dalla agilità ostentata dei secondi, ma anche dai costumi. I ragazzi "perbene" vestono con colori smorti, dal grigio al marrone scuro, mentre per ogni fratello viene dedicata una casacca con un colore personalizzato. Le ragazze invece sono tutte coordinate con colori pastello. Il risultato in termini di spettacolo si può solo immaginare, e diventa qualcosa di davvero indimenticabile al suono della musica che segue ogni fotogramma della scena, dal ballo alle acrobazie, dalle smorfie agli ammiccamenti, determinandone la perfetta resa. Insomma, ovviamente in un musical la musica la fa da padrona, e qui diventa addirittura attrice.

Bellissimo.

Un film d'altri tempi che comunque ho visto più di una volta e che trovo piacevole da vedere.

un film fatto bene e con buone musiche,anche se forse quella migliore viene sfruttata all'inizio e in maniera troppo ripetuta...
peccato che la versione italiana non abbia tradotto le canzoni...
un film leggero insomma che non richiede scervellamenti

Musical molto gradevole che come avviene per pochi ha una trama ben strutturata e fa si che non ci si annoi.

Gran bel film musical, radicalmente diverso da "Tutti insieme appasionatamente", ma comunque ben riuscito. Alcune gag sono formidabili e gli attori sono tutti quanti piuttosto in gamba.